Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1890): Don Filippo era ancora in casa, occupato a rigar la carta per le aste di Nicolino: — Che buon vento? che buon vento?... — Poscia vedendo entrare anche don Gesualdo, dietro il canonico, calò di nuovo gli occhiali sul naso. — Ho tanto da fare!... Ah, sì!... la cauzione?... Volete che il comune vi aiuti a ripescarla? Volete qualche agevolazione per riprendere i lavori?... Vedremo... sentiremo... Se l'avete sbagliato la prima volta questo ponte benedetto?... È un affar grave... Non so di che si tratti... Non sono informato.... Da un pezzo che non me ne occupo... Tanto da fare!... Non ho tempo di soffiarmi il naso... Vedremo... sentiremo...
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Vi si affisò lungamente. Anche le labbra gli tremavano; gli occhi erano pieni di lagrime. La lucernina di ottone, a lui più cara delle eleganti lampade che pendevano dal soffitto, parve contenta di mostrargli il bel viso del giovinetto, spirante in quel momento una dolce parola, una parola nuova, misteriosa. Il signor Marcello riprese il portafogli, baciò il ritratto in fronte, lungamente, lo ripose adagio adagio, con riverenza, sul leggio, calò alla tastiera le grandi mani scarne, cominciò a suonare a faccia levata e a occhi chiusi.
Colombi e sparvieri di Grazia Deledda (1912): E la sera calò, fredda e limpida come una sera di autunno. Dal suo giaciglio il malato vide il vano del finestrino coprirsi come d'una lastra di cristallo verde e una stella, Venere, grande, senza raggi, luminosa come una piccola luna, brillarvi a lungo e tramontare dietro la linea dello sportello. |
- Il 3 ottobre 2013, il quotidiano La Repubblica, in un fotoreportage sul corteo storico di ragazzi e studenti, che conclude le celebrazioni napoletane per il settantennale dalle Quattro giornate, scrive: "Ultimo stop al ponte della Sanità, intitolato a Maddalena Cerasuolo. I nazisti ne avevano minato il passaggio (...) Ma i partigiani di Materdei, avvisati da Maddalena, arrivarono appena in tempo: Dino Del Prete si calò nel tombino e strappò i legamenti della miccia".
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