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Informazioni utili online sulla parola italiana «presto», il significato, curiosità, forma del verbo «prestare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Presto

Forma verbale

Presto è una forma del verbo prestare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di prestare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola presto è formata da sei lettere, due vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: prè-sto. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: prestò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con presto e canzoni con presto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Molto presto anche i più ottimisti si renderanno conto che l'umanità non ha futuro.
  • Se mi alzo presto, rimango nervoso tutto quanto il giorno.
  • Preferisco alzarmi la mattina presto e sfruttare al meglio l'energia nelle prime ore della giornata.
Citazioni da opere letterarie
Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): La compra della «tanca» poi allegrò assai don Salvatore. Ah! i Massari divenivano più miserabili di giorno in giorno, e già don Salvatore sognava di vederseli innanzi chiedendogli l'elemosina. Ah, quel dì, quel dì! Come li disprezzava ora! Fra poco non avrebbero più un pezzo di terra al sole, una lira da spedire ai figli che studiavano a Cagliari, che pretendevano diventar avvocati, — poveroni e vigliacchi! — e per cui vendevano a vil prezzo gli ultimi avanzi del loro antico patrimonio! Ma le avrebbero ben presto spese le sei mila lire di Ferragna, e allora?...

La Storia di Elsa Morante (1974): A questo punto, l'animaluccio, che pareva muto, fece udire una voce, una sorta di grugnito impercettibile. E allora Useppe, girandosi a riguardare indietro, diede uno strattone al Professore, e puntò i piedi sul gradino. Ma il Professore, con uno sforzo minimo, lo ebbe presto risospinto su nell'interno, chiudendo alle loro spalle la porta-finestra.

Carthago di Franco Forte (2009): «Sono pronto» disse finalmente, quando ebbe infilato i sandali e stretto la cintura attorno alla vita. Si sentiva strano, con i genitali liberi sotto la corta tunica, ma sapeva che si sarebbe abituato presto. Se la maggior parte dei ragazzini della sua età andava in giro abbigliata in quel modo, non vedeva perché non potesse farlo anche lui.
Scioglilingua
  • Pensa a chi ti pensa, non pensare a chi non ti pensa, perché se pensi a chi non ti pensa, chi ti pensa smetterà presto di pensarti.
Proverbi
  • Dicono che è mercante anche chi perde, ma questo presto si ridurrà al verde.
  • Chi a credenza molte merci spaccia, un presto fallimento si procaccia.
  • Chi presto parla, poco sa.
  • La mala erba cresce presto.
  • Vai a letto presto, svegliati di buon mattino e desterai l'invidia del vicino.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per presto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: presso, presta, presti, pretto.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cresta, creste, oreste.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: resto, pesto, preso. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: pet.
Altri scarti con resto non consecutivo: peso, peto, reso.
Parole con "presto"
Finiscono con "presto": appresto, apprestò, impresto, imprestò, ripresto.
Parole contenute in "presto"
est, sto, resto.
Incastri
Si può ottenere da pro e est (PRestO).
Inserendo al suo interno agi si ha PRESagiTO; con enti si ha PRESentiTO; con sosta si ha PRESsostaTO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "presto" si può ottenere dalle seguenti coppie: prede/desto, predisse/dissesto, preme/mesto, premi/misto, premo/mosto, preparate/paratesto, prese/sesto, preso/sosto, prete/testo, previ/visto, presagi/agito, presagita/agitato, presi/ito, pressatura/saturato, pressella/sellato, pressi/sito.
Usando "presto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: capre * = casto; copre * = costo; lepre * = lesto; * stoma = prema; * stomi = premi; * stomia = premia; * tosa = pressa; * tosi = pressi; * toso = presso; * stozzi = prezzi; * stozzo = prezzo; scopre * = scosto; * tosai = pressai; * tosano = pressano; * tosare = pressare; * tosata = pressata; * tosate = pressate; * tosati = pressati; * tosato = pressato; * tosava = pressava; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "presto" si può ottenere dalle seguenti coppie: preside/edito.
Usando "presto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottano = prestano; * ottava = prestava; * ottavi = prestavi; * ottavo = prestavo; * ottante = prestante.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "presto" si può ottenere dalle seguenti coppie: lepre/stole, riapre/storia, ricopre/storico.
Usando "presto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stole * = lepre; * lepre = stole; storia * = riapre; * riapre = storia; storico * = ricopre; * ricopre = storico.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "presto" si può ottenere dalle seguenti coppie: prema/stoma, premi/stomi, premia/stomia, prezzante/stozzante, prezzanti/stozzanti, prezzare/stozzare, prezzata/stozzata, prezzate/stozzate, prezzati/stozzati, prezzato/stozzato, prezzatrice/stozzatrice, prezzatrici/stozzatrici, prezzatura/stozzatura, prezzature/stozzature, prezzi/stozzi, prezzo/stozzo, pressa/tosa, pressai/tosai, pressammo/tosammo, pressando/tosando, pressano/tosano...
Usando "presto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: casto * = capre; * misto = premi; * mosto = premo; * visto = previ; prese * = sesto; preso * = sosto; * sito = pressi; scosto * = scopre; * agito = presagi; * aio = prestai; prestarla * = tarlato; * ateo = prestate; * avio = prestavi; * agitato = presagita; * sellato = pressella; * tarlato = prestarla; * astio = prestasti; * saturato = pressatura.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "presto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * poi = preposito; iman * = imprestano; * sili = presistoli; * sari = pressatori; * arno = prestarono; * atre = prestatore; * atri = prestatori; rita * = riprestato; * avvia = preavvisato; * esiti = preesistito; * entasi = presentatosi.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Lesto, Destro, Presto, Pronto, Leggiero, Agile - Lesto, chi non mette tempo in mezzo fra il concepire e l'eseguire; lesto di mano, di lingua. - Destro, chi sa dare la botta e schermirsi colla parata, profittare delle circostanze; chi sa maneggiarsi e maneggiare. - Presto, chi fa cose in poco tempo: la prestezza però si misura in relazione della difficoltà e importanza del lavoro. - Pronto, chi è preparato, chi non aspetta che un cenno o l'opportunità: chi si tiene in pronto può profittare delle circostanze meglio di chi ha sempre le mani impigliate in qualche pasticcio o imbroglio: il pronto, in altro senso, non dà luogo alla riflessione che è pur troppo necessaria; pronto all'ira, al menare le mani. - Leggiero, chi non ha troppa carne indosso, ed ha elastici i nervi; onde Leggiero alla corsa, al ballo; Leggiero come una piuma. - Agile, chi mette o studia di mettere a profitto la leggerezza propria. Gli esercizii ginnastici rendono agile anche chi di natura è pesante, forse anche perchè il moto gli consuma dell'adipe e lo fa diventar più leggiero: agile, chi si muove facile, e chi è facilmente mosso; Agile, da Agevole. La lestezza è proprio nel movimento; l'agilità, nella durata o complicazione de' moti; la destrezza nella precisione di essi: i pagliacci e i saltimbanchi hanno da essere non solo lesti, ma agili e destri; lesti a muoversi, agili nel fare capitomboli, destri onde non abbiamo a rompersi il collo. (Zecchini). [immagine]
Presto, Per tempo, Per tempissimo - Presto accenna prontezza nell'operare. - « Fa presto, ho fretta. » - Indica anche Nelle prime ore della mattina. - « Mi alzo presto. » - In questo caso si dice anche Per tempo, che accenna a maggior prontezza e anticipazione; e quando si vuol significare che si fa una cosa nelle prime ore della mattina, si dice da alcuni Per tempissimo, che non è secondo grammatica, ma che può ad alcuno sembrare efficace. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Spicciarsi, Sbrigarsi, Far presto - Chi si sbriga tende a levarsi il da fare; chi si spiccia vuol trarsi presto d'imbroglio; chi fa presto certo non fa lentamente; ma il proverbio « fate adagio che ho fretta » è sempre giusto. Chi si sbriga si cava un peso d'addosso: chi si spiccia vuol avere presto le mani nette della cosa; il far presto in queste cose non è il punto essenziale, ma può essere una circostanza; molte volte per isbrigarsi davvero bisogna andare adagio e ponderatamente, e qualche altra volta per troppo spicciarsi si guasta, si fa peggio e si trova in peggiori impicci di prima. [immagine]
Lesto, Destro, Presto, Pronto, Leggero, Agile - Lesto, chi non mette tempo in mezzo fra il concepire e l'eseguire; lesto di mano, di lingua. Destro, chi sa dare la botta e schermirsi colla parata, profittare delle circostanze; chi sa maneggiarsi e maneggiare. Presto, chi fa cosa in poco tempo; la prestezza però si misura in relazione della difficoltà e importanza del lavoro. Pronto, chi è preparato, chi non aspetta che un cenno o l'opportunità: chi si tiene in pronto può profittare delle circostanze meglio di chi ha sempre le mani impigliate in qualche pasticcio o imbroglio: il pronto, in altro senso, non dà luogo alla riflessione che è pur troppo necessaria; pronto all'ira, al menare le mani. Leggero, chi non ha troppa carne indosso, ed ha elastici i nervi; onde leggero alla corsa, al ballo, leggero come una piuma. Agile, chi mette o studia di mettere a profitto la leggerezza propria: gli esercizi ginnastici rendono agile anche chi di natura è pesante, forse anche perchè il moto gli consuma dell'adipe e lo fa diventar più leggero: agile chi si muove facile, e chi è facilmente mosso; agile, da agevole. La lestezza è proprio nel movimento; l'agilità, nella durata o complicazione de' moti: la destrezza nella precisione di essi: i pagliacci e saltimbanchi hanno da essere non solo lesti, ma agili e destri; lesti a muoversi; agili nel fare capitomboli; destri onde non abbiano a rompersi il collo. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Presto - S. m. Prestanza. Ott. Com. Inf. 17. 310. (C) È da sapere, che usura è quello, che si riceve oltre la sorte prestata, e 'l presto sta in quelle cose, che sono in peso, in numero, o in misura. G. V. 8. 112. Fu coronato… e quetato di tutto il presto, che la Chiesa avea fatto al padre. E 9. 321. 1. Dicendo, come la detta moneta valea in presto per la guerra di Sardigna. [Val.] Pucc. Centil. 20. 78. Per aver danari Trattò con tutti que' de' suo' confini, Poi fero i presti più che prima cari.

T. Prov. Tosc. 284. Chi imita la formica la state, non va pel pane in presto il verno. – Trovar danaro a presto.

2. Presto, dicesi anche Il luogo del comune dove si presta. Buon. Fier. 4. 2. 7. (C) Pegni stracchi 'n sul presto, e trombettati. Malm. 3. 3. E talun che si spaccia i milïoni, Manda al presto il tabì pe' panni lani. Cecch. Esalt. Cr. 1. 1. Oggidì la fede È un pegno sopra il qual non presta il presto. Burch. 1. 8. T. Più com. Il monte del presto. – Biancheria messa al presto, o Nel presto.

3. Trasl. Salv. Avvert. 1. 2. 8. (M.) Togliesse in presto i vocaboli. [Val.] Fag. Rim. 2. 308. Almen la lingua sua bisognerebbe Pigliare in presto. T. Tass. Dial. 1. 268. Questo artificio di far cangiar faccia a le cose con la positura di esse, e con collocazione de le circostanze, deve prender in presto l'ambasciatore da l'oratore.
Presto - Agg. Spedito, Che opera con prestezza, Pronto. Sull'agg. Praestus, lat. V. De Vit. – Bocc. Nov. 7. g. 1. (C) Primasso fu un gran valentuomo in grammatica, e fu oltr'ad ogn'altro grande e presto versificatore. Dant. Purg. 6. Quell'anima gentil fu così presta… Di fare al cittadin suo quivi festa. Petr. Son. 115. part. I. L'anima, al dipartir presta, raffrena. [Laz] E 116 ivi. E mi conforta (Amore), e dice che non fue Mai, com'or, presto a quel ch'i' bramo e spero. [Cont.] Tart. Ques. Inv. I. 5. cit. in PRESTEZZA. Leo. da Vinci, Moto acque, VI. 13. L'acqua che caderà infra ghiara mista con sabbione, ivi farà maggiore e più presta profondità, che ca-dendo in tenera e semplice litta. = Cas. Lett. 6. (C) Ed averne presta confermazione ed esecuzione da S. M. Dant. Inf. 1. (Man.) Ed ecco quasi al cominciar dell'erta Una lonza leggiera e presta molto Che di pel maculato era coperta.

E a modo di Sost. Car. Lett. 1. 162. (Man.) Del presto e dell'adagio mi rimetto a voi.

2. Per Apparecchiato, Acconcio. Bocc. Introd. (C) Dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita. E nov. 4. g. 2. Ancorchè molte volte il dì davanti la morte chiamata avesse…, vedendola presta n'ebbe paura. E nov. 10. g. 8. E per l'avanzo, se più presta via non troverò, impegnerò tutte queste mie cose. Dant. Purg. 26. Lì veggio d'ogni parte farsi presta Ciascun'ombra. E 28. Io venni presta Ad ogni tua question tanto che basti. E Par. 29. Quelli, che vedi qui, furon modesti A riconoscer sè della bontade, Che gli avea fatti a tanto intender presti. Bern. Orl. Inn. 30. 47. Ha la sua parte buona, pronta, e presta. Cas. Lett. 13. Perchè noi dalla parte nostra, saremo sempre pronti, o presti.

3. Per Propizio, Favorevole. Car. En. 2. 633. (M.) In breve spazio Li circondammo, e gli ancidemmo al fine, Tanto nel primo assalto amica e presta Ne fu la sorte.

[T.] Presto, che è dinnanzi in istato di fare ciò ch'egli o altri vuole. Aureo lat. Praesto esse. Praesto; anche Pronto, da Pro emo.

Corp. D'agilità. T. D. 1. 22. Si volse tutto presto, E disse: posa posa. E 30, Ancor che mi sia tolto Lo muover, per le membra che son gravi, Ho io il braccio, a tal mestier, disciolto. (L'altro dannato risponde): Quando tu andavi Al fuoco, non l'avei tu così presto; Ma sì, e più, l'avei quando coniavi (moneta falsa). – Presta di mano, A rubare. [L.B.] Più com. fam. Lesta.

T. Prov. Tosc. 52. Occhio bello, animo fello; occhio presto, alma mesta; occhio ridente, alma mordente.

Fig. [C.C.] Petr. Son. 85. part. II. A quel poco di viver che m'avanza, Ed al morir degni esser tua man presta (Dio).

II. Senso anco intell. T. Pass. 297. Della gloria dell'esser destro, accorto e presto, e simili cose, si legge nel libro de' Maccabei…

III. Mor. [Cors.] D. 2. 18. L'animo che è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile che piace.
Presto - Part. pass. Da PRESTARE, sinc. di Prestato. Bemb. Pros. 1. 1. (M.) Qual civil comodità della vita può essere a colui presta, che sporre non la sa a coloro, da cui esso la dee ricevere?
Presto - Avv. Subito, Tosto, Subitamente, Prestamente. Praesto, lat. aureo in qualche senso che dice prontezza. Bocc. Nov. 5. g. 2. (C) Andreuccio presto, senza alcuna cosa dire nell'albergo, disse. E ivi: Mise uno strido grandissimo, e presto dall'arca si gittò fuori. F. V. 11. 90. Vennono presto a' rimedii. Car. Lett. 1. 162. (Man.) Perchè io giudico che si possa fare anche presto e bene dove corre il furore come nella pittura.

2. Presto, talora vale Di buon'ora, come: S'alza presto. (Man.)

[G.M.] È presto, È ancora presto, È troppo presto. Il contr. di Tardi.

3. Con velocità. Petr. Canz. 5. 2. part. II. (M.) Come a corrier tra via, se 'l cibo manca, Convien per forza rallentar il corso, Scemando la virtù, che 'l fa gir presto.

Prov. Tosc. [G.M.] Presto e male, c'è tempo a rifare.

[G.M.] Far presto, Sbrigarsi, Spicciarsi. Quello che s'ha a fare, facciamolo presto.

[G.M.] E fig. Si fa presto a dire, a criticare, a sentenziare, e sim. Ci vuol poco, È facile. Si fa presto a condannare la gente: ma bisogna pensare alle conseguenze. – Si fa presto a negare certe verità; ma che cosa mettere in luogo di quelle? Salm. 105. v. 14. Cito fecerunt, obliti sunt operum ejus.

4. Per Tra poco, In breve. Vit. S. Domitill. 272. (M.) Plautilla, hai servito a me in terra, e io servirò te in cielo divotamente, imperocchè presto debbi venire al regno celestiale; presto tornerò per te, e mostrerotti la gloria perpetuale del Re sempiterno. Belc. Vit. Colomb. C. 346. Per la qual cosa pareva che il servo di Dio Luca conoscesse che il suo fine sarebbe presto. Dav. Colt. c. 44. Il frutto anch'egli diviene di gentile complessione, e muore presto. E appresso: Egli mette le barbe poco addentro, e vannosene presto a galla tra le due terre.

5. Ben presto, esprime non so che di maggior prestezza, che non fa per avventura il semplice Presto. Salvin. Disc. ac. 3. 68. (Gh.) Questa eloquenzia… ben presto ne' sacri e profani discorsi del nostro degnissimo signor Luogotenente… farà nel teatro del mondo sua gloriosa comparsa.

6. Talora, accompagnato con altri avverbi, ha più forza. Cas. Lett. 6. (M.) Sperando che ella lo rimanderà assai più presto.

7. Presto presto, così replicato ha più forza. Buon. Fier. 5. 1. 2. (M.) cit. in PRESTISSIMO avv. Segner. Pred. 5. 3. Non dubitò di darle a bere di propria mano un veleno terribilissimo, e così di mandarla presto presto all'inferno per gran favore. Sasset. Lett. 57. La quale (cucciniglia) presto presto fu messa da' pazzi uomini in 58 ducati il cantaro.

8. (Mus.) [Ross.] Presto Parola che indica la quinta ed ultima fra le principali graduazioni del Movimento, di quello cioè che di tutti è il più veloce.

9. Più presto. (C) V. PIÙ PRESTO.

[T.] Presto usavano forse gl'It. antichissimi nel senso odierno; e certo è parola più nativa e di più vario uso e efficace che Tosto. L'idea di Stare ch'è nella radice porta quella di Attività; giacchè Stare ai Lat., oltre alla fermezza necessaria al vigore degli atti, valeva lo stare ritto in attitudine più pronta al muoversi e all'operare. Quasi pleonastica la locuz. loro Praesto esse.

T. Altro è Far presto, altro è Fare frettolosamente. Anzi la prestezza fa per ordin. evitare la fretta. Onde: Chi presto s'alza e tempo non aspetta, Non ha bisogno d'operar con fretta. Vang. Come udì, sorge presto e vien da Lui. – Presto andando.

T. Fate presto, diciamo e dell'andare e del venire, e del fare e del dire.

In senso più lato. T. Ha fatto presto a cangiare. – Ha fatto presto a stancarsi, ad annoiarsi.

II. T. Ell., segno di comando: Presto! venite, fate. Vang. Presto, portate fuori il vestito migliore. – Presto presto, aggiunge, ma usasi più com. nel narrare cosa fatta, che nell'imporre cosa da farsi.

Altra ell. T. Prov. Tosc. 290. Sangue presto (cavato prontamente), malattia guarita.

III. Senso di bene. T. Prov. Tosc. 53. Chi dà presto, è come se desse due volte. O: Dà due volte. Cecch. Acquavino, 1. 5. Chi dà presto dà due fiate.

T. Prov. Tosc. 274. Chi fa bene, fa presto. E 276. Presto e bene, non stanno insieme. O: Non si conviene.

IV. Quindi senso non buono. T. Prov. Chi va presto, presto si stanca. Prov. Tosc. 285. Chi presto indenta, presto spaventa (de' bambini che mettono i denti presto). E 349. La mal erba cresce presto.

T. Prov. Tosc. 345. Nuova camminata, è presto affumicata (il bello e il piacevole di certe novità dura poco). – Presto fatto, anco in senso di biasimo, cosa che par facile a farsi bene, e non è. Si dice presto. – È presto detto, o, per ell., Presto detto, per avvertire che la cosa non è così agevole a fare, come a dire, o come pare a taluni. Presto detto: lasciatevi consigliare dalla opinione pubblica. Della opinione pubblica quali le fonti, i documenti, gl'interpreti?

V. Con partic. T. Non posso finire così presto. Per ell. A chi vuol andarsene o finisce cosa prima di quel che vorremmo o che fingasi di volere, interrogando: Così presto?

T. Prov. Tosc. 305. Vien più presto quel che non si spera. E 282. Quanto più presto se n esce, e meglio è. – Al più presto (sottint. Possibile. O in gen. enf. Vang. Quel che fai, fa al più presto (citius). Vale anco Per quanto più presto è dato di fare. Sarò qui tra due giorni al più presto.

T. Ben presto, in bene: Trovò ben presto i quattrini. Ma anco in senso contr., antifr. o iron., Ben presto si rovinò.

T. Più presto, nel senso di Piuttosto, vive in Cors.

VI. Contrapp. a Tardi. T. Presto o tardi. Hor. Serius ocyus sors exitura. Tanto, presto o tardi lo devo sapere. – O presto o tardi, figuro com'è, era da aspettarsi che voltasse faccia.

VII. Dell'ora. T. Torna presto la sera (e innanzi notte, e innanzi che passi molte ore di notte). Prov. Tosc. 285. Chi vuol venir sano e lesto, mangi poco e ceni presto.

T. Aprir la bottega la mattina più presto degli altri. – Chi vuol dormire o poltrire, invitato a levarsi, risponde: È presto. Ma non rispondesi di qualunque cosa da fare o da dire, e anche da mettere o da tacere, se non ne paia venuto il tempo, o si vuol far parere che non paia. Certa gente risponde (prestissima nella inerzia alle scuse): È presto; ma ben presto altri poi gli risponde con iron. di fatto se non di parole: Gli è tardi.

VIII. T. L'ult. es. concerne in gen. l'azione nel tempo. Del tempo più in gen. Pallav. Ben. 3. 2. Un libro che presto darassi in luce.

T. Forma del passato, ma che concerne il fut. Presto lo volevano vedere professore a Pisa (tra poco). E così del presente ma rispetto al futuro. Mi scriva più presto. – Speriamo che presto mi tocchi quella casina sotto terra che si deve avere tutti.
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Parole in ordine alfabetico: prestigiose, prestigiosi, prestigioso, prestino, prestissimo, prestiti, prestito « presto » presule, presuli, presuma, presumano, presume, presumemmo, presumendo
Parole di sei lettere: presso, presta, presti « presto » pretta, prette, pretti
Vocabolario inverso (per trovare le rime): tempesto, impesto, appestò, appesto, restò, resto, agresto « presto (otserp) » ripresto, impresto, imprestò, appresto, apprestò, arresto, arrestò
Indice parole che: iniziano con P, con PR, parole che iniziano con PRE, finiscono con O

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