Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Guarda che nella riunione di ieri quella tua specie di arringa finale non mi è piaciuta affatto, e credo anche che sia stata controproducente.
- Se hai difficoltà con questa arringa, posso provarci io.
- L'arringa finale del suo avvocato è stata la sua salvezza: l'hanno assolto.
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Citazioni da opere letterarie |
Gomorra di Roberto Saviano (2006): Avevo sentito parlare di un amico di gioventù di don Peppino, Cipriano, che aveva scritto un'arringa da leggere al funerale, un'invettiva ispirata a un discorso di don Peppino, ma non aveva avuto neanche la forza di muoversi quella mattina. Era andato via dal paese molti anni prima, viveva nei dintorni di Roma, aveva deciso di non mettere più piede in Campania. Mi avevano detto che il dolore per la morte di don Peppino l'aveva cucito a letto per mesi. Quando chiedevo di lui a una sua zia, lei rispondeva sistematicamente e con lo stesso tono funereo: «S'è chiuso. Ormai Cipriano s'è chiuso!».
Malombra di Antonio Fogazzaro (1881): Il calore di quest'arringa non era punto simulato. La contessa Fosca, dopo aver condotto suo cugino al punto che voleva lei, si reputava offesa di sentirselo a dire. E c'entrava forse nel suo dispetto quest'altra piccola delusione, che il conte non avesse detto addirittura, com'ella sperava: Marina è mia erede.
Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): E, tornato a sedersi, riprendeva la relazione daccapo, minuziosamente, referendo le testimonianze a una a una, e l'arringa del Procuratore del Re, e le arringhe degli avvocati.... |
Uso in vari contesti |
- Nel 1753, nel Dizionario universale delle arti e delle scienze, curato da Giuseppe Maria Secondo, è riportato: "La moderna arringa sembra essere stata ignota agli antichi".
- Il 17 ottobre del 2013, il Messaggero, in un articolo sull'ex vicepresidente della Provincia di Pesaro, sotto accusa per un appalto affidato al fratello, scrive: "L’udienza è stata aggiornata a fine ottobre subito dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Roberto Brunelli".
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per arringa |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: arringo. Con il cambio di doppia si ha: accinga, attinga. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: aringa. Altri scarti con resto non consecutivo: arra, aria, riga. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: arringai. |
Parole con "arringa" |
Iniziano con "arringa": arringai, arringano, arringare, arringata, arringate, arringati, arringato, arringava, arringavi, arringavo, arringammo, arringando, arringante, arringanti, arringasse, arringassi, arringaste, arringasti, arringarono, arringavamo, arringavano, arringavate, arringassero, arringassimo. |
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Parole contenute in "arringa" |
arri, ring. |
Incastri |
Si può ottenere da ara e ring (ARringA). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "arringa" si può ottenere dalle seguenti coppie: ara/aringa, arme/meringa, arsi/siringa, arridete/detenga, arriva/vanga. |
Usando "arringa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: star * = stringa; * ahi = arringhi; superstar * = superstringa. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "arringa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: mera * = meringa. |
Lucchetti Alterni |
Usando "arringa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * meringa = arme; * siringa = arsi; stringa * = star; * vanga = arriva; * detenga = arridete; * anoa = arringano; * area = arringare; * atea = arringate; superstringa * = superstar. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Diceria, Arringa, Dicerie - Arringa è discorso pubblico di materia civile. - Diceria, nell'uso presente, è discorso, o pubblico o no, ma lungo, stucchevole e spesso pedantesco. - Dicerie in plurale sono discorsi vani o calunniosi che si fanno tra la gente contro alcuno. - «Non temo le dicerie de' malevoli.» [immagine] |
Concizione, Diceria, Arringa, Orazione, Discorso, Ragionamento - La Concione è d'argomento civile e si fa al popolo adunato in pubblico luogo: e si fa, o per muoverlo a fare una cosa, o per distoglierlo dal farla. - La Diceria è pure fatta al pubblico; ma può trattare qualsivoglia argomento. - L'Arringa si fa nelle assemblee da coloro che ne fanno parte, col fine di persuadere i compagni, o pro o contro una proposta fatta. Tutte e tre queste voci sono dello stile sostenuto; e la prima assolutamente storica. La seconda e la terza nell'uso comune si usano, ma scherzevolmente. - Orazione è discorso grave, fatto con apparato d'eloquenza, in occasioni solenni, o per difesa della innocenza, ecc. - In generale sotto questa voce si comprende nell'uso anche l'Arringa. - Il Discorso è generico, e nell'uso è comprensivo delle prime tre voci aliene dall'uso comune. - Il Ragionamento è un poco più solenne del Discorso, e si fa col proposito di persuadere gli ascoltatori per via di raziocinio. Discorso e Ragionamento possono non esser detti al cospetto del pubblico, ma solo fatti pubblici per istampa. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Arringa - E' antichissimo l'uso delle arringhe militari; e dalle allocuzioni rappresentate sulle medaglie si vede ch'esistè per gran tempo fra i Romani. Saint Foix dice che in passato, all'ingresso dei re in una città, una donzella gli arringava, presentando ad essi le chiavi. Ella precedeva camminando i gonfalonieri (maires) e gli scabini, vestita a bianco, co' capelli disciolti e incoronata di fiori. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Arringa - L'uso delle Arringhe era frequentissimo presso gli Antichi, soprattutto tra' Popoli repubblicani come i Greci e i Romani. Negli affari civili il Popolo si adunava in una gran piazza, e là gli Oratori elevati sopra una specie di Tribuna facevano pompa di tutta l'arte dell'eloquenza per far entrare i Cittadini nelle loro vedute. A Roma il luogo più comune, ove si arringava il Popolo, si chiamava i Rostri; nome preso da una parola Latina, che significa sproni di nave, perchè questo luogo era adorno di sproni tolti ai nemici. Era un costume generale presso tutti i Popoli, che il Re alla testa della sua Armata, o un Generale arringasse i suoi soldati avanti di condurli alla battaglia. È d'uopo osservare che gli Antichi stavano sempre in piedi allorchè parlavano in pubblico, e non solo gli Oratori nelle grandi Assemblee, i Generali ed i Principi davanti alle loro Armate, ma ancora i Re ne' loro Consiglj, e i Giudici quando davano i loro pareri nei luoghi, ove risedevano i diversi Tribunali (V. Allocutio). |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Arringa - e † ARINGA. [T.] S. f. Discorso per lo più pubblico e di qualche importanza, tenuto dinanzi a moltitudini, o a uomini in autorità. L'ant. Longob. Ring, Campo militare: perchè le prime arringhe erano a militi o a principi armati; e perchè il discorso è una specie di campo che si percorre o di lizza. Ott. Com. Purg. 1. 6. (C) Similmente usavano gli autori nelle sue arringhe, e li predicatori nelle loro predicazioni. Rettor. Tull. Se alcuno fa e compone sua aringa per lodare, ovvero vituperare. E altrove: Incominciare nostra aringa con infignimento di parole. [Cam.] Magal. Lett. Scientif. 142. In arringa fatta al Parlamento dal Re Carlo I d'Inghilterra.
T. Arringa torense.
2. Per cel. o iron. Anche Discorso privato e non solenne e di cosa leggera. T. Ha fatto la sua arringa il maestro di Rettorica agli scolari, l'Accademico ai colleghi chiarissimi.
3. † Arringa per Arringhiera o Ringhiera legge la Cr. in G. V. 9. 135. 2. |
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