Verbo | |
Fidare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è fidato. Il gerundio è fidando. Il participio presente è fidante. Vedi: coniugazione del verbo fidare. |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di fidare (contare, avere fiducia, nutrire fiducia, confidare, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola fidare è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (radi). Divisione in sillabe: fi-dà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con fidare e canzoni con fidare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
|
Citazioni da opere letterarie |
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Il duca aveva tentato di protestare, ma si era reso conto che la resistenza sarebbe stata inutile: i cavalieri normanni restavano rispettosamente inginocchiati, ma le alture attorno all'accampamento brulicavano di variaghi e di peceneghi. Stefano di Blois ascoltava taciturno, un lieve sorriso sulle labbra: era perfettamente sereno e aveva compreso di potersi fidare. Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Il Martini s'era fidato di lui, come un uomo si può fidare d'un fratello, e per quanto l'occasione lo tentasse, per quanto la responsabilità ufficiale non fosse sua, per quanto un'irregolarità si potesse sempre giustificare colla scusa che non v'era stata regolare consegna, per quanto insomma un uomo che affoga non abbia rimorso di attaccarsi a un altro uomo, anche per affogare con lui, con tutto ciò egli sentiva troppo altamente di sé per scendere fino al punto di coprire un abuso con una malvagia azione. Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): — Voglio darti un consiglio. Ritorna indietro e porta i quattro zecchini, che ti sono rimasti, al tuo povero babbo, che piange e si dispera per non averti più veduto. — Domani il mio babbo sarà un gran signore, perché questi quattro zecchini diventeranno duemila. — Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito o sono matti o imbroglioni! Dai retta a me, ritorna indietro. |
Proverbi |
|
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per fidare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fidate, filare, ridare. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: ridarà, ridarò. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: fide, fare, idre. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sfidare. |
Parole con "fidare" |
Finiscono con "fidare": sfidare, affidare, confidare, diffidare. |
Parole contenute in "fidare" |
are, dare, fida. Contenute all'inverso: adì, era, radi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "fidare" si può ottenere dalle seguenti coppie: fiacco/accodare, filo/lodare, fiossi/ossidare, fischio/schiodare, fisco/scodare, fidai/ire, fidata/tare. |
Usando "fidare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: affida * = afre; * daremo = fimo; * areata = fidata; * areate = fidate; * areati = fidati; * areato = fidato; lofi * = lodare; * rendo = fidando; * renzo = fidanzo; * renzo = fidanzò; * evi = fidarvi; * resse = fidasse; * ressi = fidassi; * reste = fidaste; * resti = fidasti; grifi * = gridare; scalfì * = scaldare; * ressero = fidassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "fidare" si può ottenere dalle seguenti coppie: fina/andare, fiocca/accodare, fior/rodare, fiderà/areare, fidata/atre, fidato/otre. |
Usando "fidare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = fidata; * erte = fidate; * erti = fidati; * erto = fidato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "fidare" si può ottenere dalle seguenti coppie: fimo/daremo, fida/area, fidata/areata, fidate/areate, fidati/areati, fidato/areato, fide/aree, fidai/rei, fidando/rendo, fidanzo/renzo, fidasse/resse, fidassero/ressero, fidassi/ressi, fidaste/reste, fidasti/resti, fidate/rete, fidati/reti. |
Usando "fidare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lodare = filo; lodare * = lofi; * scodare = fisco; afre * = affida; * accodare = fiacco; scaldare * = scalfì; * mie = fidarmi; * tiè = fidarti; * vie = fidarvi; * schiodare = fischio. |
Sciarade incatenate |
La parola "fidare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: fida+are, fida+dare. |
Intarsi e sciarade alterne |
"fidare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: fa/idre. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Così è una persona della quale possiamo fidarci, Ha amici dei quali è meglio non fidarsi!, La si ritiene fidata, Le baby-sitter più anziane e più fidate, La dote dei fidati. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Diffidare, Non si fidare - Il diffidare è più istintivo, non si fidare è più regolato dalla ragione; perciò il primo ha un'azione più estesa, quasi generale, il secondo l'ha più ristretta in giusti limiti. Colui che è stato più volte ingannato pare che abbia ragione di dire: non mi fido di voi, perchè diffido di tutti. L'uomo che diffida pare non creda più alla virtù, all'onestà; colui che non si fida esprime al più una precauzione alquanto esagerata. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio: la saggezza del popolo espressa ne' proverbii non avrebbe qui messo diffidarsi, perchè questo, preso assolutamente, è sempre male. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Fidare - [T.] V. a. e Rifl. e N. Commettere o Commettersi all'altrui fede, e, con ciò, o in altro modo, Dimostrar fede in altri. Nell'att. meno usit. di Affidare e di Confidare: non morto però. Fidere aureo lat. È in Naev. Fidebo per Fidam, che approssima questo neut. alla forma att. della prima conjug. Nel preter. Fisus sum, che s'approssima all'it. rifl. Fidarsi. L'it. porta ora distinte ne' suoi usi ora in qualche parte congiunte le idee di Affidare e di Confidare, di Fede e di Speranza, di Fiducia e di Confidenza.
Rifacciamoci dall' att., che degli altri usi rende ragione. In senso aff. a Affidare, Dare pers. o cosa, dimostrando fiducia nell'altrui fede, che saprà conservarla o render quella o il valsente, o usarne e non ne abusare. Bocc. Nov. 60. 22. (C) lo, temendo di fidarle altrui, sempre le porto meco. Buon. Fier. 2. 1. 11. p. 53. (Gh.) Stoltizia eguale Direi la cassa dare a un garzon nuovo, E fidar pomi in guardia ad un fanciullo. Ambr. Furt. 2. 7. (C) Di' che pigli di quelle (pezze) di sopra, che son più giuste. Gual. Io vo; ma fiderammele egli? Zin. Come no? [Val.] Dare a credenza, che si dice pure Dare a fido. [Fanf.] È un galantuomo, e per me gli fido anche tutta la hottega. 2. Sim. senso spec. V. anche FIDA. Targ. Tozz. G. Viag. 3. 174. (Gh.) Il restante (del terreno) non se ne potendo cavare altr'uso, si fida, come dicono, cioè si concede per pastura de' bestiami a poche lire l'anno. – Fidare i bestiami, Vendere la pastura, assicurando i pastori che in quel luogo non saranno molestali, e sarà loro salvata la pastura. 3. Quasi fig. D. Inf. 2. (Gh.) Poeta che mi guidi (Virg.), Guarda la mia virtù s'ella è possente, Prima che all'alto passo tu mi fidi. Bocc. Com. D. All'alto passo, cioè d'entrare in Inferno; tu mi fidi, tu mi commetta (Ma Fidare è più di Commettere, e qui è in gen.) In senso sim. T. Virg. Ausus se credere coelo; ma in Virg. accenna al nostro rifl., come accenna quello del Vang. Non fidava se stesso a loro. 4. † Dar fede di non offendere, salvocondotto, sicurtà di buona accoglienza. Stor. Pist. 88. (C) Castruccio li fidò; e, certi, andarono nel campo. G. V. 12. 111. 7. Avendogli fidati, e baciati in bocca, e caritatevolmente mangiato con loro. 5. † Far fede. [Val.] Pucc. Centil. 39. 47. Ella rimase vedova nel nido. Con due fanciulli, e guidava ella stessa Tutta la sua contea: hen te ne fido. E 18. 82. – Nel senso che diciamo Ve lo so dir io, Credetelo a me. = † Uso sim. Fav. Esop. M. 75. (Man.) Di chi ti fida, non ti fidare in tutto. Di chi con asseveranza affettata s'affanna per indurre altri a fidarsi di lui. 6. Il più com. è il rifl. Fidarsi; giacchè nel dimostrare co' fatti fede in altrui, anco dove non si tratti di commettergli la pers. o la sorte propria, dimostrasi la disposizione a commettergliela, se bisognasse; e l'uomo, col dar fede ad altri, quasi gli dá tutto sè: tanto la fede è alta cosa. Accoppiasi con varie partic. Col Di. T. D. 1. 5. Guarda com'entri, e di cui (chi) tu ti fide (fidi, entrando in inf.), Non t'inganni l'ampiezza dell'entrare. E 33. Che per l'effetto de' suo' ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso, E poscia morto. Prov. Tosc. 135. Di chi non si fida, non ti fidare. Ar. Supp. 2. 1. Che non è da fidarsene, E che è bugiardo, adulatore e perfido. = Ciriff. Calv. 3. 99. (C) Gli par da non fidarsene col pegno. Nel seg., fiducia piena, quella che è causa ed effetto d'amore. Bocc. Nov. 67. 13. (C) Io non ho nè ebbi mai alcuno di cui io tanto mi fidassi o fidi o ami, quant'io mi fido e amo Anichino. T. Sottint. il rifl. Domin. Gov. Fam. p. 79. Dove non trovassi persona, di cui vi paressi poter fidare. 7. Fidarsi coll'A, per solito, dice più che col Di. Bocc. Nov. 42. 17. (C) Per non fidarmene ad altri, siccome egli ha voluto, io medesima tel sono venuta a significare. T. Io mi fido a una guida, che non mi tragga in errore o in precipizio, e mi conduca il più che si possa sicuro e agevole e presto. Fidarsi della guida direbbe meno: ed è però che col Di meglio porta la negaz., e ha usi che determinano meglio l'oggetto spec. della fiducia. 8. Fidarsi, coll'In, può talvolta dire più che coll'A. Petr. Canz. 4. 7. (C) Ma nulla è al mondo, in ch'uom saggio si fide. Ma di pers. coll'In usasi più sovente il neut. ass. Fidare. D. Inf. 2. (C) Fidandomi nel tuo parlare onesto (che tu, Virg., a D., sarai buona guida). 9. Fidarsi sopra. Machiav. Op. 5. 358. (Gh.) Debbe un Principe o una Republica pigliare prima ogni altro partito, che ricorrere a condurre nello Stato suo per la sua difesa genti ausiliarie, quando ei s'abbia a fidare sopra quelle. T. Fidarsi sopra uno dice più che A; gli è un porre in lui la speranza quasi su fondamento. Mi fido sulla vostra parola. E così sopra le cose. 10. Altri modi del Fidarsi, sottint. qualcosa. T. Prov. Tosc. 135. Da chi mi fido mi guardi Dio, Da chi non mi fido mi guarderò io. Modo fam., come: Va' a dormi, Vattel a pesca. [Tor.] Red. Lett. 1. 361. Oh vatti a fida di V. S. molto illustre e molto reverenda! Meglio spiegarlo così che Fida s. f. 11. Sottint. di chi o di che. Giambul. Bern. Contin. Cirif. Calv. 2. 95. p. 41. (Gh.) E chi troppo si fida, alle volte erra. Segr. Fior. Cliz. 3. 7. (C) T. Prov. Tosc. 135. Fídati e Non ti fidare eran fratelli. (Nell'atto del fidarsi non conviene però fidar troppo.) Ovvero: Chi troppo si fida, poi troppo diffida, e viceversa. – Non si fidare è però meno di Diffidare; e ha gradi e sensi varii. [G.M.] Prov. Fídati era un buon uomo; ma Non ti fidare era meglio (da intendersi con discrezione). T. L'ass. Fidatevi, a modo d'escl., talvolta è iron. Tal'altra la locuz. iron. è compita: Fidatevi delle apparenze! 12. T. Quando diciamo Fidarsi di avere quel ch'altri promette, intendiamo dello sperare con fiducia che un fatto segua. Fidere coll'inf. è anche in Hor. = Pallav. Stor. Conc. 504. (Man.) S'erano fidati di conseguir dal pontefice sì fatta condiscensione. Varch. Senec. Benif. 4. 34. p. 111. (Gh.) Li imprudenti sono quelli i quali si fidano di dover avere la fortuna come la vorrebbero. (Imprudentium ista fiducia est, fortunam sibi spondere.) T. Del fatto, senza l'inf. D. 2. 5. Ciascun (di voi in Purg.) si fida Del beneficio tuo (che tu preghi per noi) senza giurarlo (che tu ce lo giuri). 13. Del fatto proprio, coll'inf. T. Non mi fido di mandarlo. Segnatam. col Non. Non fidarsi di fare una cosa, Non avere fiducia di farla bene, con buon esito. [Val.] Fortig. Ricciard. 30. 44. Qualunque si fida Di star bene a cavallo… Colà s'invii. T. Non si fidar d'andare vale talvolta Non avere il coraggio, appunto come chi teme di non far bene o per bene. Non mi fido di dire. – Non si fidava di alzare gli occhi. T. Ass. Non mi fido suona quasi Non oso. 14. Quindi T. Fidare in sè. In questo senso neut. Hor. Fidet sibi certius. – Nella propria costanza a sostenere le avversità. T. Nel proprio senno. – Nella memoria. Plin. Ingenio suo. T. Nella forza. – Nelle braccia. Hor. Fidens juventus horrida brachiis. T. Cic. Nella sua fortuna. – Nel nome. – C'è chi fida nel proprio disonore. Hor. Nec dotata regit virum Conjux, nec nitido fidit adultero. T. Non si fidare di se medesimo, delle forze proprie, dice maggior diffidenza e timidità che In e Nelle; e il Di porta piuttosto la negaz. 15. T. Anche quando il Fidarsi porta più espressa l'idea di speranza, dice più che Sperare, come in Nep. Ea esset aetate, ut jam non solum de eo bene sperare, sed etiam confidere cives possent sui. Quindi Fidare in Dio (non però Fidarsi) comunem. diciamo, sebbene il = Petr. Canz. 39. 1. (C) Quelle pietose braccia (della Misericordia) In ch'io mi fido, veggio aperte ancora. T. Ap. Ebr. Fidens in eum. Virg. Fidere Divis. T. Fidare nella protezione d'alcuno, e sim., è più di Fidarsi. – Fidarsi del medico, che non ammazzerà Fidarsi al medico, Rimettersi alla sua discrezione; Fidare nel medico, Sperare che ci guarirà. T. Così Fidare in un rimedio dice più che Fidarsi. [Val.] Fortig. Ricciard. 5. 30. Prendo un involto, in cui molto mi fido, E bagno le ferite. 16. L'ordine delle idee portava che già si toccasse del neut. ass. Eccone es. da sè. D. Inf. 11. (C) La frode… Puote uomo usare in colui che 'n lui fida (e in chi non si fida). † Franc. Barb. Regg. 325. (Man.) Madonna, poss'io fidar di voi? D. Par. 3. (C) Sopra 'l vero ancor lo piè non fida, Ma te rivolve, come suole, a vuoto. (Qui non vale tanto il fidarsi, quanto l'assicurarsi, il posare sicuro in suolo fidato: insolito in questo senso.) 17. L'ult. es. ci avvia ai sensi seg. E qui congiungiamo il rifl. e il neut. T. Prov. Tosc. 299. Chi si fida in bugia, col ver perisce. (Il vero, da lui assalito, lo abbatte.) E 113. Non bisogna fidarsi nei sogni. Sansov. Conc. Pol. Quell'esercito che, per esser grande, si fida più nel numero che nel consiglio e nell'ordine, si può dire che sia pieno di stolti. Chiabr. Guerr. Got. 14. 32. (Gh.) Io l'armi onde dappresso si contende, Ho disprezzate, e m'ho fidato in queste. (Virg. Gladio fidens.) Tass. Ger. 10. 45. (C) E sì spesso le spalle anco volgesti, Fidando assai nelle veloci piante. T. Virg. Fidite ne pedibus. E: Nella fuga. E: Nel cavallo, nella velocità sua. Hor. Il nocchiero timido non fida punto nella poppa dipinta. T. Fidarsi al mare. Virg. Huic confidere monstro. E: Caelo et pelago confise sereno. – Nelle tenebre. – Ne' venti. – Al tempo. Prov. Sereno d'inverno e nuvolo d'estate, chi se ne fida resta ingannato. – Fidare nel luogo munito, sicuro, sacro. T. Lib. Cur. Febbr. Di questa accorciatura di febbre non è da potersene fidare. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: fidanzi, fidanziamo, fidanziate, fidanzino, fidanzò, fidanzo, fidarci « fidare » fidarmi, fidarono, fidarsi, fidarti, fidarvi, fidasse, fidassero |
Parole di sei lettere: ficcai, ficchi, fidano « fidare » fidata, fidate, fidati |
Lista Verbi: ficcare, fidanzare « fidare » fidelizzare, figurare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): crocidare, lucidare, elucidare, delucidare, trucidare, candidare, ricandidare « fidare (eradif) » affidare, diffidare, confidare, sfidare, validare, invalidare, convalidare |
Indice parole che: iniziano con F, con FI, parole che iniziano con FID, finiscono con E |
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo | Informativa Privacy - Avvertenze |