Aggettivo |
Assiduo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: assidua (femminile singolare); assidui (maschile plurale); assidue (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola assiduo è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ss. Divisione in sillabe: as-sì-duo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Le tre carissime di Luigi Pirandello (1894): Il primo amore, in lui, col possesso, divampò, diventò passione violenta. Pare che i parenti abbiano tentato di strapparlo alla ragazza una seconda volta, costringendolo a provare la sciocca medicina di un viaggetto di distrazione. Tornato, come una farfalletta al lume, al villino Marùccoli, pare altresì che abbia trovato Giorgina innamorata già di un altro assiduo del momento e che nel villino siano accadute furibonde scene di gelosia. Il polso di Adolfo Albertazzi (1914): Anche, l'assiduo disturbo dell'emicrania, invece che la simulazione d'un malanno alla moda, poteva essere la dissimulazione di un urgente rovello; gli sdegni di lei contro lui non erano forse, come egli aveva sempre creduto, modi di civetteria sagace, ma più tosto non rattenuti impeti di sfogo sincero; e quelle carezzevoli occhiate, quelle occhiate lunghe e sentimentali, potevano non essere tardi e magri compensi alle fatiche della sua servitù, ma, tutt'al più, segni di compassione per lui in una confessione oramai manifesta: «Il cuore l'ho, oh se l'ho!; ma non per voi, povero conte!» Le due facce della medaglia di Federico De Roberto (1888): «Non v'ha di peggio che trovarsi dinanzi all'assurdo e sentire nello stesso tempo la necessità imperiosa di trovargli una spiegazione. Quando mancano le induzioni ragionevoli, le più pazze ipotesi si presentano allo spirito. Dire tutte quelle che io formulavo e che dopo un attimo respingevo, non è assolutamente possibile. Ma quell'ansioso farneticamento, quell'assiduo lavorio dell'imaginazione, se non mi avanzava di un passo nella scoperta della verità, riusciva però ad offuscare la figura della persona amata, gettava il dubbio su di lei, menomava, contaminava l'idolo che io me ne ero formato! |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per assiduo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: assidua, assidue, assidui. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: asso. |
Parole contenute in "assiduo" |
duo, assi. Contenute all'inverso: udì, issa. |
Lucchetti |
Usando "assiduo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arassi * = arduo. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "assiduo" si può ottenere dalle seguenti coppie: assira/arduo. |
Usando "assiduo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: resa * = residuo. |
Lucchetti Alterni |
Usando "assiduo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arduo * = arassi. |
Sciarade e composizione |
"assiduo" è formata da: assi+duo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Assiduo, Continuo, Continuato, Incessante - Assiduo dicesi di persona, continuo, di cosa: essere assiduo allo studio è bene; ma l'applicazione continua nuoce, perchè stanca l'intelletto. Incessante è veramente ciò che non ha termine, nè sosta: continuo indica eziandio un tempo discreto; incessante, quando non voglia dire infinito, interminabile, che sarebbe troppo, indica tempo più lungo: continuare si può anche rallentando; incessante pare voler significare che in nulla cessa, nè il moto, nè il grado suo, nè la forza. Continuato, che dura un tempo assai considerevole: continuo può essere, ed anzi è ciò che non prova interruzioni; continuato ha le interruzioni, che la fiacchezza dell'uomo richiede: lavoro continuato, quello che non ha da cessare sì tosto; che finita una parte, un'altra subito ve n'ha cui por mano. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Assiduo - [T.] Avv. Per Assiduamente. T. Domm. Gov. fam. 142. Tutti quegli (che) usano assiduo con tristi, diventano tristi. E in Plaut. Non è della ling. parl.; ma e nel verso, e anco in certi stili di prosa, può cadere: Assiduo piangono; Ella stava assiduo meditando. |
Assiduo - [T.] Agg. Che è fermo o frequente in un luogo o presso una pers., o Che attende con cura costante a una cosa. Da Sedeo. Onde, nel senso più prossimo alla radice, [M.F.] Stat. Calim. 36. Chiamino i Consoli sei degli assidui mercatanti di Calimala;… i quali sieno arbitri. T. In questo senso Essere assiduo in un luogo: Assiduo in città (Plin.), intenderebbesi della sempl. presenza continuata o frequente, senza l'idea d'attenzione o di cura. Ma più d'ordinario gli ha quest'altro senso.
T. Assidua è più propriam. la pers.; ma anco la cosa in quanto concerne la pers. Dare opera assidua a una cosa, Pl. T. Della pers. si dirà: Darsi assiduo a…; e tanto nel senso originario quanto nei meno immediati usasi assol.: C'è assiduo, È assiduo, sottint. il resto. 2. Segnatam. di cure materiali. Della persona. Agn. Pand. 73. (C) Quelle chiavi… consegnasse a uno de' più assidui di casa e de' più fidati. Bern. Orl. 1. 12. 82. Cameriere… Assiduo, diligente, accorto. T. Padrone assiduo. Cic. Essend'egli assiduo ne' suoi poderi. = Agn. Pand. 54. (Man.) Che gli uomini occupati in cose maggiori e migliori, si debbano mostrar tanto assidui in queste minori cose di casa. T. Assiduo alla custodia, all'amministrazione, all'incremento delle proprie e delle altrui cose. T. Assiduo al lavoro, nel lavoro, nell'opera. – Assiduo alla guerra, Prop. – Liv. I Veienti, nemici anzi assidui che gravi. T. D'altro che di pers. Fatica assidua e quotidiana, Cic. – Uso, Svet. = Rucell. Lett. 64. (Man.) Se la numerosa famiglia ch'io mi ritrovo, non mi obbligasse ad un'assidua assistenza delle cose mie. T. Assiduo servigio, milizia. T. Assidua guerra, Cic. – Cacciagione, Virg. Cr. 5. 20. 5. (Man.) Rallegrarsi (il pero) d'assiduo cavamento, e d'esser abbondevolmente letaminato. T. Assidua vangatura. Virg. con bello ardimento: Assiduis terram insectabere rastris. E potrebbesi, segnatam. nel verso: Vanga assidua; Assiduo telajo; Assiduo rumore delle seghe. 3. Di relazioni civ. e soc. T. Assiduo magistrato. Essendo io pretore, fu assiduo meco. = Guicc. Stor. 16. 804. (Man.) Essendo Giulio di natura grave, diligente, assiduo alle faccende… moderava molti disordini. T. Assiduo avvocato, cliente. T. Assiduo all'adempimento de' suoi doveri, al dovere. T. Di bestie. Assidue all'amore, Varr. T. Assidue frodi. – Assiduo alle visite, a' pranzi. – Assiduo parassito. Per cel. Assiduo a mangiare (anche del suo). – Assiduo a' crocchi, Cortigiano. – Assidue visite, Cerimonie; Adulazioni, Tac. T. Cic. Chieditore non molesto per vero, ma assiduo. Anco in mal senso può reggere; giacchè ha con Assediare la medesima origine. Assiduo supplicante. = Car. En. 4. 690. (Man.) Così da preci e da querele assidue Battuto duolsi (Assiduis vocibus tunditur). T. Segner. Crist. Instr. 1. 405. Mi farò sordo alle vostre preghiere, anche assidue. 4. Di sentim. mor. Segner. Miser. 197. (Man.) Passavano i loro giorni in assidui pianti. T. Assiduo dolore, cura, timore, molestia, Cic. – Queste sono le Furie, ai tristi assidue e famigliari, Cic. 5. Di cose intell. Vas. Op. Vit. 2. 107. (Man.) Malinconico, solitario e troppo assiduo negli studi dell'arte e al lavorare. Segn. Lett. magn. 122. Il S. Filicaja è assiduo; e il Segni non monda nespole. Guicc. Stor. 15. 721. Tra' senatori erano varietà grandi di pareri, e assidue disputazioni. T. Maestri assidui che battono alla medesima ancudine giorno e notte, Cic. T. Scolaro, Studente, Uditore assiduo. – Svet. Assiduo intorno alle scuole. [Cam.] Cell. Art. Dis. 241. Dipoi che tu arai fatto quel diligente et assiduo studio in quella sottossatura, al detto teschio ti metterai intorno. T. Dello Studio. Sen. T. Applicazione assidua, lettura. T. Assiduo lettore. – Gioven. Assiduo ruptae lectore columnae. – Parlatore. T. Assiduo scrivere, Cic. T. Assiduo uso di certe parole, Cic. 6. Di cose corp. Fir. Dial. bell. donn. 370. (Man.) L'assiduo muovere delle quali (palpebre), abbassandosi e inalzandosi con un'incredibile celerità, non solo non impedisce la visiva virtù, ma la conforta e le dà riposo. (Uso forse non pr.) Di stagione, e nel bene e nel male. T. Virg. Hic ver assiduum. Così Assiduo gelo, calore. Un poeta vivente: Il sol… con le vampe assidue L'immobil aura incende. – Assidui flutti. – Virg. Rauca assiduo longe sale saxa sonabant. T. Me la mia povertà componga in vita tranquilla, purchè brilli d'assidua fiamma il mio focolare, Tib. T. Febbretta assidua, Planc. a Cic. |
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Lista Aggettivi: assicuratore, assiderato « assiduo » assiepato, assillante |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): graduò, graduo, eduo, ceduo, deciduo, triduo, residuo « assiduo (oudissa) » individuo, individuò, arduo, adeguo, adeguò, prosieguo, dileguo |
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