I Viceré di Federico De Roberto (1894): Nel centro del salone, un gran banco per le commissioni; più oltre, tavole per «la stampa;» dirimpetto al pulpito sindacale la tribuna pubblica. «Un Parlamento in miniatura!» dicevano quelli che erano stati a Roma; e le adunanze del consiglio, sotto la presidenza di Consalvo, prendevano ora un vero carattere parlamentare.
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): Rivide nel bagliore di un lampo infiniti luoghi della città congiunti a memorie indelebili, dal cortile di casa Scremin dove fanciulletto aveva giuocato col figlio dell'autentico Giacomo, al caffè dov'era condotto, le domeniche di quel tempo antico, a prendere il gelato, ai passeggi suburbani che don Paolo prediligeva, alle chiese che frequentavano insieme, al Seminario dove, per desiderio dello stesso don Paolo, aveva più volte, con vere angoscie, subito esami di latino e d'italiano, alle stanze dei giorni più felici, dei più dolorosi e dei più aridi, agli uffici del Municipio, alla sala delle adunanze consiliari, a villa Diedo.
Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Da qualunque parte mi volti non sono un profano ma neppure un iniziato. Non ho il mio seggio riconosciuto nelle adunanze dei dotti e non porto cartelli in fronte. Sono uno spostato che può stare in qualunque posto finché non lo mandan via. |