Verbo | |
Lavare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è lavato. Il gerundio è lavando. Il participio presente è lavante. Vedi: coniugazione del verbo lavare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Foto taggate lavare | ||
al lavatoio | Lav9 | Panni nel lavatoio |
Informazioni di base |
La parola lavare è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: la-và-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con lavare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Fuga di Luigi Pirandello (1923): Quel vecchio tavolone di cucina, massiccio, dove mangiavano, e che a lui, messo a pane e latte, quasi non serviva più: come sapeva, quel tavolone, del crudo della carne e dell'odore delle belle cipolle secche dal velo dorato! E poteva rimproverare alle figliuole la carne che esse, sì, potevano mangiarsi, cucinata così saporitamente dalla madre con quelle cipolle? O rimproverarle perché, facendo il bucato in casa per risparmio, quando avevano finito di lavare, buttavano fuori l'acqua saponata e con quel puzzo ardente di lavatojo gli toglievano di godersi, la sera, il fresco respiro degli orti? La pietra lunare di Tommaso Landolfi (1939): La riprovazione, assestatasi dopo il primo sfogo, continuava ora ragionata e in dettaglio; le circostanze che particolarmente spiacevano alla famiglia dello zio possono riassumersi per ordine così: Giovannina faceva la signora e le piaceva la vita comoda; essa pretestava non si sa che intolleranza dell'umido per evitare di lavare i piatti e costringere così il padrone a pagare una sottoserva (ossia guattera); Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Ci sono lavori più urgenti: non ci si può lavare, non possiamo toccarlo che dopo di aver cucinato e mangiato. E inoltre, «… rien de si dégoûtant que les débordements», dice giustamente Charles; bisogna vuotare la latrina. I vivi sono più esigenti; i morti possono attendere. Ci mettemmo al lavoro come ogni giorno. |
Uso in vari contesti |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lavare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bavare, cavare, lamare, lavate, levare. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bavara, bavari, bavaro. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: avare. Altri scarti con resto non consecutivo: lave, lare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: lavarle. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: aerava. |
Parole con "lavare" |
Finiscono con "lavare": dilavare, rilavare. |
Parole contenute in "lavare" |
are, ava, lava, avare. Contenute all'inverso: era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lavare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lasca/scavare, laschi/schivare, lasco/scovare, latro/trovare, lavabottiglie/bottigliere, lavai/ire, lavami/mire, lavata/tare, lavatesta/testare, lavatore/torere, lavatura/turare. |
Usando "lavare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: belava * = bere; calava * = care; celava * = cere; colava * = core; dilava * = dire; * varerò = laro; pelava * = pere; velava * = vere; cala * = cavare; cola * = covare; * remi = lavami; * areata = lavata; * areate = lavate; * areati = lavati; * areato = lavato; rotolava * = rotore; scialava * = sciare; compilava * = compire; correlava * = correre; * reggi = lavaggi; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "lavare" si può ottenere dalle seguenti coppie: laverà/areare, lavata/atre, lavatina/anitre, lavato/otre. |
Usando "lavare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = lavata; * erte = lavate; * erti = lavati; * erto = lavato; graal * = gravare. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "lavare" si può ottenere dalle seguenti coppie: calava/reca, capitolava/recapito, colava/reco, filava/refi, salava/resa, stilava/resti. |
Usando "lavare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * calava = reca; * colava = reco; * filava = refi; * salava = resa; * stilava = resti; reca * = calava; reco * = colava; refi * = filava; resa * = salava; resti * = stilava; * capitolava = recapito; recapito * = capitolava. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "lavare" si può ottenere dalle seguenti coppie: laro/varerò, lava/area, lavata/areata, lavate/areate, lavati/areati, lavato/areato, lave/aree, lavaggi/reggi, lavaggio/reggio, lavagna/regna, lavai/rei, lavamano/remano, lavami/remi, lavanda/renda, lavando/rendo, lavasse/resse, lavassero/ressero, lavassi/ressi, lavaste/reste, lavasti/resti, lavate/rete... |
Usando "lavare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * scovare = lasco; * trovare = latro; scovare * = scola; stivare * = stila; attivare * = attila; bere * = belava; cere * = celava; core * = colava; dire * = dilava; * schivare = laschi; * mire = lavami; pere * = pelava; vere * = velava; * mie = lavarmi; * tiè = lavarti; * vie = lavarvi; * glie = lavargli; * torere = lavatore; rotore * = rotolava; compire * = compilava; ... |
Sciarade incatenate |
La parola "lavare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: lava+are, lava+avare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "lavare" (*) con un'altra parola si può ottenere: ci * = clavarie; * tic = lavatrice; * orto = lavoratore. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Rigovernare, Lavare, Risciacquare - Qui parlo di questi verbi a uso soltanto degli sguatteri. Lavare è il più generico; Rigovernare è lavare i piatti, i vasi di cucina, con acqua calda nella quale sia stata bollita della cenere o che sia stata passata attraverso la cenere e poi fatta bollire; Risciacquare è lavare in acqua fredda le stoviglie già rigovernate, o i bicchieri, le boccie e simili. Rigovernare s'usa anche assoluto, e si intende sempre dei piatti e dei vasi di cucina. Risciacquare è il più semplice modo del Lavare; e si può risciacquare anche senza fregar con le mani o con altro la cosa: basta muoverla alquanto nell'acqua, o agitar l'acqua versata dentro di essa. - Lavare i piatti s'usa anche per Rigovernare; ma i piatti si possono lavare anche in acqua fredda, mentre per rigovernarli ci vuole almeno l'acqua calda, se non il ranno. G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Imbucatare, Lavare - S'imbucata, cioè si mette in bucato la biancheria molto sudicia, per poi lavarla: ma si lavano per esempio le mani, la faccia e tante altre cose che mettere in bucato non si puonno, o non si sogliono. [immagine] |
Nettare, Mondare, Purgare, Pulire, Ripulire, Polire, Tergere, Astergere, Lavare, Risciacquare - Nettare si dice meglio delle più grosse e lorde sozzure, e per estensione, degli ingombri, dei mali intoppi d'ogni genere. Ercole e Teseo nettarono la Grecia dai malandrini, dai ladri e dalle bestie feroci; per celia, far netta la casa, la borsa, è portar via quel che c'è, spendere fino all'ultimo quattrino. Mondare dicesi specialmente della frutta, per quello spogliarla che si fa della scorza o buccia: mondare da ogni macchia o sozzura si dice eziandio, ma forse meglio nel senso traslato che nel proprio: anima, coscienza monde da ogni macchia. Purgare è curare che si sciolga ed esca dal corpo ogni impurità: si purga il sale, lo zucchero ed ogni altra cosa per averla pura, liberandola da corpi eterogenei che potessero andare amalgamati con essa: purgare è termine medico che non ha bisogno di spiegazione. Pulire è nettare con accuratezza e minutamente: è togliere ogni più piccola macchia che offuschi ed appanni: si puliscono specialmente cose che hanno o avevano, prima di essere macchiate, superficie levigata e lucida. Ripulire è pulire di nuovo. Polire è dare ai metalli, al legno, al marmo o simili quella levigatura che li tien puliti o per cui meglio si possono ripulire. Tergere è degli occhi, e delle lagrime che li offuscano bagnandoli: astergere è asciugare e ripulire corpo qualunque da acqua sudicia, vino, olio o altro liquido imbratto. Il lavare è uno de' mezzi più efficaci a nettare: si lava ciò che è sporco e sudicio; si lavano le mani e la faccia sovente anco per pulizia e salute. Risciacquare è passare nell'acqua chiara e pulita ciò che già s'è lavato. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Lavare - V. a. e N. pass. Aff. al lat. aureo Lavare. Far pulita e netta una cosa, lavandone la sporcizia con acqua, o altro liquore. T. Diff. tra Lavaturae Bucato. Magazz. Coltiv. 45. Le sacca di canovaccio si possono lavare e 'mbucatare. Frescob. Viag. 61. Lavati che gli ebbe, gli tese a rasciugare in su certi arbuscellini. = Bocc. Nov. 14. 12. (C) Dove una povera femminetta per ventura suoi stovigli colla rena e coll'acqua salsa lavava. E nov. 15. 26. Disideroso di volgersi al mare per lavarsi, si torse a man sinistra. E nov. 35. 9. Tanto che tutta colle sue lagrime la lavò.
T. Vang. Lava la faccia tua (quando digiuni, che non apparisca affettata a pompa la tua astinenza). T. Lavare colla spugna scale, barca, carrozza. Ass. [Cont.] Egio, Edif. Giust. Proc. 43. v. Condotto maraviglioso, che porge tanta acqua,… e non solamente per bere a gli uomini de la terra, ma eziandio per lavare ne hanno a sufficenza. T. Prov. Tosc. 57. Acqua torba non lava (si suol dire della giustificazione, quando c'è fatta da persona di mala fama). T. Prov. Tosc. 90. Chi l'ha a mangiare, la lavi. (Chi ha il piacere o il vantaggio d'una cosa ne abbia gl'impacci.) 2. T. Lavare i piedi, essendo atto non più d'ospitalità, ma di degnazione sommessa, di questa è simbolo. Vang. Se dunque ho lavato i piedi vostri io Signore e Maestro, dovete anche voi l'un dell'altro lavare i piedi. [Cont.] Dicesi dei minerali che si sbattono in molta acqua per toglierne le parti più leggere che l'acqua intorbidata trasporta, o d'altre sostanze che vogliansi separare giovandosi del diverso lor peso specifico. Biring. Pirot. III. 1. Le macinano (le miniere) e macinate le lavano, acciò che sieno di quelle terrestrità che contengano, più pure che si può. E III. 2. Lavandola e rilavandola si facci più chel sia possibile la miniera pura. Agr. Geol. Min. Metall. 80. v. Gli Spagnuoli spezzarono i monti, e vi gettarono de l'acqua dentro, perchè lavando l'oro il riducesse in certi luoghi insieme. E 278. Si lavano poi le arene de gli fonti e de gli ruscelli: come per cavarne i carbuncoli. [Cont.] Slavare, Trasportare terra, e dicesi delle piogge e delle acque correnti. Lauro, Agr Col. 258. v. Sia la fossa ad un forno simile, cioè più larga di sotto che di sopra, perchè le radici meglio si stendano, e meno freddo nel verno, e men caldo la state entri per la stretta bocca. E ne i luoghi inchinati, la terra postavi entro non viene da le pioggie lavata giù. (Chim.) [Sel.] Lavare un precipitato. È l'operazione di versare acqua, alcole, od altro solvente, sopra un corpo insolubile in esso, affine di separare colla soluzione le materie eterogenee che contenesse intrapposte fra le sue particelle. 3. Fig. T. Lavarsi con forti purganti (più del semplice purgarsi, e anco del nettarsi). 4. Trasl. Gr. S. Gir. 10. (C) Questi significa lo corbo, che dice: crai, crai; cioè domane, domane mi laverò de' miei peccati. [Camp.] D. 1. 27. E 30. Maggior difetto men vergogna lava (cioè, toglie, cancella). E 3. 5. Siate, Cristiani, a muovervi più gravi; Non siate come penna ad ogni vento, E non crediate ch'ogni acqua vi lavi. = S. Agost. C. D. 1. 27. (M.) Allora è tempo di guardarsi da tutte le peccata future, quando sono lavate tutte le passate. Cas. Canz. 4. 3. Ben convene Or penitenzia e duol l'anima lave De' color atri, e del terrestre limo. Petr. Canz. 6. 5. Per lei sospira l'alma, ed ella è degno Che le sue piaghe lave. T. La Chiesa: Siano a noi salute le lagrime della Vergine, sufficienti a lavare le piaghe del mondo tutto. = Tass. Ger. 12. 66. (Man.) Deh! per lei prega, e dona Battesmo a me ch'ogni mia colpa lave. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 6. Poteva il Signore con una stilla del suo purissimo sangue lavare i peccati di mille mondi. Cecch. Stiav. 3. 2. (M.) Se… lo dicesse a mogliama, tutta l'acqua del mare non basterebbe a lavarmi; io non avrei ben seco di questo anno.T. Macchia che non laverebbe tutto l'Oceano (di colpa e di vitupero). – La vendetta si figura di poter lavare l'onta nel sangue. 5. Lavare a più acque una cosa vale Lavarla più volte, e sempre con acqua nuova. Ner. Art. Vetr. 1. 12. (Man.) Si macini sottilmente (la zaffera) sopra porfido, e in catinelle di terra invetriata con acqua calda si lavi, e a più acque. 6. Lavare il capo ad uno, fig., vale Dir male, Pregiudicarlo col biasimarlo, ed anche Fargli un rabbuffo o una gridata. Varch. Ercol. 55. (C)D'uno che dica male d'un altro, quando colui non è presente s'usano questi verbi: Cardare, Scardassare, tratti da' cardatori e dagli scardassieri; Lavargli il capo, da' barbieri; e vi s'aggiugne spesse volte col ranno caldo, e talora col freddo, e più efficacemente co' ciottoli, ovvero colle frombole. [G.M.] Machiav. Lett. Mi disse che aveva, dopo la partita mia, lavato loro il capo da dovero. 7. [Mor.] Farsi lavare il capo. Far cosa da meritare rimproveri gravi. 8. Lavarsi, per Bagnarsi, detto di Paese, Riva, ecc., che sia bagnato da qualche fiume. Dant. Par. 8. (C) Quella sinistra riva, che si lava Di Rodano, poi ch'è misto con Sorga. 9. T. Lavarsene la bocca. Di pers., Sparlarne; come chi tiene in bocca un liquore per risciacquarsi, e poi lo rigetta. A denotar che il male apposto ad altri, il maledico ve lo appone di suo. 10. T. Lavarsene le mani. Non voler parte in una faccenda nè in opera nè in parola. Figura rettorica e mimica dovuta al governatore Pilato. Salv. Granch. 1. 3. (C) Tu vuoi Ch'io me ne tolga giù affatto, e lavimene Le mani. T. Ma perchè rammenta Pilato, il bravo governante che conosceva l'innocenza e la flagellava per modo di compenso, però me ne lavo le mani spesso dice noncuranza, più prudente che animosa, e confessione d'indegnità e d'impotenza. A chi non abbia le mani sudicie non accade lavarsi. 11. Una mano lava l'altra, e tutte due il viso; detto proverbiale, che si dice del Giovarsi scambievotmente. Lasc. Spir. 4. 1. (C) Io ti ricordo, che l'una mano lava l altra, e le due il viso. Bellinc. Son. 206. L'una man lava l'altra, e le duo 'l viso. T. Prov. Tosc. 55. (Può essere l'epigrafe della fratellanza e della carità.) 12. In modo prov. Lavare il capo all'asino vale Far beneficio a chi nol conosce, o T. Prendersi cura di chi non sa profittarne. = Salv. Granch. 5. 3. (C) Sì sì, a ogni modo egli è come Lavare il capo all'asino. T. Prov. Tosc. 292. Chi lava il capo all'asino, perde il ranno e il sapone. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: lavandule, lavano, lavante, lavapavimenti, lavapiatti, lavapiedi, lavarci « lavare » lavargli, lavarla, lavarle, lavarli, lavarlo, lavarmi, lavarono |
Parole di sei lettere: lavabo, lavami, lavano « lavare » lavata, lavate, lavati |
Lista Verbi: latrare, laureare « lavare » lavoracchiare, lavorare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): avare, bavare, sbavare, cavare, ricavare, incavare, scavare « lavare (eraval) » dilavare, rilavare, gravare, aggravare, riaggravare, sgravare, depravare |
Indice parole che: iniziano con L, con LA, parole che iniziano con LAV, finiscono con E |
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