Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
frate (14%), convento (10%), buddista (9%), prete (7%), baviera (6%), saio (5%), abito (4%), benedettino (4%), abate (3%), principato (3%), religioso (2%), chiesa (2%), buddhista (2%), monastero (2%), suora (2%). Vedi anche: Parole associate a monaco. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Liste a cui appartiene |
Lista Capitali Europee [Madrid, Minsk « * » Mosca, Nicosia] |
Foto taggate monaco | ||
Doppio altare | Frate | Dall'alto |
Informazioni di base |
La parola monaco è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: mò-na-co. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con monaco per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
I Figli dell'Aria di Emilio Salgari (1904): Grida d'ammirazione scoppiavano da tutte le parti. Si urlava, si applaudiva il monaco che aveva saputo, certo per opera del dio, domare quell'enorme mostro e renderlo docile ai suoi voleri. Tuttavia nessuno osava accostarsi a quell'uccellaccio di nuova specie, anzi alcuni avevano armato i fucili, temendo un improvviso attacco. Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): «Eravamo a tavola, mangiavamo pane sospetto, nero, e un salame che gridava vendetta, sai come sono questi salami teutonici» si accalorò Arp: «Dico incautamente: Hegel di Stoccarda, e subito un imberbe collega scribacchino, una jena sempre a caccia di notizie scandalistiche per il suo giornalucolo farfuglia: sarà mica un'ala destra del Bayern Monaco o del Borussia Moenchengladbach? Gli ho dovuto rispondere: ma va' sereno e impudico, fratello, era soltanto il capitano del defunto “Philosophical and Balôn Club s.p.a.”, famoso per i tanti derby finiti tutti zero a zero con la “Marx & Engels Society s.r.l.”.» L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Già i primi rustici uscivano affibbiandosi o legandosi assonnati le povere vesti e seguivano il monaco su verso la cima del sentiero. Qualcuno di loro menava con sé anche le donne della famiglia; molti avevano un figlioletto issato sulle spalle, e il bambino piangeva di sonno oppure, al contrario, rideva a quello che gli pareva un gioco e incitava la sua cavalcatura a correre. |
Proverbi |
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Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per monaco |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: monaca, monaci. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: tonaca. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: monco. Altri scarti con resto non consecutivo: mono. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: locano. |
Parole contenute in "monaco" |
Contenute all'inverso: ano, can, oca. |
Incastri |
Inserendo al suo interno disti si ha MONAdistiCO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "monaco" si può ottenere dalle seguenti coppie: monili/iliaco, monadisti/distico, monasteri/sterico. |
Usando "monaco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * code = monade; * ohe = monache; * cotti = monatti; * cotto = monatto; * codici = monadici; * conterà = monantera; * conterò = monantero; * costerò = monastero. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "monaco" si può ottenere dalle seguenti coppie: limona/coli, simona/cosi. |
Usando "monaco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * limona = coli; * simona = cosi; coli * = limona; cosi * = simona. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "monaco" si può ottenere dalle seguenti coppie: monade/code, monadici/codici, monantera/conterà, monantero/conterò, monastero/costerò, monatti/cotti, monatto/cotto. |
Usando "monaco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * iliaco = monili; * distico = monadisti; * sterico = monasteri. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "monaco" (*) con un'altra parola si può ottenere: ami * = ammoniaco; dei * = demoniaco; sii * = simoniaco. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cenobita, Monaco, Frate, Eremita, Romito, Anacoreta, Solitario - Cenobita è colui che vive vita religiosa in comune, ed è per conseguenza lo stesso che Frate, se non quanto questo è più generico, e accenna più la persona che la professione. - Monaco è propriamente colui che vive solo nella propria cella, e sotto una regola, come i Certosini e i Camaldolesi; ma ora si estende a significare frati di istituti più nobili, come i Benedettini. - Eremita è colui che si apparta dal mondo, e vive in penitenza e in contemplazione in luoghi remoti dall'abitato: il popolo dice Romito. - Anacoreta è lo stesso, se non quanto gli Anacoreti vivevano nel deserto e facevano vita più austera. - Solitario è chi vive lontano dalla conversazione civile, per fuggire occasione di peccare, ma anche per altro fine che la vita di orazione e di penitenza. [immagine] |
Frate, Monaco - Frate è ciascuno di coloro che compongono famiglie di religiosi che vivono in comune: Frate francescano, domenicano. - La voce Monaco, sonerebbe veramente Membro di un Ordine religioso, dove non si fa vita comune, ma ciascuno sta nella propria cella, come i Certosini; ma si chiamano Monaci anche i frati di certi Ordini, diciamo così, aristocratici: Monaco benedettino, Monaco camaldolense. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Eremita, Solitario, Monaco, Cenobita, Anacoreta; Eremo, Solitudine, Ritiro - «I monaci un tempo vivevano soli nella loro cella, come indica il nome (Μόνος): poi furono radunati sotto una regola. Ora i monaci non vivono più nè solitarii, nè soli. Cenobiti piuttosto sono i monaci d'oggidì; perchè cenobita è colui che vive con altri nel luogo stesso, e in comune (κοινòς). Solitario, chiunque vive in solitudine più o meno assoluta, in città o in deserto, per pietà religiosa, o per capriccio, o per altra ragione qualsiasi. Eremita, chi vive nell'eremo, cioè in solitudine deserta ed incolta ('Eρημoς). Anacoreta, chi vive lontano dall'abitato ('Aνἀ χωρή), lontano dagli agi della vita civile, in mortificazioni e digiuni. L'eremita ha cella propria: l'anacoreta non ha certa dimora. Il solitario può far vita agiata in solitudine deliziosa: il monaco non è più solitario: anacoreta ed eremita sono oramai termini storici, il primo segnatamente». Romani e Gatti.
Eremo è il luogo, ma proprio in sito deserto e selvaggio; solitudine è il luogo, e il fatto dello star solo; onde si dice di chi si compiace starsene da sè, anche vivendo in paesi o città: il tale ama la solitudine. Ritiro è luogo qualunque ove uno vive appartato dalla società, abitualmente o soltanto in alcune ore del giorno: nel ritiro, e lontano dai profani rumori del mondo, si pensa, si medita, si studia, si scrive, si prega meglio che non in mezzo al trambusto e alle distrazioni. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Monaco - Città d'Italia, capitale del principato dello stesso nome, poco distante da Nizza, sulla piattaforma di uno scoglio scosceso che si avanza nel Mediterraneo. E' cinta da muraglie, difesa da un forte, e contiene solo case vecchie. La sua popolazione non eccede mille duecento anime.
Monaco possedeva un tempio di Ercole soprannominato Monaecus, forse perchè era il solo che si onorasse; si attribuiva la fondazione della città a quel nume mentre esso andava in Ispagna per combattere Gerione. Il principato di Monaco ha tre leghe e mezza di lunghezza da tramontana-levante a mezzo giorno ponente, due leghe di larghezza, e sei leghe quadrate, e comprende una popolazione di settemila abitanti. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Monaco - Agg. e S. m. Nel pl. Monaci e Monachi. Gr. Μοναχός. Persona che nel ritiro, nella solitudine, nella contemplazione delle verità eterne, morto al mondo, vive unicamente a Dio. (Fanf.) Monachus in S. Girol., agg. in S. Paol. Nol. – Bocc. Nov. 9. g. 10. (C) Il quale l'abate, e' monaci veggendo fuggire, si maravigliarono. Dant. Par. 22. Che fa il cuor de' monaci sì folle. Coll. Ab. Isaac. 13. Monaco è colui, che siede fuori del secolo e sempre prega Iddio, acciocchè egli acquisti i beni futuri. Vit. SS. Pad. 2. 21. Ecco che ha fatto questo monaco, lo quale tu cotanto ci lodavi.
T. Prov. Tosc. 157. Tale abate, tali monaci (dal superiore giudicansi i sottoposti; da uno i i molti. O dice somiglianza in gen.). Diciamo in proverb. L'abito non fa il monaco; che vale che l'apparenza esteriore non è indizio delle qualità intrinseche. Flos. 314. Bellinc. Son. 188. (C) L'abito non fa 'l monaco fu detto. T. Prov. Tosc. 121. [Val.] Fag. Rim. 2. 312. Giacchè l'abito il monaco non fa. E 5. 176. Non mai l'oro il piombo agguaglia, E non fa l'abito il monaco. 2. T. Del tal ordine. Monaco di S. Benedetto, Di San Basilio. E agg. Benedettino, Basiliano. T. Del paese. I monaci d'Oriente, d'Occidente. – Monaco greco, latino. T. Del monastero. Monaco di Badía. – Monaco negli Angeli. [Camp.] Darsi alla durezza de' monaci, per Darsi a vita di dura penitenza in un chiostro. S. Gir. Pist. 90. S'era dato alla durezza de' monaci, sollecito nell'orazione… 3. Vestirsi monaco, vale Entrare in un ordine monastico, Farsi monaco. Serd. Suffr. An. Purg. 80. (Man.) Si vestì monaco d'aspra vita, e visse e morì con grande perfezione. 4. T. Entrar monaco, è più che Entrare nel monastero; è Farsi monaco. T. Fare altri monaco, indurvelo, consacrarlo. 5. (Zool.) Monaco, è anche una Sorta d'uccelletto; lo stesso che Monachino. Morg. 14. 59. (C) Quivi era la calandra, e 'l calderino, Il monaco ch'è tutto rosso, e nero… |
Monaco - S. m. (Archi.) Quella travetta corta di mezzo d'un cavalletto, che, passando fra li due puntoni, piomba sopra l'asticciuola. Forse dall'esser li sola. Vas. Op. Vit. 3. 206. (Man.) Dove gli altri cavalli hanno un monaco solo, tutti quelli di questa sala n'hanno tre per ciascuno. [Cont.] Zab. Cast. Ponti, 3. L. Trave armata con tre monachi, nella quale possono farsi ancora cosce o paradossi annestati. |
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Parole in ordine alfabetico: monachetta, monachette, monachetti, monachetto, monachina, monachine, monaci « monaco » monacucce, monacuccia, monade, monadelfa, monadelfe, monadelfi, monadelfo |
Parole di sei lettere: mollai, monaca, monaci « monaco » monade, monche, monchi |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): controstomaco, farmaco, parafarmaco, quadrifarmaco, psicofarmaco, fitofarmaco, opopanaco « monaco (ocanom) » opoponaco, intonaco, opaco, radiopaco, semiopaco, pentabraco, anfibraco |
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