Secco, Magro, Macilento, Asciutto - Secco è tutto ciò che è rimasto privo del suo umor naturale, e, parlandosi di persona, è quella che ha pochissima carne sull'ossa, il che quasi sempre procede da mala disposizione. - Magro è puramente il contrario di Grasso. Se parlasi di persona, è quella che ha poco adipe; se di carne macellata, è quella muscolare e senza grasso all'intorno. - Macilento si dice solo della persona, ed è quella che è secca e scolorita per malattia di consunzione. - Asciutta è persona ben muscolosa e robusta, ma non grassa. [immagine] |
Macilento, Magro, Secco, Secco spento, Secco come un uscio, Segaligno - Magro è colui che ha addosso poco tessuto cellulare e poca carne sopra le ossa: il magro, può esser sano e robusto. - Macilento è magro e sfinito per malattia di consunzione. - Secco è più che Magro, ed è quando i muscoli sono così poco sviluppati, che la pelle si informa dalle ossa. - Secco spento, Secco come un uscio sono iperboli significanti estreme magrezza. - [Segaligno si dice di chi sia privo di grasso, ma non eccessivamente magro: quella del segaligno è una magrezza sana e robusta. L'esser magri o secchi può esser segno di malattia. Meglio esser segaligni che grassi. G. F.] [immagine] |
Macerato, Macero, Magro, Dimagrato, Macilento, Estenuato, Smunto, Strutto, Allampanato, Scarno, Scarnito, Secco, Assecchito, Segaligno, Adusto, Affilato, Sparuto; Macerare, Mortificare; Macerazione - Mortificare è principio di macerazione; quando una cosa, come canapa, lino, o anco carne da mangiare per fare certe pietanze, si mette a macerare, o in macero, resta tosto più o meno mortificata, secondo la forza dell'agente cui si sottopone, e la forza resistente della sua fibra. Macerato dice l'effetto finale della macerazione; macero lo stato della cosa che si macera, che ancora sta in molle o macerandosi: può il lino dopo alcuni giorni che fu messo a macerare, essere macero digià e non ancora totalmente macerato. Mortificare e macerare la carne ha il senso ascetico che dicemmo nell'articolo precedente. Mortificare poi, è dare mortificazioni, cioè sgridate, rabbuffi o altro di consimile per cui si venga a raumiliare altrui a ragione o a torto. Macero poi è l'uomo inzuppato d'acqua per pioggia o altro: maceri per conseguenza i panni che ha indosso: macerato è più del corpo, per malattia, o forte affezione di cuore che reagisce sul fisico. Magro chi non ha di molta carne sull'ossa, ma che sta bene: v'hanno de' magri, e molti, che sono meglio valenti che non gli adiposi e grassi. Dimagrato, chi prima era più grasso; scarno, chi non ha muscoli ben rilevati, chi manca di carne un po' troppo; dice più di magro: il magro non disdice nemmeno all'occhio; lo scarno sì. Secco, chi non ha che la pelle, le ossa e i nervi: poi è opposto a fresco, parlando d'alberi o di frutta o d'altro simile; ma anco in questo senso è evidente che chi è secco non ha freschezza di carni. Assecchito, chi è diventato secco: macilento, chi è così disfatto e svigorito della persona che mal può reggersi e stare in piedi; per lo più a cagione di malattia cronica e lenta consunzione. Smunto vale privo d'ogni umore vitale: estenuato, privo d'ogni forza e vigore: strutto, quasi liquefatto e distrutto: il caldo strugge, la fatica estenua, gli eccessi smungono. Segaligno dicesi d'uomo asciutto, di temperamento sanguigno: chi è segaligno può esser forte e pien di salute; talvolta patisce per eccesso di sanguificazione o di sensibilità. Affilato chi è sottile della persona in generale, ma più chi ha la faccia assottigliata nel profilo, e appunto affilata come un conio. Adusto chi è secco, quasi abbruciato per fatiche diuturne al sole o al fuoco. Sparuto chi è magrolino e senza colore: l'adusto è troppo rosso; lo sparuto, troppo pallido. Allampanato, finalmente, dicesi di chi è così sottile e smilzo che quasi sia trasparente come lampana di vetro. [immagine] |
Macilento - e † MACILENTE. Agg. Stenuato, Magro. Aureo lat. Cant. Carn. 430. (C) Questi per altre vie Compongono elegie, E però tanto macilenti e mesti Son nel sembiante. Car. Lett. 9. 4. Egli è un uomo di più di settanta anni, canuto, macilento, ricotto e affumicato. Malm. 7. 48. Vestía di bigio, il vecchio macilente, Facendo penitenza per Macone.
T. Targ. Rag. Valdin. 1. 319. In pochi giorni (la febbre) mi ridusse debolissimo e macilente a segno che la mattina de' 4 giugno, quando mi addottorai, appena mi reggeva in piedi. (Più com. e meglio Macilento, e dice più di Magro, e può comprendere la magrezza del corpo tutto.) |