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Informazioni di base |
La parola lì è formata da due lettere, una vocale e una consonante. È una parola bifronte, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (il). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con lì e canzoni con lì per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Qui, Quivi, Ci, Vi, Qua, Là, Lì - Chi desidera scriver propriamente, sappia che Qui significa il luogo dove è chi parla. - Quivi è luogo lontano da chi parla, che più comodamente si dice Colà, Là, o Lì; tra le quali due ultime particelle la differenza sta solo in questo, che Lì indica luogo meno lontano che Là. - La particella Ci supplisce il Qui e vale In questo luogo. - Vi supplisce il Quivi, e vale In quel luogo. Esempii dove tal uso si confonda, ce ne sono; ma quelli non infirmano la regola. [immagine] |
Lì, Là, Lì lì, Là là, Giù di lì, Lì per lì - Lì è luogo non molto discosto da chi parla, e che può additarsi per l'appunto. - Là è più discosto e non si addita se non per approssimazione. Lì lì, nella frase Essere o Stare lì lì, vale In procinto di, Sul punto di. - «Stetti lì lì per dargli uno schiaffo.» - Il modo Là là, si usa a significare lentezza. - «Andavano là là senza un pensiero al mondo.» - Il modo Giù di lì accenna prima approssimazione di luogo: «Dev'esser giù di lì,» e anche approssimazione di qualità: «Se non è matto, è giù di lì.» - La maniera Lì per lì accenna all'esser colto all'improvviso, e non aver tempo da valutare un fatto, e deliberare. - «Lì per lì non seppi che cosa dire; ma poi ad animo riposato trovai il modo opportuno.» [immagine] |
Giù, Giu giù, Giù per Sù, Su per Giù, Giù di lì - Giù indica luogo basso per rispetto ad un luogo alto. - « Andar giù. » - Quando si ripete, indica moto continuato verso la china. - « Camminava giù giù tutto pensieroso. » - Quando si dice Giù per su, o Su per giù, si vuol significare che una cosa è circum circa quale la diciamo, ragguagliando l'uno estremo con l'altro. - Giù di lì indica anch'esso approssimazione. - « O è matto, o giù di lì. » [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Quivi, Ivi, lì, Là, Colà - «Ivi per lo più s'unisce ai verbi di quiete; colà, di moto: e se non s'unisce ai verbi di moto, indica più notabile lontananza». Romani.
Lì, indica luogo vicino a chi si volge la parola: là e colà, luogo lontano e da chi parla e da colui al quale si parla; lì, proprio lì, appunto un sito determinato, un vero punto nello spazio, sulla superficie di cosa presente; ivi dice spazio, luogo o paese lontano; quivi, parmi non tanto, per il qui per cui comincia, e che tempera il vi o l'ivi per cui finisce. [immagine] |
Essere in punto di…, Al punto, Sul punto, Essere in procinto, Essere vicino, Essere lì lì - Essere in punto vale essere all'ordine, disposto o preparato a fare; suppone necessità o disposizione antecedente: essere in punto di morte. Al punto suppone i verbi giungere, arrivare; giungere, arrivare al punto prefisso; come spazio, e più come tempo, indica limite assai più ristretto; e così bene si dirà: essere, trovarsi, giungere al punto estremo, che in punto estremo non si direbbe; sul punto, come tempo, è proprio l'attimo in cui la cosa succede; come spazio, sarebbe il punto occupato dalla cosa stessa: in punto può significare vicinanza di momenti, d'ore; al punto, di un momento più o men lungo; sul punto, l'istante vero dell'azione. L'uomo che trovasi in punto di morte, pur si lusinga di non essere ancora al punto estremo, e proprio sul punto d'andarsene. Si mette al punto un fucile quando si vuol tirare il colpo: mettere un uomo al punto è stuzzicarne l'amor proprio, l'ira o altra passione onde risolverlo ad agire: essere al punto e sul punto significa anche impazienza o sdegno vicino a scoppiare. Essere in procinto indica risoluzione d'agire provocata da qualche motivo, ma che la riflessione ancora governa; la malevolenza, la calunnia mettono l'uomo in procinto di fare qualche brutto colpo. Esser vicino non significa se non che il tempo assai prossimo in cui si compirà qualche progetto; sono vicino a divenir autore, dice un tale che ha finito o quasi finito di scrivere un'opera e che si accinge a stamparla. Essere lì lì vale essere trattenuto appena da un ostacolo tanto tenue e fragile, che può rompersi da un momento all'altro, e dare libero sfogo alla piena: dicesi tanto dell'ira o di altra qualunque smania che gorgoglia nel cuore e trabocca, quanto del timore eccessivo di malanno che ci arrivi addosso, per cui sempre ci pare sia lì lì per colpirci. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Lì - Avv. di luogo, segnatam. di stato, ma anche di moto e vale In quel luogo. Dant. Par. 1. (C) Ed ora lì, come a sito decreto, Cen porta la virtù di quella corda. Petr. Canz. 30. 4. Pur lì medesmo assido Me freddo. E p. 3. 11. (Mt.) I' vidi il ghiaccio lì presso la rosa. Dat. Lepid. 57. (Man.) Batistino lì presente disse: non c'è pericolo.
2. Di lì, o Da lì, che anche si usa senza le particelle Da, o Di. Bocc. Amor. Vis. 20. (C) Nè lì guari lontano fuor di via Un suo bel velo lasciava, fuggendo. Teseid. 11. 79. Da lì poscia ad Atene ritornato,… 3. Lì trovasi anche per avverbio riferente tempo, cagione, o altra cosa detta innanzi, usandosi in vece di pronome, come di altre simili particelle avverbiali si costuma. Dant. Par. 14. (C) Infino a lì non fu alcuna cosa Che mi legasse. Amet. 100. Subitamente il cor ferito intese Il ben di quelle, siccome provato Arguendo di lì le sue offese. Red. Ins. 62. (Man.) Ma da lì avanti ne cominciò ogni giorno a morirvi qualcheduno. 4. [G.M.] Col Per. Era per lì che passeggiava, discorrendo con un amico (ivi prossimo). 5. Lì vicino, parlandosi di tempo, vale In quel torno. Bern. Rim. 1. 60. (M.) Poi a la fin d'Agosto, o lì vicino, Se si potrà praticare il paese, Verso il padron piglieremo il cammino. 6. [Fanf.] Su di lì. In quei contorni. Ricciard. 3. 25. E bevve a un fiume ch'era su di lì. 7. [G.M.] Esser lì dice prossimità anco fig. Se non ha cinquant'anni, dev'esser lì (poco ci può correre). 8. Essere, o Star lì lì per fare una cosa, vale Esser sul punto di farla, o vicinissimo a farla. (Man.) 9. T. Chi va lì, grido milit. come Chi va là, che in Tosc. è più com.; ma in altri dicesi l'altro, e vale Chi è che passa, Che viene, Che è costi?[Val.] Fag. Rim. 3. 120. Briachi, che fanno il chi va lì. T. Fam., segnatam. per cel., fuor dell'uso milit. un fare avvertito chi passa che non s'avanzi, un chiedere il nome fig., un intimare, talvolta con minaccia ch'altri smetta di fare cosa. [T.] Lì, da Illic, appropriasi meglio a stato, o idea aff. a stato, che Là, da Illac. Quando recasi a idea di moto (e in questo differisce più specialm. da Ivi, chè però nel ling. parl. non s'usa quasi più), lo denota in modo, se non più gentile, men violento che Là. Viceversa, quando Là recasi a idea di stato, se non la esprime con maggiore enfasi, o se non accenna a maggior lontananza, risica di significare un sentimento di dispregio o di noncuranza. T. Sedeva lì suonerà sempre più conveniente che Là. D. 2. 8. A un si volse, Che sedea lì, dicendo… – Si posò lì per poco, poi riprese agile il volo. – Vorrei esserci anch'io lì, di luogo desiderato, esprimerà meglio il desiderio che Là. – Ero là può col suono stesso asseverare in modo o più fermo o più risentito. Che ci facevate voi là? – Diciamo: Se fosse lì presente; e non ben si direbbe Là presenteo Presente là. Nei tre seg. di D. 3. 2. ognun sente il Lì più pr. Lì (in cielo) si vedrà ciò che tenem per fede Non dimostrato, ma fia per sè noto.E: Benchè nel quanto, tanto non si stenda La vista più lontana (il più lontano oggetto non pare tanto luminoso, non è bujo però), lì vedrai Come convien ch'igualmente risplenda. E risponde a quell'altro: Or dirai tu che si dimostra tetro Quivi lo raggio più che in altre parti Per esser lì rifratto più a retro. Modi enf. T. Quell'uomo lì, Quell'uomo che è lì. – Quel cappello lì. Chi dicesse Là, indicherebbe o lontananza, o, ripeto, noncuranza per lo meno. Anche Lì può esprimere questo sentimento, non tanto però. T. Così nelle escl. Fermo lì, Zitto lì, più imperioso sarebbe l'altro suono, o più minaccioso. – Stia lì vale semplicem. Non si muova; Stia là, quand'anco non sia di sdegno, è di men riverenza o di meno affetto. T. Altro modo enf. Stava lì, incantato, a vedere. Meglio che Stava là. T. Il sim. Stava lì per morto a sentire, rammenta l'altro Rimase lì, freddato, morto di morte violenta. Rimase lì sull'atto, sul colpo. [L.B.] E lì ci rimase (non Là). T. Segnatam. in senso di male, quando s'ha a aggiungere disgrazia a disgrazia, ingiuria a ingiuria, noja a noja a modo impers., Non finisce lì. II. T. Dal già detto appare che gli usi talvolta scambiansi, potendo accennare il Là a quiete, il Lì a moto. Così D. 3. 1. Ed ora lì, come a sito decreto Ce 'n porta la virtù di quella corda Che, ciò che scocca, drizza in segno lieto (l'istinto dell'ordine ci porta a salire ne' cieli. Qui l'altezza dell'idea non consente che dicasi Là). Nè il numero lo consente per la vicinanza d'altri A; come, per contrario, ivi stesso, 3. 1. Molto è licito là, che qui non lece, sebbene sia idea di quiete, e quiete celeste, Là suona meglio con Licito qui. T. Ivi stesso, 3. 1. Fatto avea di là mane, e di qua sera Lo giorno quasi; e tutto era là bianco Nostro emisferio, e l'altra parte nera; dice Lànon Lì, sì perchè la prima vocale dipinge meglio il candore e l'ampiezza dell'orizzonte, sì perchè il Lì pareva non ben cadere, dopo detto Di là.E col Di, tranne gli usi fam. e più recenti che poi noteremo, ponesi Là quasi sempre. Così nelle locuz. composte, e che talvolta raccolgonsi in una voce, Laggiù, Là su, Là dove, non s'usa quasi mai l'altra forma; nè assolutamente mai se Laddove ha senso fig., non accennante a spazio mater. Ma, separando, ben si potrebbe Rimase lì, dov'io l'ho lasciato. Quando Laentro, o il più com. oggidì Ladentro, usasi quasi tutt'una voce, Lì non ci cade, come se dicessimo È lì, Lì dentro. Ma in Laonde, o sia fig., o sia pr. di spazio e moto sensibile, Lì non si può mai; perchè è troppo qui manifesta l'idea di moto. III. T. Modi che tengono del fig. Siccome nel pr., e di spazio, e quindi di tempo, diciamo Di qui a lì, non Di qua a là, così di smemorato: Non si ricorda di qui a lì, sottintendendo che si accenni col gesto un breve spazio. Più fam. Dalla bocca al naso. T. Messo lì, di cosa che sia lasciata senza cura. – Fatto e messo lì. V. FATTO. – Pensiero gettato lì, e senz'arte, o senza apparenza d'artifizio; o talvolta con più arte, che sa ricoprire se stessa con mostra di negligenza. – Buttato là, porta più chiaro senso di dispr. o di trascuranza. T. D'atti o di discorsi o d'avvenimenti che rivengono gli stessi o simili in modo evidente, e talvolta molesto, Siam sempre lì. [G.M.] No' siam li. – Quando si tratta di pagare siamo sempre lì; gli manca il danaro. – Si ritorna lì. – Ribatteva lì (col discorso). T. Deve andar di lì, impers., di chi s'incapa a volere a suo modo le cose, e trovar via dove non c'è. In questo senso, sebbene immagine di moto, non s'usa Di là. Ha a ire di lì. T. Quindi relaz. di causa e d'effetto, ch'è imag. di derivazione. Vang. Date a mutuo, nulla sperando di lì. – Che sperate voi cavare di lì? – Di là, così asciutto, per lo più nel senso mater. di spazio e di moto. T. Di qui a lì, dello spazio, lo denota non grande; e quindi il quasi trasl. – Quanto di qui a lì, intervallo breve. – Ma per modo d'antifr. Di qui a lì ce ne vuole, inteso di tempo, o sim., vale Non è tanto prossima la cosa. Ma di tempo, com. Di lì a poco, Di lì a quindici anni. IV. T. Lì, di tempo, per la solita commutazione delle idee di tempo e di luogo, è più preciso sovente d'Allora. Ps. Tremor apprehendit eos. Ibi dolores ut parturientis. Quindi il modo fam., a denotare il seguirsi o l'accompagnarsi di parecchi atti. Lì si abbracciano e lì si baciano. – E lì cantare e lì bere. [L.B.] Fine delle novelle che raccontansi a' bimbi. E lì se ne stettero, e lì se ne godettero. T. Idea di prossimità nel seg. Ecco un altro guadagno lì subito. Il Là parrebbe allontanare l'oggetto. – Lì al matrimonio, lì nell'atto. – Lì per lì,sull'atto. Risolversi lì per lì, Scrivere, Dare un pugno. T. Lì per lì, da un momento all'altro, e dice la cosa con più speditezza e vivezza. [G.M.] Lì per lì non seppe che rispondere. – Ero lì lì, dice prossimità imminente, e ha per lo più idea non di bene. O col verbo poi, Ero lì lì per fare, per dire, per cadere. O ell., sottint. il resto da quel che precede, Ero lì lì. – Sarei lì lì per risolvere. O ass. Sarei lì lì. V. T. Quindi ha senso d'approssimazione più in gen. Non solo la pers., ma anco impersonalmente. È andato lì lì che…, poco ci mancò che questo o questo non avvenisse. T. Siamo lì, poco manca a fare una cosa, o anco a essere l'un fatto o persona o parola o idea quasi in tutto dello stesso valore che l'altra.Abbiate alle mani pasta di furfanti; rimpastate repubblica o monarchia; saremo sempre lì. – Indovinate quanto vale un professore. - Due quattrini. - Non per l'appunto, ma siamo lì. Quanto costa? - Cinquemila lire all'anno? - Siamo lì, tra le quattro e le cinque. Anche raddoppiato. Non ha ancora trent'anni, ma è lì lì. T. Giù di lì, più usit. che Su di lì, comprende le idee di Verso e d'Intorno, secondo il senso trasl. di Circa. Onde anco nel senso mater. Quel letterato chiarissimo sta in via buja o giù di lì. – Ma nel fig. Grand'uomo o giù di lì; poco gli manca, A un bel circa gli è qualcosa di raro.[G.M.] Non dico che siamo falliti, ma giù di lì. |
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