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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola eccesso è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: cc, ss. Divisione in sillabe: ec-cès-so. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): Era nervoso, Mikali, in quei mesi d'estate. L'eccesso di felicità gli causava una specie di pletora; mangiava bene e beveva meglio, aveva una moglie innamorata, vedeva sua madre, nel suo cantuccio, silenziosa e aggomitolata come un riccio ma anche rispettata da tutti e lasciata al suo posto come un oggetto prezioso per quanto inutile; tutte le cose andavano bene, insomma, ed egli, costretto ad una vita inattiva e beata, sentiva il sangue traboccargli dalle vene. Malombra di Antonio Fogazzaro (1881): Cos'era adesso quest'altro enigma? Cos'era quest'altra commedia del destino? Egli ripensava certi esempi di maniaci risanati da un momento all'altro, nello svegliarsi. E forse il delirio di donna Marina non era stato che un eccesso passeggero, una esaltazione nervosa prodotta da circostanze veramente strane. Il nido di Luigi Pirandello (1895): – Solo, se vedessi, come un cane; fa pietà! - Difatti, nei primi giorni, Livia, non credendo alla gravità della malattia, non s'era voluta far vedere dal marito. Che pietà poteva egli ispirarle? Non s'era forse logorato per quell'altra? Né s'ingannava su la causa del male: Ercole s'era davvero ammalato per eccesso di lavoro, per quasi assoluta mancanza di riposo e di giusta nutrizione; per la cupa, costante preoccupazione in cui lo teneva la sua vita falsa e smembrata. La proposta di Elena, l'ira contenuta contro l'autore dell'articoletto scandaloso, avevano determinata a un tratto la caduta. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per eccesso |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: accesso, eccelso, eccessi. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: accessi. Con il cambio di doppia si ha: eccello, eccetto. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ecco. |
Parole contenute in "eccesso" |
esso, cesso. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "eccesso" si può ottenere dalle seguenti coppie: eccedo/dosso. |
Usando "eccesso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: sue * = successo. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "eccesso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: asce * = ascesso; conce * = concesso. |
Lucchetti Alterni |
Usando "eccesso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dosso = eccedo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Eccesso, Violenza - Eccesso è quell'impeto per il quale l'uomo, lasciatosi vincere dalla passione, trapassa ogni termine di temperanza, del giusto, del convenevole. La Violenza è forza usata in danno altrui per impeto di passione: è il modo stesso col quale si pone in atto l'eccesso. [immagine] |
Eccesso (in), All’eccesso - In eccesso e All'eccesso pare non abbiano tra sè reale differenza: puro il Tommaseo dice che In eccesso segna la maggiore o minore eccedenza; e All'eccesso, portando idea molto relativa, può stare ellitticamente da sè, come nella frase: «La svergognatezza è giunta all'eccesso.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Colpa, Difetto, Fallo, Peccato, Delitto, Misfatto, Reato, Eccesso, Demerito, Errore, Scelleraggine, Mancamento - « Nel difetto cade l'uomo o per poca avvertenza, o per manco di forza, ma senza vera malizia. Fallo è atto in cui si manca alle regole del decoro, o della ragione, o dell'uso. Può essere un esercizio, a dir così, del difetto. Peccato, dice il Passavanti, è ogni detto, o fatto, o desiderio contro la legge di Dio. Delitto è peccato contro la legge umana segnatamente. Misfatto è delitto grave. Colpa è fallo, o delitto, o difetto, secondo i casi; ma esprime segnatamente l'imputazione che se ne fa a tale o tale persona. Reato è lo stato dell'uomo di cui la colpa è riconosciuta vera ». Romani.
Difetto non indica un solo atto, ma una frequente ricorrenza del medesimo, prodotta talvolta da cause organiche, e tal altra da mala abitudine cangiata in natura: chi non può dir bene la r, la s, per es., ha difetto di pronunzia, contratto il più delle volte per mala abitudine da bambino. L'eccesso, se è di cosa non dannosa, può essere più difetto che colpa o vizio; ma se la materia ne è grave, può riescire delitto e misfatto; un eccesso d'allegria, di loquacità, può essere biasimevole; ma gli eccessi dei Neroni e dei Caligola immergevano nel lutto pressochè tutto il mondo. Demerito non è sempre colpa; molte volte il demerito è immaginario, e sta solo nella fantasia di chi vuol trovarlo: molti v'hanno che, demeritando dal mondo, molto meritano presso Dio: vero demerito è quello che avvilisce, per azioni colpevoli o turpi, meritamente l'uomo che le commette. L'errore, a parlare rigorosamente, non è di necessità colpa o peccato: può divenirlo se è volontario e grave; del resto, errare humanum est. La scelleraggine è delitto moralmente mostruoso; ma come niuno diventa in un istante scellerato, la scelleraggine non è qualificata, se non quando è fatta dallo scellerato; commessa da un altro, può essere scusabile in parte o per ignoranza o per impeto di passione. Mancamento è fallo o colpa leggera proveniente dal mancare a regola o precetto; se fosse grave, il vocabolo mancamento non sarebbe sufficiente, e bisognerebbe chiamarla con altro de' surriferiti vocaboli. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Eccesso - S. m. Propriamente quella parte per cui una quantità è maggiore di un'altra, sebbene si dica di qualunque sopravanzamento, Trapassamento di grado, misura o qualità ordinaria. (Mt.) Aureo lat.
[Cont.] G. G. Comp. XI. 223. Divisioni fatte in proporzione aritmetica, cioè con eguali eccessi. [Gen.] Gel. Sist. 3. L'eccesso della apparente inferior distanza dal polo sopra l'apparente superiore distanza pur dal polo è maggiore che non è la parallasse inferiore del fenomeno. Guid. Gr. Inst. Aritm. 104. Moltiplicata la prima posizione 12 con questo eccesso 17, diviene 204. Cr. 5. 49. 1. (C) Il ramerino è caldo e secco, ma il suo eccesso non si determina in grado. Maestruzz. 1. 85. Ma s'ella allega l'eccesso del membro, dice il medesimo Ostiense, che se ne abbia consiglio col Papa. Circ. Gell. 7. 178. Sentono solamente lo eccesso o il mancamento di quelle. T. Prov. Ogni eccesso è vizio (se non male abituale, n'è principio). 2. Usato in senso morale significa Maggioranza, Sopravanzamento, Trapassamento d'ordine, di misura. Maestruzz. 2. 7. 10. (C) Il secondo modo è detto presunzione intorno a se medesimo…; della quale Tommaso dice, che ella è contraria alla magnanimità secondo l'eccesso. Varch. Lez. 308. Si leverebbe anco affatto la gelosia; quella intendo, la quale è per eccesso oltra il dovere. T. Amoroso eccesso. T. Portare le cose all'eccesso. – Spinto all'eccesso. – Temperare l'eccesso. T. Plur. Andare agli eccessi. T. Col Di. Eccesso d'ira. E sovente ass. Eccesso intendesi de' moti di collera. Ed atti gravemente colpevoli in gen. T. Quasi escl. È un eccesso; di spesa, di molestia, d'inconvenienza. T. Contr. a Per difetto. Peccare per eccesso. [G.M.] Fam. Essere don Desiderio, disperato per eccesso di buon cuore (di chi si adopra per giovare altrui, e nulla gli riesce). 3. T. † In buon senso. D. 3. 20. Non potea (Dio) suo valor sì fare impresso Per tutto l'universo, che il suo Verbo Non rimanesse in infinito eccesso. D. Ep. a Cane. Quemadmodum prius dictorum suspicabar excessum, sic posterius ipsa facta excessiva cognovit. 4. Per Distanza, Intervallo. Gall. Comp. 1. (M.) Denominate linee aritmetiche, per esser le loro divisioni fatte in proporzioni aritmetiche, cioè con eguali eccessi che procedono sino al numero 250. 5. Per Amplificazione, Aggrandimento. S. Gio. Grisost. 8. (C) Acciocchè nullo forse pensi che io queste parole dica per eccesso, o sia troppo crudele in mia opinione. Cavalc. Med. cuor. 300. (M.) Tutti ne parlano in eccesso e indeterminatamente (cioè, con parole d'aggrandimento, e senza determinar limiti. Parla della gloria celeste; e però a pag. 301 soggiunge: Però dunque che i Santi ne parlano così eccessivamente, senza determinare al tutto quel che è, mostrasi che quella gloria è ineffabile ed eccellentissima). 6. Eccesso di mente, per Elevazione di mente, Estasi. Cavalc. Frutt. ling. (C) San Pietro, orando in sur una torraccia, fu rapito in un eccesso di mente. Vit. SS. Pad. 2. 266. (M.) Essendo quasi in eccesso di mente, vide in visione,… Legg. B. Umil. 115. In quella mattina cominciò a pensare di Dio, e incontanente fu in eccesso di mente, e rapita si riposò in quella mattina insino al vespro di quel dì. S. Bernar. Tratt. cosc. 27. (Gh.) Questo cotale, il quale così si diletta spesso nello amore di Dio, patisce spesse volte eccessi di mente,… 7. Per Delitto, Misfatto. Bocc. Nov. 17. 33. (C) E de' commettitori di così grande eccesso investigando…, estimarono, così come era, lui dovere aver fatto questo. G. V. 11. 141. 1. Per alquanti eccessi fatti per alcuni, tutti i nobili… così aspramente fossono puniti. Fr. Jac. T. 5. 1. 5. Non può veder gli eccessi, Perocchè è insanito. Amet. 43. In voce aperta chiamando costei, Che dal ciel nota di ciascun l'eccesso. Segr. Fior. Pr. 19. (Man.) In questo caso debbe temer ancor da poi, avendo per nimico il popolo, seguíto l'eccesso. Varch. Stor. 11. 344. Chiunque vuol tamburare,… scrive in sur una polizza: il tal di tale ha commesso il tale eccesso. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 8. Non contento degli altri eccessi della sua vita, vi aveva aggiunto anche questo, di rendersi la bestemmia parlare usato. T. Commettere eccessi. 8. Dare in eccessi, e Prorompere in eccessi, si dice di Chi fa, o dice cose stravaganti. (C) E per Dare o Prorompere in escandescenza, o in violento sfogo di collera, o in violenti oltraggi. Salvin. Annot. Pataf. cod. Melzi, cap. 5. terz. ult. (Gh.) Noi (diciamo) Uscir fuor de' gangheri, quando uno ha dato in eccessi contro il solito. T. E coll'A. Prorompere a eccessi. 9. Eccesso fu usato altresì per Uscita, Partenza. Cont. Rim. ined. 23. (Man.) Lei più non pianga, ed il mortale eccesso Che le fu vita. 10. T. Con un Agg. a modo avverb. Caro all'eccesso. T. E con un verbo. Riscaldare all'eccesso. 11. T. Altro modo avverb. In eccesso; men com., ma dice di più. Bartol. Mog. cap. 1. (Mt.) Malinconico in eccesso, e di pari iracondo. Buon. Sat. 92. (Man.) E in eccesso aman la propria figura. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: eccessi, eccessiva, eccessivamente, eccessive, eccessivi, eccessività, eccessivo « eccesso » eccetera, eccetto, eccettua, eccettuabile, eccettuabili, eccettuai, eccettuammo |
Parole di sette lettere: eccelso, eccepii, eccessi « eccesso » eccetto, eccidio, eccitai |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): squassò, squasso, svasso, esso, cessò, cesso, accesso « eccesso (ossecce) » successo, insuccesso, decesso, recesso, concesso, riconcesso, processo |
Indice parole che: iniziano con E, con EC, parole che iniziano con ECC, finiscono con O |
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