Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cucito, Cucitura - Cucito è l'arte del cucire, e l'esercizio abituale di tale arte. - « In pochi giorni imparò il cucito. - Vive del cucito.» - La voce Cucitura ha significato determinato: è il lavoro e il tempo che mettesi a farlo. - « Costa più la cucitura che il vestito.» - E spesso è anche il modo del lavoro. - « L'arte del cucito insegna ogni maniera di cucitura.» [immagine] |
Costura, Cucitura, Imbastitura, Basta, Impuntura - La Costura è il risultato di una cucitura i punti della quale non appariscono dalla parte esterna, e viene a formare come una specie di costola pel raddoppiamento della cosa cucita. - Cucitura è il vocabolo generico, e significa tanto l'atto quanto il risultato del cucire. - L'imbastitura si fa a punti lunghi e anche irregolari, tanto per riunire insieme tutte le parti o solo alcune di un abito, per vedere che forma prendono, o per provarle, o per cucirle poi a macchina o farle cucire da chi non le avrebbe sapute mettere insieme. Imbastitura è l'atto e l'effetto dell'Imbastire; ma l'Imbastitura fatta perchè rimanga, massime in vestiti troppo lunghi di bambini o di donne, dicesi Basta. - L'Impuntura è una cucitura particolare a punti cortissimi e uniti l'uno all'altro, giacchè l'ago si fa sempre ripassare per l'ultimo buco fatto. G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Cucito, Cucitura - Il cucito è l'arte; le diverse cuciture sono l'oggetto su cui l'arte medesima verte: dicendo la tal cucitura è lunga o difficile, non s'intende proprio la cucitura in sè, ma il tempo che vi vuole per farla, e l'abilità per farla bene. «Cucitura. così il Meini, riguarda il lavoro di tale o tal abito; però diciamo: questa giubba mi costa tanto di cucitura»; qui per amore di una certa esattezza osservo che non è per la cucitura sola che il sarto si fa pagare un tanto d'una giubba o altro capo di vestiario, ma per aver tagliato il panno e accomodatolo all'uopo; ond'è che il termine generico di fattura esprime meglio il complesso de' lavori che occorrono per fare la giubba. Riprotesto però qui che queste mie osservazioni non sono dettate che dall'amore della verità e dell'esattezza nel dire; se altri le crede manchevoli, me ne avverta che l'avrò caro, e me ne gioverò in altra edizione. Ecco però un prezioso elenco delle diverse maniere di cuciture colle rispettive dichiarazioni che il detto Meini ha posto nel dizionario del Tommaseo, e di cui godo arricchire pur questo mio.
«Soppunto, quasi sotto punto; punto torto, così detto dalla sua forma; punto cieco, perchè nel dissotto del tessuto non apparisce quasi; punto a filza perchè si fanno più punti in una volta, maniera di cucire nelle cose di poco pregio, e nel far crespe a camicie e simili; punto alla francese, è mettere un punto ad ogni filo del tessuto, a differenza del sopraggitto, ove si comprendono più fili; punto a strega, è punto obliquo, traversato da un altro punto, così che poi tutt'insieme pigliano la forma di un piccolo cancello; punto a rosellina, quello che nel rovescio del drappo somiglia al calice d'una rosa, con in mezzo un piccolo foro; impuntura diconsi que' punti che si toccano l'un l'altro, perchè cucendo si ritorna sempre coll'ago nell'ultimo buco, la quale operazione si dice rincrunare, quasi metterci di nuovo la cruna; punto addietro è il contrario del precedente, cioè quando non si rincruna; punto a sopraggitto, quello col quale si uniscono due parti della roba; punto in croce (così detto dalla figura che serba nel dissopra del tessuto) ha varie denominazioni, secondo la forma che piglia nel rovescio. I. punto sudicio, che da diritto ha forma di croce, da rovescio, irregolare; II. punto pulito, dissopra in croce, e dissotto a impuntura; III. punto a occhiolino, dissopra in croce, e dissotto circoscrive come un piccolo occhio; IV. punto a due ritti, quello che somiglia ad una croce da rovescio e da diritto. Finalmente in diversi lavori v'è il punt'unghero, il mezzo punto, il punto a giorno, il punto passato, il punto a smerlo, il punto buono, il punto a trina, il punto a rimendo, il punto a occhiello, il punto a catenella, il punto a tamburo, il punto a spina: e qui fo punto». Meini. [immagine] |
Basta, Imbastitura, Impuntura, Cucitura, Costura, Ribattuta - Basta, dice la Crusca, «è cucitura abbozzata con punti grandi», ma questa definizione calzerebbe meglio a imbastitura; e anzi io la credo propriissima per questa parola e falsa per quella. La basta può imbastirsi a punti grandi, ma devesi poi cucire a punti usuali; s'imbastisce infatti con punti distanti tre o quattro dita per tener insieme le varie parti d'una veste o abito, e vederne a un dipresso l'effetto; le baste si fanno alle vesti, o perchè volute dalla moda, o per allungarle all'occorrenza disfacendo le baste medesime; queste si fanno per lo più alle vestine de' bambini che crescono prima che la veste sia logora. L'impuntura è un modo di cucire a punti fitti in modo che vengano a formare una linea alquanto appariscente, appunto per la loro regolarità: si fa l'impuntura sul davanti della camicia per bella mostra, e nei busti delle signore per fortezza della cucitura, dovendo resistere a forte tensione. Cucitura è il vocabolo generale, abbraccia tutte le diverse maniere di cucire. Costura, dice la Crusca, «è cucitura che fa costola»; con la costura si riuniscono più liste o pezzi della stoffa: se si spianano, e cuciono di qua e di là i due orli che sovrastano alla costura, questa nuova cucitura dicesi ribattuta. [immagine] |