Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Alla festa Giulio mi ha fatto l'occhiolino, ma io ho fatto finta di niente, perché non è il mio tipo.
- Ho fatto l'occhiolino a quella casetta sul fiume, ma il prezzo era troppo elevato.
- Mentre parlava mi fece l'occhiolino e capii che mi stava prendendo un po' in giro!
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Citazioni da opere letterarie |
Gomorra di Roberto Saviano (2006): Dopo alcuni giorni Paolo Di Lauro venne portato in tribunale, nell'aula 215. Presi posto tra il pubblico di parenti. L'unica parola che il boss pronunciò fu "presente". Tutto il resto lo articolò senza voce. Gesti, occhiolini, ammiccamenti, sorrisi, divengono la sintassi muta attraverso cui comunica dalla sua gabbia. Saluta, risponde, rassicura. Alle mie spalle prese posto un omone brizzolato. Paolo Di Lauro sembrava fissarmi, in realtà aveva intravisto l'uomo dietro me. Si guardarono per qualche secondo, poi il boss gli fece l'occhiolino.
I Malavoglia di Giovanni Verga (1881): Egli andava a sfogarsi con Piedipapera, il quale l'aveva messo in quell'imbroglio, diceva agli altri; però gli altri dicevano che ci andava per fare l'occhiolino alla casa del nespolo, e la Locca che gironzava sempre da quelle parti, perché le avevano detto che il suo Menico era andato nella barca dei Malavoglia, e credeva che dovesse trovarlo ancora là, appena vedeva suo fratello Crocifisso, levava le strida al pari di un uccellaccio di malaugurio, e gli smuoveva la bile anche lei. — Questa qui mi fa far peccato! — borbottava Campana di legno.
La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): La cortesia del fratello non era tanto incivilita da alleviarla di quel peso; non gli cascò tampoco in mente: ma in quella vece, camminandole innanzi per l'angusto sentiero, tutto affetto egli la veniva interrogando dietro via dei casi suoi, le narrava i suoi e quei della famiglia e dei conoscenti, poi con aria d'ingenua intelligenza voltandosi a fare l'occhiolino, domandò: — E col giardiniere, di' su, come va?» |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per occhiolino |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: occhialino, occhiolini. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: occhino, olio, chili, chilo, chino, colino, coli, colo, cono, ilio. |
Parole contenute in "occhiolino" |
chi, oli, ioli, lino, occhi, olino, occhio. Contenute all'inverso: ilo, nilo. |
Incastri |
Si può ottenere da occhino e oli (OCCHIoliNO). |
Lucchetti |
Usando "occhiolino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: scocchi * = scolino; * linone = occhione; * linoni = occhioni; marzocchi * = marzolino. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "occhiolino" si può ottenere dalle seguenti coppie: cocchi/colino, scocchi/scolino, marzocchi/marzolino. |
Usando "occhiolino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: scolino * = scocchi; marzolino * = marzocchi. |
Sciarade e composizione |
"occhiolino" è formata da: occhi+olino, occhio+lino. |
Sciarade incatenate |
La parola "occhiolino" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: occhio+olino. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Occhietto, Occhiolino, Occhio porcino, Occhio di triglia, Occhio pio - Sono tutti modi familiari co' quali si vuol significare l'affetto per mezzo del guardare. Si fa l'occhietto, strizzando furtivamente un occhio; ed è una muta ed accorta dichiarazione di affetto. - Il Far l'occhiolino è il socchiuder gli occhi, e guardar con affetto, ma senza procacità. - L'Occhio porcino è procace e lussurioso. - L'Occhio di triglia è anche più acceso. - L'Occhio pio è dimostrativo di affetto, e chiede pietà. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Occhietto, Occhiello, Occhino, Occhiolino, Occhiuccio; Far l'occhiolino, Chiuder l'occhio, Dar d'occhio, Far d'occhio, Strizzar l'occhio - Occhietto, occhio piccolo in genere, ma si dice specialmente d'occhi furbi e vispi. Occhino, diminutivo anch'egli, ma si dice meglio d'occhi pietosi: perciò far l'occhino pietoso, l'occhino pio, vale stringer gli occhi alquanto, esprimendo una certa tenera benevolenza: occhiolini, di persona, mi pare che non si potrebbe dire che per celia o per vezzo; non potendosi supporre ragionevolmente in persona occhi tanto piccoli da meritare questo doppio diminutivo; ma sì gli uccelli, i topi e altri animalucci hanno occhiolini vivaci siffatti. Occhiuccio, diminutivo dispregiativo. Occhielli, sono que' fessi che si hanno nell'abito per farvi entrare i bottoni. Chiuder l'occhio è fingere di non vedere, e fare come se proprio non si vedesse; dar d'occhio è sorvegliare, dare un'occhiata da quando a quando; è poi accennare con piccolo segno di convenzione acciò altri faccia la cosa di cui si è andati intesi; far d'occhi ha questo secondo senso, e lo esprime ancora più chiaramente. Far l'occhiolino è sogguardare furbescamente persona con cui ci sia un'intesa, una corrispondenza d'affetti, e in modo che altri non se n'avveda. Strizzar l'occhio è segno o cenno più marcato, però più evidente e facile ad esser visto, se non è fatto con massima accortezza. Una madre fa occhino al suo figliuoletto accarezzandolo, chiamandolo a sè; due amanti si fanno l'occhiolino dalla lontana: si dan d'occhio, si fan d'occhio due birbe intese e intente a trappolar qualcheduno; si strizzan gli occhi due o più persone accordate nel fare una burla a qualche buon fagiolone. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Occhiolino - S. m. Dim. d'OCCHIO; detto così per vezzo. Ocellulus in Diom. – Fir. As. 21. (C) Tu m'hai con cotesti tuoi occhiolini sfavillanti… fattomiti in tal modo suggetto, e obbligato, ch'io ti sono schiavo. Lor. Med. Canz. 32. 3. Apre un tratto l'occhiolino. T. Non dice semplicem. la piccolezza, come può dire Occhietto e Occhino; nè ha il senso dell'Occhino pio (V. OCCHINO); nè Occhino o Occhietto hanno il senso del § 3 di Occhiolino, che non è com.
2. Fare l'occhiolino. Varch. Ercol. 86. (C) Solemo ancora, quando volemo essere intesi con cenni senza parlare, chiudere un occhio; il che si chiama far d'occhio, ovvero far l'occhiolino, che i Latini dicevano nictare, cioè accennare con gli occhi.
In senso sim. il seg. Ciriff. Calv. 3. 82. (C) E quel ribaldo chiude un occhiolino, E diceva: messer, piacevi il mosto?
3. Occhiolino, detto de' fagiuoli. Salvin. Annot. Fier. Buonar. p. 433. col. 1. (Gh.) «Svisati non è vero que' fagiuoli?» Svisati, cioè levato loro quel nero che ha foggia di viso, ed è duro ne' fagiuoli nostrali. Altri lo chiamano l'occhiolino. |
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