Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Forse questa mattina il sole riuscirà a diradare la nebbia.
- Ho deciso di diradare le visite ai parenti tanto assillanti di mia moglie.
- Mio padre, dopo l'ultimo ciclo di chemioterapia, ha visto diradare i suoi capelli.
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Citazioni da opere letterarie |
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): In quei giorni c'erano altre cose da pensare. La diminuzione di organico obbligava a diradare, lungo il ciglione delle mura, le forze disponibili, e si continuavano a fare diverse prove per ottenere, con minori mezzi, un servizio di sicurezza quasi altrettanto efficace di prima. Si dovette abbandonare alcuni corpi di guardia, attrezzarne altri con più materiale, bisognò ricomporre le compagnie e dividerle nuovamente per camerate.
L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): Mio padre, dopo essere stato abbastanza assiduo nei primi tempi del matrimonio, col passare dei mesi incominciò a diradare le sue visite. Durante tutta la primavera, lo si rivide forse un paio di volte, e sempre in fretta, come un ospite di passaggio: in queste occasioni, egli riprese l'abitudine di girovagare talvolta per l'isola in mia compagnia. La matrigna, che, fin dal principio della primavera, era incinta, ci aspettava a casa.
Il marito di Elena di Giovanni Verga (1882): Elena si strinse nelle spalle, e cercò di sorridere, poiché il duca Aragno non era di quelli cui si può dare dell'insolente. Più tardi, quando la folla cominciò a diradare dalle sale, nel crocchio degli intimi, le dame all'occaso che si arrabattavano in tutti i modi per afferrarsi al mondo che le abbandonava, cominciarono a sussurrare: — Fiandura! Fiandura! Dei versi di Fiandura! — sottovoce, con delle sfumature di sorrisi beati, battendo discretamente in anticipazione le mani inguantate. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per diradare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: diradate, diramare. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: dire, diade, dada, idre, rade, rare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: digradare. |
Parole contenute in "diradare" |
ada, are, dir, ira, dare, dirà, rada, radar, dirada. Contenute all'inverso: ari, era. |
Incastri |
Si può ottenere da dire e rada (DIradaRE). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "diradare" si può ottenere dalle seguenti coppie: diradai/ire, diradamenti/mentire, diradamento/mentore, diradata/tare, diradatore/torere. |
Usando "diradare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * daremo = diramo; ridirà * = ridare; predirà * = predare; * areata = diradata; * areate = diradate; * areati = diradati; * areato = diradato; * rendo = diradando; * resse = diradasse; * ressi = diradassi; * reste = diradaste; * resti = diradasti; * retore = diradatore; * retori = diradatori; * ressero = diradassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "diradare" si può ottenere dalle seguenti coppie: diraderà/areare, diradata/atre, diradato/otre. |
Usando "diradare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = diradata; * erte = diradate; * erti = diradati; * erto = diradato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "diradare" si può ottenere dalle seguenti coppie: dirai/darei, diramo/daremo, dirada/area, diradata/areata, diradate/areate, diradati/areati, diradato/areato, diradai/rei, diradando/rendo, diradasse/resse, diradassero/ressero, diradassi/ressi, diradaste/reste, diradasti/resti, diradate/rete, diradati/reti, diradatore/retore, diradatori/retori, predirà/predare, ridirà/ridare. |
Usando "diradare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ridare * = ridirà; predare * = predirà; * torere = diradatore; * mentire = diradamenti; * mentore = diradamento. |
Sciarade e composizione |
"diradare" è formata da: dirà+dare. |
Sciarade incatenate |
La parola "diradare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: dirada+are, dirada+dare. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Diradare, Rarefare - Rarefare è ormai termine della scienza: il chimico rarefà ogni liquido che può convertirsi in gaz. Si dirada materialmente ciò che è troppo fitto o spesso; astrattamente, ciò che succede troppo sovente; diradare la piantagione, sterpando qua e colà qualche gambo o fusto; diradare l'inchiostro, aggiungendovi aceto o vino; diradar le visite, facendone a più lunghi intervalli. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Diradare - V. a. Allargare, Tor via la spessezza o la densità; e parlandosi di frutta, erbe, piante, ecc., Coglierne, o Torne via tante qua e là che quelle che rimangono restino più rade. T. Colum. Disrarare, e anco Dirarare. = Pallad. 8. 3. (C) Di questo mese negli alberi serotini si vogliono diradare i pomi e' frutti, se troppo fossero carichi. Cr. 2. 21. 13. E così i cavoli, come tutte l'altre erbe che quivi rimangono, si diradano.
[Cont.] Bandi Fior. XXXVIII. 13. Le leccete che sono su' ceppi selvatichi, dove ne sono sette, o otto per cesto nelle valli di Monte Nero lungo le marine, si diradino con lasciarne una o due per ceppo, e quelle che si taglieranno servino per manovelle, per denti, o per fusi.
Tass. Ger. 20. 33. (Man.) E 'l folto delle schiere apre e dirada.
2. Vale anche Render meno frequente, Far più di rado alcuna cosa. Red. Lett. (M.) E nel Diz. di A. Pasta. (Mt.) La febbre ha diradato i suoi periodi…
T. Diradare le visite, le passeggiate, o altro atto o consuetudine: Farle men frequenti di prima.
T. Ass. Non andar più sovente in un luogo. Comincia a diradare.
3. N. pass. Divenir rado. Dant. Purg. 1. (C) Quando noi fummo dove la rugiada Pugna col sole, e per essere in parte Ove adorezza, poco si dirada.E 17. Come quando i vapori umidi e spessi A diradar cominciansi. (A diradar cominciansi, cioè, cominciano a diradarsi.) But. A diradare, cioè a largarsi.
4. (Tom.) Diradarsi un tessuto. – Vestito che si dirada (per rompersi poi). |
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