Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): Ed ora, che doveva egli fare? Accusarsi, come gli aveva imposto don Silvio? Gli sembrava inutile ormai. Neli Casaccio era morto in carcere. Nessuno, all'infuori di lui, pensava più a Rocco Criscione! Che doveva egli fare? Andare a buttarsi ai piè del papa per ottenere l'assoluzione, per farsi imporre una penitenza? Oh! Non poteva più vivere così....
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Assistendo Anna Rosa, dopo averla trasportata a casa sulle braccia e adagiata sul suo letto, corso per un medico, per un'infermiera, e prestato le prime cure del caso, sentii subito anch'io più che possibile, vero, ciò che ella aveva immaginato di me in seguito alle confidenze di Dida; la mia simpatia per lei. E potei avere dalla sua bocca, stando a sedere a piè del letto nell'intimità color di rosa della sua cameretta offesa dal cattivo odore dei medicinali, tutte le spiegazioni.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Quel matto birbone di don Rodrigo! Cosa gli mancherebbe per esser l'uomo il più felice di questo mondo, se avesse appena un pochino di giudizio? Lui ricco, lui giovine, lui rispettato, lui corteggiato: gli dà noia il bene stare; e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri. Potrebbe far l'arte di Michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine: il più pazzo, il più ladro, il più arrabbiato mestiere di questo mondo; potrebbe andare in paradiso in carrozza, e vuol andare a casa del diavolo a piè zoppo. |
- Nel 1870, sulla Gazzetta medica italiana. Stati Sardi, è riportato: "Il motivo ne è, che il piè paralizzato ed abbandonato al proprio peso prende da sè tale postura".
- Il 29 ottobre 2013, il quotidiano la Repubblica, in un articolo sui rimborsi ai politici regionali, scrive: "A piè di lista, per recuperare anche quello e non rimetterci di tasca propria, ha inserito pure il ticket ferroviario".
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