Aggettivo |
Bugiardo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: bugiarda (femminile singolare); bugiardi (maschile plurale); bugiarde (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: bugiardino, bugiardetto, bugiardello. Accrescitivi: bugiardone. Dispregiativi: bugiardaccio. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola bugiardo è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: bu-giàr-do. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La giocatrice di Adolfo Albertazzi (1914): — O l'angelo, o il diavolo, bugiardo che siete! — esclamò giuliva la signora. — Conoscete fino i tarocchi! - Ma l'altro seguitava a infuriarsi: — Quante volte ho pianto, ho quasi pianto a vedervi consumare in tal modo gioventù, bellezza, salute, intelligenza, anima! Ma io che vi amo tanto, io giudico che anche questa è una colpa, perché è questo esecrabile vizio, questa obbrobriosa catena che v'impedisce di amare e di rinunciare alla vostra libertà. Vergogna! Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Appena l'intelletto – alla fine dell'adolescenza – fu maggiorenne chiese alla vita le sue ragioni e non ebbe risposta. La teoria dette forma alla malinconia. Alla tristezza fisica e assoluta dei pomeriggi delle feste invernali tenne dietro l'inchiesta sui beni e sui mali dell'esistenza e lo spirito rispondeva di no a ogni promessa; replicava di no a ogni bugiardo sogno, a ogni falso piacere e soffiava sugli ultimi incanti come il vento di mezzanotte sulle poche fiamme rimaste di una luminaria andata male. Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): — Ah! gli è con questo bel garbo, mastr'Antonio, che voi regalate la vostra roba? M'avete quasi azzoppito!... — Vi giuro che non sono stato io! — Allora sarò stato io!... — La colpa è tutta di questo legno.... — Lo so che è del legno: ma siete voi che me l'avete tirato nelle gambe! — Io non ve l'ho tirato! — Bugiardo! — Geppetto, non mi offendete: se no vi chiamo Polendina!... |
Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per bugiardo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bugiarda, bugiarde, bugiardi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: buia, buio, biro, bardo, baro, bado, giro. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sbugiardo. |
Parole con "bugiardo" |
Iniziano con "bugiardo": bugiardona, bugiardone, bugiardoni. |
Finiscono con "bugiardo": sbugiardo, sbugiardò. |
Parole contenute in "bugiardo" |
bug, già, ardo, bugia. |
Sciarade incatenate |
La parola "bugiardo" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: bugia+ardo. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "bugiardo" (*) con un'altra parola si può ottenere: san * = sbugiardano; siam * = sbugiardiamo; sarno * = sbugiardarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mendace, Menzognero, Mentitore, Bugiardo - Mendace significa non solo colui che mentisce, ma anche la cosa che non è vera, ed è diversa dalla sua apparenza; accenna l'abito e non l'atto. - Menzognero è colui che attualmente dice una menzogna, ma anche questo ha spesso dell'abituale. - Mentitore è chi mentisce in atto, e lo fa con rea intenzione. - Mentitore è sempre parola ingiuriosa: le altre due no. - [Bugiardo accenna meglio all'abito di dire il falso, ed è quindi più dispregiativo. - Di bambini però, non cadrebbero opportuni i primi. - Mentitore più spesso, anzi quasi solamente, di persone; Mendace, più delle cose che delle persone; Menzognero e Bugiardo, tanto di cose quanto di persone. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Mentire, Dire il falso, Dir bugia; Menzognero, Mentitore, Mendace, Bugiardo - Mentire è nascondere la verità, non dirla; è poi dire il falso scientemente; talvolta però il falso si dice anco per ignoranza del vero, per disattenzione, e credendo dire la verità: ma se è detto scientemente ed apposta, è più di mentire: i falsi testimonii non solo mentono, ma dicono e giurano il falso: dir bugia è l'atto e la pratica del mentire: bugie sono quelle de' fanciulli, dei servi; sono o tentativi di discolpa, ordinariamente scoperti di poi, o spiritose invenzioni per mascherare cosa vera: ma la bugia ha le gambe corte. Dir bugia, e per l'entità della cosa, e per la poca importanza di chi la dice, è meno degli altri. Mentire è il genere, gli altri due sono specie di esso. Menzognero, aggettivo, di cosa e di persona: discorso, contegno menzognero, quello che non è naturale, ma affettato e finto. Mentitore, sostantivo, di persona; mentitore, chi mente, chi dice bugia con parole: Bugiardo, chi ha l'abito e la riputazione di mentitore; chi dice le bugie con franchezza e facilità: la commedia del Goldoni intitolata il Bugiardo non si potrebbe intitolare il Mentitore. Mentitore è voce e imputazione più solenne; bugiardo è voce più famigliare, ma imputazione non meno pungente. Mendace è forma poetica: mendace, di persona o di cosa che ha in sé ed esprime qualche cosa di falso: mendace la cosa che non è ciò che all'apparenza promette o sembra essere. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Bugiardo - e † BUGIADRO. [T.] Agg. Pers. che dice bugia in atto, o bugie per abito. O fig. Cosa che pare voglia mostrarci il falso per vero. Quantunque mentire assai volte sia più grave che dire bugia; Bugiardo suona più dispr. che Mentitore o Mendace oMenzognero, e per l'uscita dispr., e perchè denota il vizio abituale.
Di pers. sovente anche Sost. T. Siete un bugiardo dice più che senza l'Un; dice che quella è la qualità abituale, il titolo proprio. Prov. Tosc. 153. Da principe bugiardo libera nos, Domine. = Buon. Rim. 27. (C) Che s'ogni donna lievemente cade A creder al bugiardo la menzogna Che con falsi argomenti persüade. T. Ar. Fur. 17. 106. L'astuta e bugiarda meretrice. = Cron. Morel. 268. (C) Non sii scorto per bugiardo. T. Prov. Tosc. 299. Il bugiardo vuole avere buona memoria (per non si contraddire). = Luig. Pulc. Frott. (C) E si conosce prima Un bugiardo, ch'un zoppo. T. Prov. Tosc. 300. E 298. Al bugiardo non è creduto il vero. [G.M.] Altro sim. Il bugiardo conosciuto, Da nessuno è mai creduto. = Fior. Virt. cap. 22. 103. (C) T. Prov. Tosc. 299. Fa' parlare un bugiardo e l'hai colto. [M.F.] Fag. Comed. Chi è bugiardo in una cosa è in tutte le altre (sospettato). T. Prov. Tosc. 298. Chi è bugiardo è ladro (capace d'ogni vizio vile. Bugia è Furto del vero, ricchezza somma). [M.F.] Fag. Com. T. Peggio il bugiardo che il ladro. [G.M.] Chi è bugiardo ha tutti i mancamenti. 2. Falso dice la cagione, Bugia l'espressione. Dant. Inf. 1. (Man.) Al tempo degli Dei falsi e bugiardi. Tass. Ger. 11. 29. E 23.(C) Ch'egli (il diavolo) è bugiardo e padre di menzogna. † Nel seg., per Falso, in senso inusit. [Camp.] Volg. Pist. S. Gir. 277. Crescendo, volano fuor de nidi, e ritornano ai padri loro, lasciando il bugiardo padre. Cr. 1. 4. 10. (C) Bugiarda pregnezza. 3. Di cose, ma in quanto riguardano la pers. Dittam. 2. 9. (C) Se bugiadre fur le lingue. Dittam. 4. 19. (C) Promesse false e bugiadre. Bocc. Nov. 77. 34. Se tu volessi a queste cose trovare scuse bugiarde. T. Lodi, Lusinghe, Cerimonie bugiarde. – Augurii, Vaticinii. T. Sguardi, Cenni, Lagrime bugiarde, che dicono il contrario del vero. – Artifizi. 4. Segnatam. delle arti dell'ingegno. T. Ar. Fur. 37. 6. Scrittori bugiardi, invidi ed empi. – Poesia, Pittura bugiarda. – Bugiarda cetra. Hor. Mendaci lyra. Esser bugiardo come o più d'un epitaffio (per l'esagerazione delle lodi che profanano i sepolcri). [M.F.] Serd. Prov. T. Prov. Tosc. 364. [G.M.] Più bugiardo delle gazzette. 5. Fig. Di cose, quando l'apparenza non corrisponde alla sostanza. Dant. Purg. 19. (C) Scoversi la vita bugiarda (del mondo ingannatore). T. Grandezze, Apparenze bugiarde. – Bugiarde speranze del mondo. T. Bugiarda imagine, colore. Fag. Com. 5. 439. Bisogna credere che gli specchi sian bugiardi, come è quello dove v'affacciate voi che non vi mostra bella. Dello specchio, Ovid. T. Essere più bugiardo della luna (mutabile, e che però mai non dice il medesimo). [A.Con.] Belle ciriege! Ma le sono bugiarde: hanno il baco. 6. Pere bugiarde, Che pajono acerbe e sono mature. Buon. Tanc. 1. 1. (C) (In altro senso.) T. R. burl. 140. [Cont.] Spet. nat. III.19. Le pere più stimate come la buoncristiana,… la bugiarda. E IV. 5. 7. Nel fatto, e di pers. e di cosa. [Cors.] Dant. Inf. 28. A Ceperan, là dove fu bugiardo Ciascun Pugliese (mancò di fede al Re nella battaglia). T. Chi troppo si fida nell'uomo con fini umani, scopre da ultimo che l'uomo è bugiardo. T. In questo senso può dirsi Bugiardo verso uno, come Pers. Mendax in; Bugiardo a, come Mendax, in Ov. col Dat. – Anche:Fu bugiardo meco. – M'è riuscito bugiardo. T. Amico bugiardo. – Bugiardo amore. 8. T. Far bugiardo una persona o il suo detto o lo scritto, Smentire co' fatti quel ch'essa afferma. – Si può sbugiardare anco in sole parole; e non provando il contrario. Chi fa bugiardo, non rimprovera se non con l'opera stessa. [Tav.] Cass. Collaz. 11. cap.10. Se noi diremo che noi non pecchiamo, noi facciamo bugiardo Dominedio. T. Domin. Gov. fam. 23. Anco in senso buono. [M.F.] Far rimanere bugiardo alcuno, Fare che non si avveri quel ch'altri aveva detto o pronosticato di te. Fag. Rim. (Il medico aveva spedito quel malato) Ma e' l'ha fatto rimaner bugiardo (cioè, è guarito). = Car. Lett. Tomit. 34.p. 55. (Gh.) Le piacque… oltra modo, sentire che V. S. Rev. avesse già scritto di ritornare, perchè con questo solo ha fatti bugiardi quelli che dicevano che la gravezza del mal del Duca era finta. 9. Modo d'asseverare. Senec. Pist. p. 393. (Gh.) Tiemmi bugiardo, s'egli ancor non domanda di montare in alto. [G.M.] Anco: Dimmi bugiardo, se la cosa non è come la narro io. 10. T. Per cel. si dá del bugiardo a bambino o altra pers. con cui s'abbia domestichezza, s'egli per cel. dice cosa non vera, o, se vera troppo, che intendasi confessare negando. |
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