Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Non tutti gli orologiai vendono il pendolo classico, quello che ha la cabina di legno alta e stretta.
- Il pendolo della sveglia di mia nonna si è fermato.
- Il metronomo è un pendolo che scandisce il ritmo musicale al pianista.
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Citazioni da opere letterarie |
Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Il parroco? Il sagrestano? Adesso Pasotti capì. Trasecolò; non si aspettava un affare così grosso. Versò da bere al malcapitato signor Giacomo, gli cavò facilmente tutti i particolari del matrimonio e cercò di cavargli pure i progetti degli sposi; ma questo non gli riusciva. Si mise a scozzar le carte per continuare il giuoco e il signor Giacomo guardò l'orologio, trovò che mancavano nove minuti alle sette, ora in cui era solito caricare il suo pendolo. Tre minuti di strada, due minuti di scale, non aveva più che quattro minuti per congedarsi. «Controllore gentilissimo, la ghe fazza el conto, la xè cussì, no ghe xe ponto de dubio.»
La signorina di Luigi Pirandello (1894): – Uno… due… tre… quattro… cinque… sei… sette… Il signor Carlo Antelmi, su una seggiola presso l'uscio del salotto arredato con certa pretensione d'eleganza, che tradiva peggio l'angustia dei mezzi, faceva girar con un dito le aste d'un grande e vecchio orologio a pendolo appeso alla parete su uno stipetto a muro. Dopo il primo giro sul quadrante aspettò che la soneria sbagliata ricontasse le ore. Sette un'altra volta, maledetto!
Storia di una capinera di Giovanni Verga (1894): Son sola, tremante di freddo; tutto è silenzio; non si ode che il pendolo dell'orologio come il passo di uno spettro che passeggi pei vasti corridoi oscuri. Sono stata tutto il giorno nel coro a pregare, a piangere al cospetto di Dio. Ora son debole, stanca, non ne posso più, ma sono alquanto più calma. |
Libri |
- Il pozzo e il pendolo (Scritto da: Edgar Allan Poe; Anno 1842)
- Il pendolo di Foucault (Scritto da: Umberto Eco; Anno 1989)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pendolo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: pendola, pendole, pendoli, pendono, pendulo, penzolo. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: peno, pelo, polo, enolo, eolo, nolo. |
Parole con "pendolo" |
Finiscono con "pendolo": sapendolo, colpendolo, corrompendolo. |
Parole contenute in "pendolo" |
dolo, pendo. |
Incastri |
Inserendo al suo interno san si ha PENsanDOLO; con rem si ha PremENDOLO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "pendolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: pedice/dicendolo, pelava/lavandolo, peni/idolo, pende/eolo, pendono/nolo. |
Usando "pendolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: capendo * = calo; sapendo * = salo; sopendo * = solo; carpendo * = carlo; colpendo * = collo; * dolosa = pensa; * dolosi = pensi; * doloso = penso; assopendo * = assolo; scolpendo * = scollo. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "pendolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: capendo/loca, dipendo/lodi. |
Usando "pendolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * capendo = loca; * dipendo = lodi; loca * = capendo; lodi * = dipendo. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "pendolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: pensa/dolosa, pensi/dolosi, penso/doloso. |
Usando "pendolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lavandolo = pelava; calo * = capendo; salo * = sapendo; carlo * = carpendo; collo * = colpendo; scollo * = scolpendo. |
Sciarade incatenate |
La parola "pendolo" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: pendo+dolo. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "pendolo" (*) con un'altra parola si può ottenere: sura * = superandolo; adora * = adoperandolo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Pendulo, Pendolo, Penzolo, Archipendolo, Archipenzolo - Come aggettivo, in senso affine a Pendente, Che pende, ha qualche esempio anche Pendolo; ma oggi s' usa, come aggettivo, Pendulo, e come sostantivo, Pendolo. - Pendolo è Peso pendente da un filo o da un'asta per prendere il perpendicolo o per misurare il tempo. - «Le oscillazioni del pendolo. - Orologio a pendolo.» - Penzolo sono due o più grappoli d'uva pendenti dal medesimo pezzetto di tralcio, e si dice talora anche d'altre frutte appese, per serbarle, a funi, a chiodi, o simili. - Taluno registra Pendolo e Penzolo come sinonimi; ma l'uso non comporta una tal sinonimia che nella doppia forma del noto strumento che si dice Archipendolo e Archipenzolo. Nel linguaggio scientifico più comune il primo; nel familiare, il secondo: ne' modi proverbiali, solamente Archipenzolo. G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Pendente, Pendulo, Pendolo, Pendaglio - Come sostantivi, pendente vale orecchino; pendulo, il bilanciere degli orologi, che allora appunto si chiamano a pendulo; pendolo, il piombino od altro peso che ne faccia le veci, attaccato a un filo per misurare l'altezza di una cosa, o per segnare una linea verticale perfetta. Come aggettivi, pendulo dice oggetto attaccato a sostegno sottile e piuttosto lungo, proporzionatamente, per cui facilmente oscilli e prenda un moto di va e vieni, secondo l'impulso; pendente, ch'è anco participio, ciò che pende, sia verticalmente, o diagonalmente, che sta inclinato; d'uomo parlando, vale che sta dubbioso ancora, ma che inclina maggiormente verso un partito. Pendagli sono i finimenti, i ciondoli che ornano la spada che si cinge al fianco; pendaglio quel fregio che rigira il letto sotto il sopraccielo. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Pendolo muto - - Inventore di questi pendoli è un tal Matteo Campani, curato di Roma, che visse nel 1678. [immagine] |
Pendolo, o orologio - Non si conosce l'inventore delle macchine da misurare il tempo il di cui movente è un peso o una molla. Si suppone che l'invenzione sia dell'undecimo secolo, perchè nei manoscritti di quell'epoca è fatta frequente menzione di horologia, in termini che non sarebbero applicabili a macchine ad acqua; ma siccome ognun vede, quelle macchine non avevano i nomi che hanno attualmente: gli orologi da camera non debbono essere stati chiamati pendules se non dopo che ad essi fu applicato il pendolo. [immagine] |
Pendolo - Il pendolo è un corpo pesante, sospeso in guisa da poter fare delle vibrazioni coll'andare e venire attorno ad un punto fisso mercè la forza della pesezza. Devesi questa invenzione al genio del celebre Galileo: egli se ne valse utilmente pelle osservazioni astronomiche; ebbe pure l'idea di applicarlo agli orologi, ma di ciò lasciò la gloria a suo figlio Vincenzo Galileo, il quale ne fece il saggio in Venezia nel 1649. Questa scoperta, a cui è dovuta la perfezione dell'arte dell'orologiaio, venne in seguito migliorata da Huyghens. I geometri sono pervenuti a riconoscere con tale istrumento, che l'intensità della pesezza non è la stessa in diversi punti del globo. Il primo esperimento di questo genere si deve a Richer nel viaggio da esso fatto in America nel 1672. Bouguer dal canto suo osservò la lunghezza del pendolo nell'isola San Domingo, sul monte Pichinca ed altrove. Ai giorni nostri sonosi fatte molte esperienze con somma precisione, mediante un nuovo apparecchio immaginato da Borda. Ne consegue da tutti quegli esperimenti, che la lunghezza del pendolo semplice che batte i minuti secondi cresce circa dall'equatore sino al polo proporzionatamente al quadrato del sinus della latitudine; la quale proprietà concorda con ciò che è dimostrato dalla teoria dell'attrazione. [immagine] |
Pendolo da calendario perpetuo - Nel 1816 Schwilqué inventò in Schelestadt un pendolo da calendario perpetuo. In quel calendario le feste mobili si trasportano da se stesse su i giorni e mesi che loro corrispondono in ciascun anno, ugualmente che il computo ecclesiastico che vi risponde: dimodochè il problema della fissazione del giorno di Pasqua e delle altre feste mobili potrà risolversi per ogni anno, mediante questo nuovo meccanismo, non solo pel secolo presente, ma in perpetuo. [immagine] |
Policameratica (pendola, orologio a pendolo) - E' inventato da Lepante. Fra gli altri vantaggi, ha quello di poter servire al tempo stesso a più stanze di diversi piani. [immagine] |
Pendolo di Robins - Questo pendolo, del nome dell'ingegnere inglese che lo inventò, consiste in una mole molto considerevole, trattenuta da un'asse orizzontale solidamente fissa. Serve a misurare la prestezza di una palla, che penetra in quella mole senza traversarla. A tal effetto si mette in moto il pendolo, e dalla misura della grandezza dell'arco cui descrive un punto determinato della mole totale, facilmente si deduce la sua quantità di movimenti, e quindi la celerità della palla nel momento che arriva al pendolo. L'esperienza conduce ad un risultato anche più preciso, legando fisso il cannone al pendolo, perché la quantità di movimenti impressa al sistema del cannone e del pendolo si trova allora sensibilmente uguale al prodotto della massa della palla per la sua prestezza alla bocca del cannone. I molti esperimenti fatti in questi due modi in Inghilterra hanno portato alla conseguenza che: sempre a parità in tutto, i quadrati delle prestezze di projezione sono a un dipresso fra loro come i pesi dei carichi, e che il rapporto si avvicina ad essere tanto più esatto quanto la lunghezza del carico è meno considerevole relativamente a quella del cannone. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Pendolo - S. m. Peso pendente da filo a uso per lo più di pigliare il perpendicolo, e talora di misurare il tempo colle sue vibrazioni. Il sost. per ell. dall'agg. Pendulus, aur. lat. [Cont.] G. G. N. sci. XIII. 97. Un pendolo assai grave, che slargato cinquanta o sessanta gradi dal perpendicolo guadagna quella velocità e virtù, che basta precisamente a sospignerlo ad altrettanta elevazione. = Sagg. nat. esp. 18. (C) Noi abbiamo giudicato, che questo più giusto strumento possa essere il pendolo, o dondolo, che dir vogliamo. E appresso: Poichè l'ordinario pendolo a un sol filo in quella sua libertà di vagare… insensibilmente va traviando dalla prima sua gita. Gal. Sist. 22. Io vi ho proposta l'osservazione di questo pendolo, acciocchè voi intendiate…
T. Oscillare del pendolo. – Oriuolo a pendolo.
2. Parlandosi di vezzi, dicesi Quella parte delle fila del vezzo che resta pendente. Lett. Med. Acc. Cr. 124. (Man.) Torno a replicargli che il vezzo di coralli, che si desidera, non ha da essere di que' lunghi, o siano collane; ma uno semplice, e senza pendolo.
3. Fig. Essere o Stare in pendolo, vale Essere, o Stare dubbioso, indeciso. Bocc. Com. Dant. 2. 118. (Man.) Negli animi che sono in pendolo e spaventati più leggiermente s'imprime questa maladizione. E 1. 216. Quivi alquanto stette in pendolo la sua fortuna. |
Pendolo - e PENDULO. Agg. Che pende. Del ling. scritto. T. Dice più di Pandente, che ha usi più varii. [Cont.] G. G. Sist. I. 464. Nel medesimo esempio dei corpi bendoli. si veggono le reciprocazioni di quelli che sono appesi a più lunghe corde esser meno frequenti. = Amet. 62. (C) Le labbra sue sono, come quelle dell'orecchiuto asino, pendule. Fir. As. 306. Or coll'uno, or coll'altro liquore quasi tutto mi stropicciò; ma con molta più diligenza il tremulo naso, e le pendule labbra volle, che partecipi fussero di quelli odori. Sagg. nat. esp. 230. Abbiamo veduto che, appesa l'ambra ad un filo in modo che ella stia pendola in aria, o messa in bilico a guisa d'ago magnetico, quando ella è strofinata, e calda, si fa incontro a que' corpi che in proporzionata distanza se le presentano. |
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