Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Gli aghi, che usate per le vostre terapie, sono davvero indolori?
- Scivolando lungo il sentiero mi sono conficcato aghi di pino nelle gambe.
- Gli aghi caduti dai pini hanno occluso le caditoie stradali.
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Citazioni da opere letterarie |
Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): Frate Zironi zappava nel suo piccolo orto. Una pioggia violenta aveva nella notte devastato ogni cosa; gli steli delle cipolline spezzati come aghi di vetro ficcavano le punte nella terra fangosa; le foglie colme di acqua delle lattughe divelte parevano barche naufragate; ma tutto scintillava ai raggi caldi del sole e giù nel bosco gli usignoli cantavano con gorgheggi così fluidi che al fraticello pareva bastasse varcare la muriccia per trovarsi in un giardino di rose e di ciliegi fioriti, con tante fontane in mezzo agli asfodeli.
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Un bocciuolo di rosa era passato nella cintura del suo vestito di seta nera, un bocciuolo rosso rosso, già quasi schiuso, simile alla bellezzina ancora incompleta, ma già prepotente, di Eva. Ella canticchiava, mettendo degli aghi da una cartina, nell'agoraio di argento di Giulia Capece, a cui mancava sempre tutto per cucire, quando Tecla Brancaccio entrò, la prima, col suo fermo passo virile, portando anche quel giorno la sua giacchetta da uomo, il goletto bianco, alto e chiuso, la cravatta maschile e lo spillo a ferro di cavallo.
Sul mare delle perle di Emilio Salgari (1903): Hanno la forma dei nostri poponi o meglio di certe zucche, perché sono un po' allungati e coperti di spine lunghe parecchi pollici, aguzze come aghi e dure quanto il ferro. Per aprirle ci vuole molta pazienza e anche un buon coltello ovvero una scure, giacché le loro spine producono delle ferite pericolose. Nell'interno contengono una polpa bianca, divisa in varii scompartimenti, che manda un insopportabile odore d'aglio marcio, sebbene abbia un gusto squisitissimo e si fonda in bocca come la crema o meglio come un gelato. |
Proverbi |
- Regalare aghi o coltelli porteranno litigi.
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per aghi |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aggi, aghà, agii, agli, agri. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: ahi, agi. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: laghi, maghi, paghi, vaghi. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si ottengono: ghia, ghie. |
Parole con "aghi" |
Iniziano con "aghi": aghini, aghino, aghiforme, aghiformi, aghifoglia, aghifoglie. |
Finiscono con "aghi": laghi, maghi, paghi, vaghi, draghi, piaghi, spaghi, svaghi, traghi, allaghi, appaghi, dilaghi, divaghi, indaghi, nuraghi, paraghi, pelaghi, ripaghi, saraghi, imbraghi, presaghi, propaghi, zigzaghi, emitraghi, girovaghi, lucivaghi, naufraghi, neotraghi, ondivaghi, strapaghi, ... |
Contengono "aghi": paghino, vaghino, draghino, laghista, laghiste, laghisti, paghiamo, paghiate, piaghina, piaghine, piaghino, vaghiamo, vaghiate, allaghino, appaghino, dilaghino, divaghino, draghiamo, draghiate, draghista, draghisti, indaghino, invaghita, invaghite, invaghiti, invaghito, piaghiamo, piaghiate, ripaghino, allaghiamo, ... |
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Incastri |
Inserito nella parola paté dà PaghiATE; in pina dà PIaghiNA; in pino dà PIaghiNO; in vate dà VaghiATE. |
Inserendo al suo interno uri si ha AuriGHI; con polo si ha ApoloGHI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "aghi" si può ottenere dalle seguenti coppie: agà/ahi, ago/ohi. |
Usando "aghi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pia * = pighi; ria * = righi; sua * = sughi; bona * = bonghi; bora * = borghi; cara * = carghi; dina * = dinghi; gora * = gorghi; luna * = lunghi; pura * = purghi; rana * = ranghi; spia * = spighi; tara * = targhi; vera * = verghi; allea * = alleghi; arena * = arenghi; alluna * = allunghi; balena * = balenghi; marena * = marenghi; casalina * = casalinghi; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "aghi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fugga * = fughi; legga * = leghi; logga * = loghi; segga * = seghi; tragga * = traghi; rilegga * = rileghi. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "aghi" si può ottenere dalle seguenti coppie: tag/hit. |
Usando "aghi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ria = ghiri. |
Lucchetti Alterni |
Usando "aghi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: agio * = gioghi; * agnano = ghignano; * agnati = ghignati; * agnato = ghignato. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "aghi" (*) con un'altra parola si può ottenere: * fan = afghani; * nera = angheria; * nere = angherie; pera * = pagherai; pere * = pagherei; vera * = vagherai; vere * = vagherei; colgo * = colagoghi; spera * = spagheria; tramo * = targhiamo; * giacca = agghiaccia; * giaccia = agghiacciai; spetterà * = spaghetteria; spetterà * = spaghettiera; * giudicate = aggiudichiate; disgregate * = disaggreghiate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Quadrello, Passamano, Ago, Spillo, Aghi, Ferri, Agnino, Aghetto, Spillino, Spilletto, Agone, Spillone, Passacordone - Quadrello, grosso ago a tre canti o anche a quattro, con cui si cuciono sacchi, materassi e altre cose grossolane, servendosi di grosso filo o di spago. L'aghetto è punta fatta d'una lastrina d'ottone o d'altro metallo adattata a capo di un cordoncino o d'altra cordella per farla passare facilmente negli occhielli e allacciare le scarpe, il busto o altra parte del vestimento.
«Il passamano è veramente l'aghetto insieme ed il nastro che s'infila: e nel passamano, il cordoncino è largo e schiacciatino, a forma appunto di nastro. Il passamano può essere d'oro, e d'oro può essere anche l'aghetto. I passamani che si usavano una volta alla maniche de' vestiti da donna, non si direbbero aghetti». Tommaseo.
Col passacordone, ch'è un ago grosso senza punta, perchè e non fori e non istracci, si fanno passare fettucce e nastri in una specie di baste o larghi orli fatti alle vesti, con cui si stringono alla vita. L'ago è quello da cucire più o meno sottile che sia; lo spillo ha da una parte una punta quasi tanto acuta quanto quella dell'ago, e dall'altra una testolina, e serve ordinariamente, come da ognuno si sa, ad appuntare e fermare pezzuola o nastro o altro sul corpo, che altrimente svolazzerebbe via, e anco ad altri usi; se è più lungo e più grosso dei soliti, se è d'argento o d'oro o d'altro metallo, o se almeno ha la testa molto più grossa proporzionatamente, allora dicesi spillone e serve in molti paesi, nel Vercellese e nella Lombardia, per esempio, a fermare i capelli delle contadine ed a vago e ricco ornamento nel tempo medesimo. Aghi si dicono ma impropriamente in alcuni luoghi i ferri da calzetta. Ago calamitato quello della bussola, e ago, così Grassi, il ferro della stadera che quando è in bilico mostra l'equilibrio. Da ago, agoraio, che è lo stuccio o bocciuolo dove si tengono gli aghi, e agugliata, che è quel tanto di refe o di seta che volta per volta s'infila nella cruna dell'ago per cucire. Agone, ago grosso. Ho udito a Genova ed altrove chiamare agone un pesce sottile e lungo sul fare delle anguille, il cui muso finisce in un lungo becco acuto e forte. Spilletto e spillino, diminutivi di spillo; e aghetto e aghino diminutivi di ago; fra di essi poi non farei differenza, perchè in cose di simil fatta non vedo luogo a vezzeggiativi. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Aghi, o spilloni - Gli antichi si servivano della stessa parola Acus per esprimere gli uni, e gli altri. Quelli di Cipro erano i più stimati. Ve n'erano di diversi metalli, secondo l'uso, a cui erano destinati. Le Dame Romane ne avevano d'oro per attaccare le loro corone le loro fascie, o nastri, e sopra tutto per assetto o acconciamento dei loro capelli. In generale, si dava il nome di acus, ago, a tutti i piccoli istrumenti appuntati, di cui un si serviva per attaccare qualcosa ed anche alle fermezze, o fibbie, a motivo delle lor punte; ma questa parola si prendeva sempre più giustamente per degli aghi simili ai nostri, sì per la forma, che per l'uso. |
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