Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Ho lasciato l'ultimo acino per te così potrai assaggiare e apprezzare quest'uva.
- Quell'anno, nel mese di settembre, l'acino non era ancora maturo.
- Umberto ha mangiato tutta l'uva sino all'ultimo acino.
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Citazioni da opere letterarie |
Canne al vento di Grazia Deledda (1913): S'alzò dunque e salì nella sua camera, la stessa ove un tempo dormiva con Lia: lo stesso letto di ferro arrugginito a foglie d'oro stinte, a grappoli d'uva di cui solo qualche acino conservava come nei grappoli veri acerbi un po' di rosso e di violetto: le stesse pareti imbiancate con la calce, i quadretti con cornici nere, con antiche stampe di cui nessuno in casa conosceva il valore: lo stesso armadio tarlato, sopra la cui cornice arance e limoni in fila luccicavano al tramonto come pomi d'oro.
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Ogni mattina lo stesso. Dopo colazione si chiudeva nel bagno e spingeva, spingeva, per svuotarsi di tutta la pipì. Rimaneva sul water a contrarre gli addominali finché dallo sforzo non le prendeva una fitta alla testa e le sembrava che gli occhi le sgusciassero dalle orbite, come la polpa dell'uva fragola se schiacci l'acino.
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Ai piedi del palazzo c'è “Acino de fuoco”, la famosa cantina col grottone, circondata da piante in botti verdi. Un'edera è arrivata al secondo piano, ruscella dai balconi, s'è artigliata alle gronde. Quando s'affaccia la contempla con gusto: le piacerebbe crescesse tanto vertiginosamente da giungere a infrascarle le inferriate, strariparle in casa. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per acino |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: acido, acini, amino, arino, asino. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: aio. |
Scavalco |
Spostando la prima lettera al posto dell'ultima si ha: cina. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: bacino, macino. |
Parole con "acino" |
Iniziano con "acino": acinosa, acinose, acinosi, acinoso. |
Finiscono con "acino": bacino, macino, macinò, anacino, abbacino, abbacinò, capacino, comacino, ribacino, saracino, tilacino, combacino. |
Contengono "acino": facinorosa, facinorose, facinorosi, facinoroso, facinorosità, facinorosamente. |
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Parole contenute in "acino" |
cin. |
Incastri |
Inserendo al suo interno cent si ha ACcentINO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "acino" si può ottenere dalle seguenti coppie: acca/caino, acide/ideino, acidi/dino, acido/dono, acidosi/dosino. |
Usando "acino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: giaci * = gino; piaci * = pino; * nodi = acidi; * nodo = acido; spiaci * = spino; tenaci * = tenno; toraci * = torno; trac * = trino; baciaci * = bacino; celiaci * = celino; fidiaci * = fidino; mia * = micino; ria * = ricino; storaci * = storno; una * = uncino; via * = vicino; * nodosi = acidosi; * noduli = aciduli; * nodulo = acidulo; buca * = buccino; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "acino" si può ottenere dalle seguenti coppie: acro/orino. |
Usando "acino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * onda = acida; * onde = acide; arca * = arino; corica * = corno; daca * = daino; duca * = duino; magica * = magno; orca * = orino; osca * = osino; stoica * = stono; torica * = torno; troica * = trono; urca * = urino; agogica * = agogno; arcaica * = arcano; bacca * = bacino; barca * = barino; basca * = basino; calca * = calino; casca * = casino; ... |
Cerniere |
Usando "acino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * fobia = cinofobi; * cefalea = cinocefale. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "acino" si può ottenere dalle seguenti coppie: acidi/nodi, acido/nodo, acidosi/nodosi, acidulare/nodulare, aciduli/noduli, acidulino/nodulino, acidulo/nodulo. |
Usando "acino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * caino = acca; trino * = trac; * ideino = acide; * dono = acido; ace * = cecino; acide * = ideino; tenno * = tenaci; torno * = toraci; storno * = storaci; * acefala = cinocefala; * acefale = cinocefale; * acefali = cinocefali; * acefalo = cinocefalo. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "acino" (*) con un'altra parola si può ottenere: ph * = pachino; * ada = acadiano; * uro = acuirono; * uva = acuivano; mat * = macinato; tsh * = taschino; * cari = acciarino; bona * = baconiano; clan * = calcinano; pica * = piacciano; trim * = tracimino; * casca = accasciano; * cacca = acciaccano; * conca = acconciano; * coppa = accoppiano; * sughi = asciughino; bisca * = biascicano; clava * = calciavano; lizza * = laicizzano; ricca * = ricacciano; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Acino - S. m. (Bot.) [D.Pont.] Acinum, Acinus. Sorta di pericarpio o frutto di buccia tesa, sottile, coriacea, e di carne stemperata, molto abbondante di sugo, dentro a cui nuotano i semi apparentemente liberi, cioè non attaccati a placenta di sorta; nel che starebbe secondo alcuni la principal differenza che passa fra l'acino e la bacca. Ne forniscono esempi i frutti della vite, dell'uva crespa, ecc.
2. Detto del granello dell'uva. Cresc. Agric. volg. 174. (C) Da apparecchiare e acconciar son le tina in que' luoghi, dove usanza è di bollire il vino co' suoi raspi e acini. E 175. Altri le provan così (l'uve): d'uno spesso grappolo ne traggono un acino. Pallad. Agric. volg. 87. Nel terreno freddo… poni quelle (viti)… che intra le caligini e nebbie fioriscono più sicure, e con duri acini. Soder. Coltiv. 77. Farai pigiare co' piedi benissimo tutti quelli raspi che vi restano, acini e fiocini. E 109. I vinacciuoli netti e vagliati dagli acini… Anguill. Ovid. Metam. 3. 190. Com'uva che l'acino ha già grosso.
[Camp.] Bib. Volg. Levit. 19. E della vigna non ricoglierà i grappoli, nè gli acini che cadranno, acciò che poveri e pellegrini ne possano trovare.
3. Trasl. Collaz. SS. PP. volg. 26. (C) L'uva loro è uva di fiele, ed acino d'amarore in esse.
4. Detto dei frutti di altre piante. Ricett. Fior. 52. (C) Il ribes è una pianta che… produce gli acini di sapore acido. Dat. Vit. Pitt. 137. Disse (Dario), nel mangiare una melagrana, che piuttosto avrebbe voluto avere tanti Megabizzi, quanti acini in essa erano contenuti, che soggetta tutta la Grecia.
5. Il seme dell'uva stessa, detto comunemente Vinacciuolo. Med. Lor. Comm. 4. 145. (C) E chi crederebbe che d'un piccolo acino d'uva… si generasse la vite con tante degne qualità? Vallisn. Op. 3. 368. Acino… vien inteso per quel seme legnoso che sta dentro le grana dell'uva. Manett. Mem. Frum. 221. Gli acini delle uve, da noi volgarmente detti vinaccioli.
6. Acino. (Bot.) [D.Pont.] Nome volgare d'una specie di Timo; Thymus Acynos, L. |
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847 |
Acino - s. m. È detto così dagli armieri quel soprappiù, che si richiede al piccol forame di un fucile o pistola divenuto largo pel soverchio tirare. Quindi dovendosi ridurre più stretto il buco, dicesi farvi l'acino nuovo. Bal. [immagine] |
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