Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): «Aspetti» disse l'aggiunto.» Guardiamo anche qui dentro.» E voltosi a sinistra spinse quel tale uscio. Luisa, ch'era rimasta l'ultima del seguito, giunto il momento supremo, si fece avanti. Il cuore che durante l'indecisione dell'aggiunto le aveva martellato a furia, si chetò come per miracolo. Ora ella era fredda, intrepida e pronta.
La fuga in Egitto di Grazia Deledda (1926): Ed ecco che una bella notte penetro nel campo, con le scarpe di feltro di quando si va a sorprendere i contrabbandieri, e avanzo quatto quatto. Oh, dimenticavo di raccontare che mi avevo amicato il cane dei contadini, che spesso veniva verso la siepe, abbaiando contro le nostre galline: gli buttavo da mangiare e, come si sa, il cane, per il boccone, diventa amico dell'uomo. Cominciò ad abbaiare, infatti, appena io fui dentro nel campo, ma quando mi venne incontro e mi riconobbe si chetò; poi anzi mi precedette festevole come conoscesse le mie buone intenzioni e m'indicasse la strada.
Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1890): Stette un momento a guardarlo così, col lume in mano, pensando se era meglio aspettare un po', o scendere subito a svegliare la padrona e mettere la casa sottosopra. Don Gesualdo intanto andavasi calmando, col respiro più corto, preso da un tremito, facendo solo di tanto in tanto qualche boccaccia, cogli occhi sempre fissi e spalancati. A un tratto s'irrigidì e si chetò del tutto. La finestra cominciava a imbiancare. Suonavano le prime campane. Nella corte udivasi scalpitare dei cavalli, e picchiare di striglie sul selciato. |