L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Si combatté tutta la notte. Iftikhar tentò anche una sortita dalla Porta di Giaffa nell'intento di seminar confusione e panico tra gli assalitori: ma gli uomini di Tancredi, che vigilavano tutto il settore occidentale delle mura, vanificarono la mossa. Verso mezzogiorno del 15 – festa di sant'Enrico imperatore – anche la torre del lato nord, sul cui piano superiore avevano preso posto Goffredo di Lorena col fratello Eustachio, riuscì a giungere a una distanza dalla cortina muraria tale da consentire il lancio del ponte levatoio. Dall'altra parte della città, i provenzali stavano provandoci da ore, senza riuscirvi.
Le medaglie di Luigi Pirandello (1904): Il povero Sciaramè non poteva rispondere a tutti, sopraffatto, investito. Colse a volo quel che diceva il Nardi e gli gridò: – L'impresa non fu nazionale? Ma Garibaldi, scusate, Garibaldi combatté forse soltanto per l'indipendenza nostra? Combatté anche in America, anche in Francia combatté, Cavaliere dell'Umanità! Che c'entra!
Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Ora il suo nome di battesimo era Giovanni Casadei, nome che indicava la sua origine ignota. Però, per la perfetta concordanza dei tipi, Augusto Regida lo disse discendente da un antico eroe della città; del quale eroe un cronista del quattrocento parlava in questi termini: «Cavalier Mostardo, conduttiere et capitano di ventura, homo molto pronto et valoroso. Lo quale si gloriava che nelle battaglie diverse haveva havuto cento ferite nel suo corpo, delle quali mostrava le cicatrici; tanto fu animoso che non istimava pericolo di morte, et a la sua forza non credeva altri fesse resistenza, et più et più volte combatté a corpo a corpo et sempre vinse». |