Verbo | |
Partorire è un verbo della 3ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è partorito. Il gerundio è partorendo. Il participio presente è partorente. Vedi: coniugazione del verbo partorire. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola partorire è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Lettera maggiormente presente: erre (tre). Divisione in sillabe: par-to-rì-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Misteriosi capricci della fantasia! Per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva d'immaginare in quel momento mio padre, quel Paolo Meis, come uno scavezzacollo? Ecco, sì, egli aveva dato tanti dispiaceri al nonno: aveva sposato contro la volontà di lui e se n'era scappato in America. Doveva forse sostenere anche lui che Cristo era bruttissimo. E brutto davvero e sdegnato l'aveva veduto là, in America, se con la moglie lì lì per partorire, appena ricevuto il soccorso dal nonno, se n'era venuto via. La fuga in Egitto di Grazia Deledda (1926): A chiamare la levatrice fu dunque mandato Proto. Proto si adattava a tutto, e questa parte, anzi, gli sembrò allegra. Pensò di burlarsi della levatrice col darle ad intendere che si trattava di un fatto molto misterioso, di una signora straniera che, per nascondere un suo fallo, era venuta a partorire nel paese; e rideva fra di sè, sotto la cupola del suo ombrellone flagellata dalla pioggia, camminando nel buio della strada fangosa. La Storia di Elsa Morante (1974): Cammina con suo padre, che la ripara sotto il proprio mantello; quand'ecco il mantello se ne vola via come da solo, senza più suo padre. E lei si trova bambina piccola sola per certi sentieri di montagna, perdendo rivoletti di sangue dalla vagina. Tutto il sentiero indietro è segnato dalla traccia del suo sangue. A peggiorare lo scandalo incombente, s'ode dabbasso il noto fischio di Ninnarieddu; e intanto lei come una stupida, invece di scappare s'è fermata sul sentiero a giocare con una capretta… Ma come non s'accorge che la capretta urla, ha le doglie, sta per partorire! E frattanto là, già pronto, c'è un furiere delle macellerie elettriche… |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per partorire |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: partorirà, partorirò, partorite. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: partire, parti, parte, paro, parie, pari, pare, patrie, patri, patire, patì, paté, prore, pori, porre, arti, arte, arri, arre, arie, atri, atre, torre, trie. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: partorirei. |
Parole con "partorire" |
Iniziano con "partorire": partorirebbe, partorirebbero, partorirei, partoriremmo, partoriremo, partorireste, partoriresti, partorirete. |
Parole contenute in "partorire" |
ire, ori, par, arto, tori, parto, partorì. Contenute all'inverso: eri, rap, tra. |
Incastri |
Inserendo al suo interno est si ha PARTORIRestE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "partorire" si può ottenere dalle seguenti coppie: partoriamo/amore, partorii/ire, partorita/tare. |
Usando "partorire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = partorite; * reti = partoriti; * resse = partorisse; * ressi = partorissi; * reste = partoriste; * resti = partoristi; * ressero = partorissero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "partorire" si può ottenere dalle seguenti coppie: partorita/atre, partorito/otre. |
Usando "partorire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = partorita; * erte = partorite; * erti = partoriti; * erto = partorito; * errai = partorirai. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "partorire" si può ottenere dalle seguenti coppie: partorii/rei, partorisse/resse, partorissero/ressero, partorissi/ressi, partoriste/reste, partoristi/resti, partorite/rete, partoriti/reti. |
Usando "partorire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tare = partorita; * amore = partoriamo; * aie = partorirai; * remore = partoriremo. |
Sciarade incatenate |
La parola "partorire" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: partorì+ire. |
Intarsi e sciarade alterne |
"partorire" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: pari/torre, prore/atri, porre/arti. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Aiutava le partorienti in casa, Partono da rampe, Accolto in sala parto, Il partner della girl, Una partizione di commedia. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Figliare, Partorire, Sgravarsi - Figliare non si dice oggi che di animali; di donne, è usato soltanto da' contadini più rozzi. - Partorire è proprio degli animali e della generazione umana, così come Sgravarsi, che è la voce più pudica e quindi la preferita dalle persone di più fina educazione. G. F. [immagine] |
Partorire, Sgravarsi, Fare, Avere un figliuolo - Il primo è riferibile più direttamente all'effetto di mettere alla luce; il secondo, a quello di liberarsi dal peso e dall'incomodo che la gestazione necessariamente produce. Hanno senso proprio e traslato. - «Lo sgravarsi la coscienza di un segreto chi sa quante conseguenze può partorire.» (Zecchini). - [Di donne che partoriscono si dice anche Fare, Avere un maschio o una femmina; ma la frase preferita dalle persone meglio educate è quella con Avere. S'intende da sè che il solo Avere è comune al padre e alla madre. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Partorire, Sgravarsi - Il primo è riferibile più direttamente all'effetto di mettere alla luce; il secondo, a quello di liberarsi dal peso e dall'incomodo che la gestazione necessariamente produce: hanno senso proprio e traslato; lo sgravarsi la coscienza di un segreto, chi sa quante conseguenze può partorire. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Partorire - e † PARTURIRE. V. a. e N. ass. Aff. al lat. aur. Parturire. Mandar fuori del corpo il proprio figliuolo, e si dice propriamente delle donne, che anche si dice Fare il bambino. Bocc. Nov. 6. g. 2. (C) E quivi partorì un altro figliuolo maschio, il quale nominò lo scacciato. Petr. Canz. 8. 4. part. II. Tu partoristi il fonte di pietate, E di giustizia il sol. Serm. S. Agost. La quale sola meritò Iddio e uomo ricevere da doverlo partorire. Dant. Purg. 3. Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria. Lasc. Cen. 3. 10. 200. (M.) Se ne andasse a stare a casa il fratello per infino a tanto che ella partorisse. Vit. S. M. Madd. 77. (M.) La Maddalena piangeva e dolorava per sì fatto modo, quasi come femmina che parturisse.
Ass. T. Ha partorito. D. 2. 20. Come fa donna che 'n partorir sia. E a modo di sost. T. Vang. Si compì il tempo del partorire. 2. Morir sopra partorire, lo stesso che Morir sopra parto. Non com. G. V. 9. 248. 1. (C) Tornando la detta Reina, morì sopra partorire ella, e la creatura. 3. T. Coll'A poi, accennando al padre. Rut. 4. (Man.) Prese Booz Rut per moglie, e partorìgli Obed. 4. [F.T-s.] Mach. Andr. Ter. 3. 2. Credi tu ch'io ti creda che costei abbia partorito di Panfilo. (Peperisse hanc e Pamphilo.) 5. Per simil. Ovid. Simint. 1. 25. (Man.) Gli altri animai partorío la terra. E 26. Poi che la terra… partorío maniere senza numero. [Pol.] † Fatt. En. rubr. 46. Brighiamoci di sotterrare i nostri compagni, i quali col nobile sangue lor questa patria ci hanno già partorito (peperere). 6. Trasl. Dant. Par. 1. (C) Che partorir letizia in sulla lieta Delfica deità dovría la fronda Peneja… E 28. Che grazia partorisce, e buona voglia. Cas. Uf. Com. 103. Fuggasi la tristezza, e taciturnità, le quali non meritano punto d'amore, e per la maggior parte partoriscono odio, e sospetto. Sagg. nat. esp. 120. Poichè la condensazione, dice egli, partorisce diminuzion di mole, ed agumento di gravità. Maestruzz. 2. 16. Conciossiacosachè la generalità parturisca iscurità, non pare ch'io pensassi di quelle cose le quali in ispezialità io non arei giurato. Lib. Sent. 26. (M.) La paura, che trapassa la ragione, parturisce vitupero e danno. Fav. Esop. 5. 31. Dice l'autore che… lo falso onore partorisce veraci fastidii. Demetr. Segn. 76. Partoriranno la medesima leggiadría la quale trapela quasi nascosamente da quella soavità. [Laz.] Coll. SS. PP. 1. 10. L'afflizione corporale partorisce alcuni principii di miglioramento, ma non quella perfezione della carità, la quale ha la promissione della presente vita e dell'altra. E 2. 11. L'errore della quale (fiducia in sè) non partorisce temporale danno, nè che leggeremente si ripone (ripara), ma perdimento d'anima e morte perpetuale. E 6. 6. Questi (i mali, i dolori) fanno bene a molti, e partoriscono le cagioni degli eternali giudicii. E 18. 8. Certa cosa è che le virtù non si partoriscono per lo occultare i vizii, ma per lo contrastare ad essi. [Camp.] D. 3. 13. Ciò che non muore e ciò che può morire Non è se non splendor di quella idea Che partorisce, amando, il nostro Sire. D. 2. 23. Ed ecco pianger e cantar s'udìe Labia mea, Domine, per modo Tal che diletto e doglia parturìe. [Tor.] Giacomin. Nob. Lett. 78. Se l'arte militare partorisce gran gloria, e grande apparenza di felicità, partorisce ancora gran disonore e gran calamità, e se da una parte edifica, dall'altra distrugge. [Cors.] Quasi fig. Bartol. Grand. Crist. c. 6. (t. 1. p. 191.). L'avea partorito al ben pubblico, non alla mia privata consolazione. E n. pass. Poliz. Rim. 203. Per la quale (laude) ed a sè, e ad altra eterna vita partorissi. 7. Fig. [Val.] Per Narrare, Dire, Scrivere. Pucc. Centil. 28. 68. Nè più di lui al presente t'intrigo, Per partorir, di due rimasi pregno. 8. Partorire, si dice anche delle bestie, Fav. Esop. P. N. 60. Quando (il lupo) la vide (la troja), disse che le volea dare pace, e che ella brigasse di partorire.[Val.] Fag. Rim. 2. 262. Anche, La cagna, anche la troja, ed altre tali, Ciascuna partorisce, e i figli allatta. [Val.] Modo pleonastico. Lanc. Eneid. 8. 497. Una grande troja… partorito ha parto di XXX capi. 9. E degli insetti. Cr. 9. 105. 1. (Man.) Una volta l'anno, o due, e il più delle volte tre, partoriscono (le api), e metton lo sciame. 10. Detto de' volatili, vale Far l'uova. Cr. 9. 86. 3. (Man.) Ne' nidi dove fanno l'uova si de' metter paglia; e quando avrà partorito (la gallina) si muti il detto strame. E cap. 91. 1. In quaranta dì (la colomba) concepe, partorisce, e cova, e nutrica. 11. E detto eziandio delle piante. Pallad. Marz. 16. (Man.) Questo è gran fatto nelle zucche, che 'l seme del capo, cioè di verso il picciuolo della zucca, partorirà zucche lunghe, e simili. Alam. Colt. 3. 74. (M.) Che l'invecchiata scorza (della vite) a tale è giunta, Che partorir non può così sovente, Come prima solea, nuove radici. |
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Parole in ordine alfabetico: partoriente, partorienti, partorii, partorimmo, partorirà, partorirai, partoriranno « partorire » partorirebbe, partorirebbero, partorirei, partoriremmo, partoriremo, partorireste, partoriresti |
Parole di nove lettere: partivano, partivate, partorirà « partorire » partorirò, partorita, partorite |
Lista Verbi: particolareggiare, partire « partorire » pascere, pascolare |
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