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Informazioni utili online sulla parola italiana «mare», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Mare

Parole Collegate

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Salute Italia: Come evitare il mal di mare e il mal d'auto
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Foto taggate mare

Agitato

Rapa Nui style

sci d'acqua
Tag correlati: acqua, spiaggia, tramonto, sabbia, barche, onde, barca, scogli, porto, sole, case, alberi, lago, rocce, alba, montagne, molo, schiuma, onda, torre, costa, faro, luci, orizzonte, chiesa, due, isola, paese, pescatore, lampione

Informazioni di base

La parola mare è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (era), un bifronte senza coda (ram). Divisione in sillabe: mà-re. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con mare e canzoni con mare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Se non vuoi andare al mare quest'anno niente vacanze.
  • Associo il mare alle vacanze estive, al dolce far niente.
  • Tra il cielo e il mare, c'è sempre la linea dell'orizzonte.
Citazioni da opere letterarie
Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Cominciò subito a vendere, a vendere, senza misericordia tutto ciò che non era strettamente necessario; placò l'ira del padrone di casa con una prima anticipazione, e rilasciò qualche cambialetta ai bottegai. Ma erano goccie nel mare. Per far fronte al grosso dei debiti e specialmente a quello segreto verso il signor Martini, scrisse a suo cugino delle Cascine Boazze, uomo di gran cuore e ben provveduto, che mise a disposizione del parente un libretto della Banca Popolare.

La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Ci ha pure provato, a fuggire via mare: un pomeriggio ha diretto il Mandrake dritto verso l'orizzonte e ha deciso di andare davvero lontano. È arrivato fino a dove non si vedeva quasi più la terra, fin dove gli consentiva l'ora, che il vento poi verso sera cala e si rischia di dover remare per ore. Lì, se guardi verso occidente vedi il mare tutto coperto di scaglie luminose. Prima di tornare, ha messo la prua al vento ed è restato per un po' alla deriva, nel silenzio dello sciabordio lungo lo scafo, finché la paura del mare, della lontananza e di restare senza vento, non l'hanno spinto a venire via…

Lontano di Luigi Pirandello (1902): Appena si fu allontanato dal porto, dopo gli ultimi saluti col fazzoletto alla sposa che agitava il suo dalla banchina del Molo e ormai quasi non si distingueva più, egli provò istintivamente un gran sollievo, che pur lo rese più triste, a pensarci. S'accorse ora, lì, solo davanti allo spettacolo del mare, d'aver sofferto in quei dieci giorni una grande oppressione nell'intimità pur tanto cara con la giovane sposa. Ora poteva pensare liberamente, espandere la propria anima, senza dover più sforzare il cervello a indovinare, a intendere i pensieri, i sentimenti di quella creatura tanto diversa da lui e che tuttavia gli apparteneva così intimamente.
Proverbi
  • Vento fresco, mare crespo.
  • L'acqua corre al mare.
  • Chi il vasto mare intrepido ha solcato, talvolta in piccol rio muore annegato.
  • Ara nel mare e nella rena semina, chi crede alle parole della femmina.
  • La goccia va sempre verso il mare.
  • Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
  • Tutti i fiumi vanno al mare.
Espressioni e Modi di Dire
Libri
  • I lavoratori del mare (Scritto da: Victor Hugo; Anno 1866)
  • Gente di mare (Scritto da: Giovanni Comisso; Anno 1927)
  • Il prato in fondo al mare (Scritto da: Stanislao Nievo; Anno 1975)
  • Attesa sul mare (Scritto da: Francesco Biamonti; Anno 1995)
  • Il silenzio del mare (Scritto da: Vercors; Anno 1942)
  • Una ballata del mare salato (Scritto da: Hugo Pratt; Anno 1967)
  • Racconti di mare e di costa (Scritto da: Joseph Conrad; Anno 1912)
  • Il non tempo del mare (Scritto da: Biagio Marin; Anno 1964)
  • Il vecchio e il mare (Scritto da: Ernest Hemingway; Anno 1952)
  • Oceano mare (Scritto da: Alessandro Baricco; Anno 1993)
Titoli di Film
  • Alla larga dal mare (Regia di Charles Walters; Anno 1957)
Canzoni
  • In alto mare (Cantata da: Loredana Bertè; Anno 1980)
  • Mare di dicembre (Cantata da: Claudio Villa e Sergio Renda; Anno 1961)
  • Buttala a mare (Cantata da: Armando Savini; Anno 1970)
  • Mare mare (Cantata da: Luca Carboni; Anno 1992)
  • Un'estate al mare (Cantata da: Giuni Russo; Anno 1982)
  • Il mare (Cantata da: Giorgio Consolini e Sergio Bruni; Anno 1960)
  • Aria, sole, terra e mare (Cantata da: Linda; Anno 2004)
  • E c'è ancora mare (Cantata da: Giorgia; Anno 1995)
  • Femmene 'e mare (Cantata da: Lina Sastri; Anno 1992)
  • Portami al mare (Cantata da: Massimiliano Cattapani; Anno 1991)
  • Nel tuo mare (Cantata da: Andrea Ori; Anno 2006)
  • Il mare calmo della sera (Cantata da: Andrea Bocelli; Anno 1994)
  • Dalla pace del mare lontano (Cantata da: Sergio Cammariere; Anno 2003)
  • Ciao mare (Cantata da: Orchestra Spettacolo Casadei; Anno 1973)
  • Come il mare (Cantata da: Massimo Di Cataldo; Anno 2002)
  • Il profumo del mare (Cantata da: Gianni Bella; Anno 2001)
  • Sulla strada del mare (Cantata da: Schola Cantorum; Anno 1993)
  • Tu venisti dal mare (Cantata da: Aura D'Angelo e Arturo Testa; Anno 1963)
  • Il mare immenso (Cantata da: Giusy Ferreri; Anno 2011)
  • La casa in riva al mare (Cantata da: Lucio Dalla; Anno 1971)
  • L’odore del mare (Cantata da: Eduardo De Crescenzo; Anno 1987)
  • Ci vorrebbe il mare (Cantata da: Marco Masini; Anno 1990)
  • Quando c'era il mare (Cantata da: Sergio Endrigo; Anno 1976)
  • Il mare nel cassetto (Cantata da: Milva e Gino Latilla; Anno 1961)
  • Il mare più grande che c'è (Cantata da: Fiordaliso; Anno 1991)
  • Acqua di mare (Cantata da: Romina Power; Anno 1969)
  • Né stelle né mare (Cantata da: Arturo Testa e Fausto Cigliano; Anno 1959)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bare, care, dare, fare, gare, lare, maie, male, mara, mari, marò, mate, mere, mire, more, mure, pare, rare, tare.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bara, bari, baro, barò, cara, card, cari, caro, dark, darà, darò, fard, fari, faro, farà, farò, gara, hard, kart, lari, laro, para, pari, paro, parà, parò, rara, rari, raro, sara, sari, sarà, sarò, tara, tari, taro, tarì, tarò, vara, vari, varo, varò, yard, zara.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: are.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: amare, madre, magre, marce, marea, maree, marne, marre, marte, marze.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: aera, cera, mera, nera, pera, sera, vera.
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: rame, rami, ramo.
Testacoda
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si ottengono: area, aree, arem.
Parole con "mare"
Iniziano con "mare": marea, maree, marena, marene, maremma, maremme, marengo, maretta, marette, marezzi, marezzo, maremoti, maremoto, marenghi, maremmana, maremmane, maremmani, maremmano, marezzare, marezzata, marezzate, marezzati, marezzato, mareggiata, mareggiate, mareografi, mareografo, mareometri, mareometro, mareogramma, ...
Finiscono con "mare": amare, armare, bimare, cimare, comare, damare, domare, fumare, lamare, limare, mimare, ramare, remare, rimare, samare, somare, zumare, animare, bramare, calmare, colmare, cremare, cromare, esumare, fermare, filmare, firmare, formare, gemmare, gommare, ...
Contengono "mare": amarena, amarene, amareni, amareno, amareggi, amaretti, amaretto, amarezza, amarezze, palmarès, amareggia, amareggio, amareggiò, comarella, comarelle, somarella, somarelle, somarelli, somarello, somaretta, somarette, somaretti, somaretto, amareggerà, amareggerò, amareggiai, amareggino, sommarella, sommarelle, tremarella, ...
»» Vedi parole che contengono mare per la lista completa
Parole contenute in "mare"
are. Contenute all'inverso: era, ram.
Incastri
Inserito nella parola ana dà AmareNA; in ani dà AmareNI; in ano dà AmareNO; in aggi dà AmareGGI; in atti dà AmareTTI; in atto dà AmareTTO; in azza dà AmareZZA; in azze dà AmareZZE; in aggio dà AmareGGIO; in colla dà COmareLLA; in colle dà COmareLLE; in sotto dà SOmareTTO.
Inserendo al suo interno cab si ha MAcabRE; con che si ha MAcheRE; con est si ha MAestRE; con agi si ha MagiARE; con app si ha MappARE; con gin si ha MARginE; con rna si ha MArnaRE; con tir si ha MARtirE; con est si ha MestARE; con ili si ha MiliARE; con cera si ha MAceraRE; con cina si ha MAcinaRE; con agli si ha MagliARE; con ledi si ha MAlediRE; con cast si ha MARcastE; con cent si ha MARcentE; con rita si ha MAritaRE; con more si ha MARmoreE; con tura si ha MAturaRE; con cella si ha MAcellaRE; ...
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "mare" si può ottenere dalle seguenti coppie: macabra/cabrare, macarena/carenare, macera/cerare, macini/cinire, madama/damare, mafie/fiere, maga/gare, magia/giare, mago/gore, mai/ire, mala/lare, malacca/laccare, malato/latore, malattie/lattiere, mali/lire, mami/mire, mamo/more, manetta/nettare, maone/onere, maschie/schiere, maser/serre...
Usando "mare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arma * = arre; coma * = core; dama * = dare; dima * = dire; duma * = dure; erma * = erre; fama * = fare; lama * = lare; lima * = lire; * regi = magi; * relè = male; * remi = mami; * remo = mamo; * reni = mani; * reso = maso; * rete = mate; mima * = mire; puma * = pure; sema * = sere; sima * = sire; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "mare" si può ottenere dalle seguenti coppie: maga/agre, mail/lire, mais/sire.
Usando "mare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erga = maga; * ergi = magi; * ergo = mago; * ermo = mamo; * erte = mate; siam * = sire; * ernia = mania; * ernie = manie; * ernica = manica; * ernici = manici; * ernico = manico; * errano = marano; * errino = marino; * erniche = maniche; * eroismi = maoismi; * eroismo = maoismo.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "mare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ama/rea, alma/real, carema/recare, coma/reco, massima/remassi, mima/remi, mixoma/remixo, nosema/renose, sema/rese, settima/resetti, sima/resi, sistema/resiste, soma/reso, stima/resti, stoma/resto, tema/rete.
Usando "mare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: real * = alma; reco * = coma; remi * = mima; * alma = real; * coma = reco; * mima = remi; * sema = rese; * sima = resi; * soma = reso; * tema = rete; rese * = sema; resi * = sima; reso * = soma; rete * = tema; * ram = arerà; * rom = arerò; * stima = resti; * stoma = resto; resti * = stima; resto * = stoma; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "mare" si può ottenere dalle seguenti coppie: machera/recherà, maggio/reggio, magi/regi, magia/regia, magie/regie, magio/regio, magione/regione, magistrati/registrati, magistrato/registrato, magna/regna, magnate/regnate, magni/regni, magno/regno, mai/rei, male/relè, mami/remi, mamo/remo, manale/renale, manali/renali, manato/renato, manda/renda...
Usando "mare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arre * = arma; dire * = dima; dure * = duma; erre * = erma; lire * = lima; * gore = mago; * lire = mali; * mire = mami; * more = mamo; mire * = mima; pure * = puma; sere * = sema; sire * = sima; mal * = alare; boere * = boema; edere * = edema; forre * = forma; * fiere = mafie; magre * = magma; * onere = maone; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "mare" (*) con un'altra parola si può ottenere: al * = amarle; cap * = campare; fui * = fumarie; lob * = lombare; * din = madrine; * gin = magrine; * lai = malarie; * amo = marameo; * cra = marcerà; * tic = matrice; * ton = matrone; * uri = murarie; pop * = pompare; tar * = tamarre; amar * = ammarare; arto * = armatore; artù * = armature; cadi * = cadmiare; cito * = cimatore; doto * = domatore; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Pelago, Mare, Oceano, Arcipelago - Se si dice Mare assolutamente, vale tutta l'immensità delle acque salse che circondano la terra. Questo Mare si distingue in più Oceani, che sono quegli ampii mari che stanno fra un continente e l'altro: l'Oceano Atlantico, Indiano, ecc. Alcuni però dicono il mare delle Indie, il mar Pacifico; nulladimeno Mare dicesi anco a più piccoli spazii marini che non sono gli Oceani. Così mare Mediterraneo, mar Baltico, ecc. - Pelago è mare profondo, pieno di pericoli: è espressione poetica e figurata. - «Pelago di guaj, di miserie.» - Arcipelago è un mare racchiudente molte isole e gruppi d'isole: e come è pericolosissimo, bene è detto arci-pelago, cioè più, molto più pericoloso che il pelago e che qualunque altro mare.

(Zecchini) [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Navigare, Andar per mare, Andar per barca, Solcar il mare - Navigare è generico; ma dicesi meglio di chi fa lunghi viaggi, e de' marinai che buona parte della vita menano sul mare, talchè di questi, per indicarne la professione, si suole anche dire semplicemente che navigano. Andar per mare ha per opposto andar per terra; e così andar per barca, ma questo s'intende del navigare sui fiumi per lo più. Il solcare il mare è proprio del bastimento; ma per estensione anco di chi lo dirige, o naviga su di esso. [immagine]
Pelago, Mare, Oceano, Arcipelago - Se si dice: il mare assolutamente, vale tutta l'immensità delle acque salse che circondano la terra: questo mare si distingue in più oceani, che sono quegli ampii mari che stanno fra un continente e l'altro: l'oceano Atlantico, Indiano, ecc, alcuni però dicono il mare delle Indie, il mar Pacifico; nulladimeno mare dicesi anco a più piccoli spazii marini che non sono gli oceani; così: mare Mediterraneo, mar Baltico ecc. Pelago è mare profondo, pieno di pericoli; è espressione poetica e figurativa: pelago di guai, di miserie. Arcipelago è un mare racchiudente molte isole, e gruppi d'isole: e com'è pericolosissimo, bene è detto arcipelago, cioè più, molto più pericoloso che il pelago, e che qualunque altro mare. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Acqua di mare resa potabile - L'acqua di mare, come ognun sa, non è in se stessa adattata alla bevanda dell'uomo; ma da gran tempo si è osservato che i vapori che dal mare s'innalzano sono dolci, e si è potuto concluderne che bastava riunirli e condensarli per ritrarne un liquido potabile ed atto agli usi domestici. Questo fenomeno era noto ai tempi di Plinio. Verso la metà dello scorso secolo, erasi pervenuti a trovare il modo di dissalare l'acqua di mare. Vari dotti, fra i quali si annoverano Bayle, Leibnitz ed il Conte Di Marsigly, avevano fatto su tal soggetto molti esperimenti infruttuosi: Poissonnier, più fortunato di quanti lo precederono, riuscì in quell'epoca ad inventare una macchina distillatoria semplicissima, mediante la quale, e con una polvere assorbente, arrivò a togliere all'acqua di mare il sapore aspro e renderla perfettamente salubre. Nel 1817. i comandanti ed intendenti della marina di Brest, Tolone e Rochefort, ebbero ordine di far distillare una quantità d'acqua di mare sufficiente per provvedere pel tempo di un mese alla bevanda ed alla preparazione dei cibi di un dato numero di forzati. Contemporaneamente fu prescritto di formare in ciascuno dei suddetti porti una commissione, ad oggetto di osservare lo stato degli uomini sottoposti a questi esperimenti e render conto dei resultati. Si è notato, che dopo la distillazione l'acqua del mare ha tutta la limpidezza dell'acqua distillata comune, che scioglie bene il sapone e cuoce ottimamente i legumi. L'arcometro non ha presentato veruna differenza fra quest'acqua e quella di sorgente egualmente distillata. L'acqua di mare, all'uscire dal lambicco, aveva un sapore di fuoco, di bruciato, di empireuma, proprio soltanto dell'azione del calorico, poiché l'acqua marina e la dolce, paragonate inquanto al sapore, all'uscire dal lambicco si sono trovate esattamente simili. L'acqua di mare distillata non perde immediatamente l'odore né il sapore empireumatico, ma esposta all'aria libera per un dato tempo perde la sua scipitezza, doventa più saporita, ed acquista finalmente tutte le qualità dell'acqua dolce. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Mare - S. m. Le acque che dividono la terra continente, e cuoprono non poca parte della superficie del pianeta. Aureo lat. Bocc. Nov. 4. g. 2. (C) Nel far della sera si mise un vento tempestoso, il quale, facendo i mari altissimi, divise le due cocche. E nov. 19. 24. Verso il mare se ne venne. Dant. Par. 24. Per la qual tu su per lo mare andavi.

T. Prov. Tosc. 250. Come è grande il mare è grande la tempesta. (Vantaggi e danni, speranze e pericoli vanno in proporzione.)

Loda il mare, e tienti alla terra: prov. che avvertisce Doversi lodare l'util grande e pericoloso, e attenersi al piccolo e sicuro. (C)

2. Si dà pure questo nome di Mare a ciascuna delle grandi porzioni di questa massa d'acqua, e si distinguono le une dalle altre per mezzo di quatificazioni tratte per lo più da qualche circostanza locale. Onde si dice il Mare mediterraneo, il Mar glaciale, il Mar rosso, il Mar nero, ecc. (Gh.) Petr. Son. 2. part. II. (C) Dal Borea all'Austro, o dal mar Indo al Mauro.

[Cont.] Cit. Tipocosm. 118. Fu mostrato, non pur perchè prima fosse posto il mare, che l'acque dolci; e perchè prima i mari interiori, che gli esteriori. Mann. Pist. Arch. St. It. App. 7. 156. Ma quando non me la avesse data (la licenza), disubidisce colui ch'è tirato dove non vuole dalla fortuna marina? Ch'ella mi tirasse dove non volevo, assai gli chiarivo: perchè lo stare ne' mari sopra Genova, era essere nelle mani de' nimici.

Mare di sopra si dice al Mare adriatico, e Mare di sotto al Mare mediterraneo, rispetto all'Italia. Borgh. Tosc. 358. (M.) Non vorrei già… che facendo fondamento in su quello, che Livio par che la nomini dal Mar di sopra, che e' dice supero, avesse creduto inferirsi necessariamente, che ne dovesse essere una dal Mar di sotto e infero, che è il nostro.

T. Mare ass., Tra l'alpe e il mare, de' conf. d'Italia. Petr. Son. 96. part. I. Il bel paese Che Appennin parte, e il mar circonda e l'Alpe.

T. I due mari, senz'altro, dell'Italia parlando, il Tirreno e l'Adriatico.

T. I due mari (Atlant. e Pacif.)

[Camp.] Mare che inghirlanda la terra, per l'Oceano. D. 3. 9. La maggior valle in che l'acqua si spanda… Fuor di quel mar che la terra inghirlanda (cioè, circonda).

3. [Cont.] Arte del mare. Cons. mare, 1. Eleggono due uomini da bene, dell'arte del Mare, per loro Consoli.

4. [Cont.] L'acqua del mare che vien cacciata in una particolar direzione. Fal. Vas. quadri, I. 9. Il vassello longo non si sbatte tanto quando ha il mare a prua, o su l'àncora. Dudleo, Arc. mare, IV. 15. I vascelli che saranno fabbricati conforme al modo precedente, sentiranno forse qualche pochetto il mare all'anca.

Mare grosso, si dice quando il mare è molto agitato e gonfio per tempesta. [Camp.] Diz. maritt. mil. Mare grosso dicesi dalla gente di mare quando le onde sono grandissime. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 35. 12. Una nave che sia raccomandata a più àncore, meno teme di ondeggiare a mar grosso.

Mare traverso. [Camp.] Diz. maritt. mil. Mare traverso è quando l'onde percuotono ne' fianchi del vascello mentre si naviga.

5. Mare fresco, si dice quando in mare il vento è alquanto gagliardo, ma non tempestoso. Ciriff. Calv. 1. 6. (M.) E poi (trovammo) nell'arcipelago là drento Sempre infino al calcese l'artimone Con fresco mare, e in fil di ruota il vento.

Mare vecchio dicono i marinari per accennare Il residuo della tempesta. Red. Lett. fam. 3. 87. (M.) Solido residuo della di già passata tempesta…, che i marinari con proprio vocabolo soglion nominar Mar vecchio.

6. Braccio di mare. V. BRACCIO, § 68.

7. [Cont.] Colpo di mare. Fal. Vas. quadri, I. 6. Tenere vele di maniera che il colpo di mare non investissi vivo con ogni forza, ma… andassi sfuggendo.

8. [Fin.] Essere o Far mare, Incontrare o Avere del mare, s'intende sempre mare grosso e agitato.

Poco mare, o Non esser quasi mare, si dice quando il mare è poco agitato. Morg. 20. 44. (C) E son tutti condotti a salvamento, Perch'era poco mare, e fresco vento. Bocc. g. 5. n. 2. (M.) Essendo quel vento, che traeva, tramontana, e questo assai soave, e non essendo quasi mare, e bene reggente la barca…, ad una piaggia vicina ad una città chiamata Susa ne la portò.

9. [Camp.] Essere rotto in mare, per Naufragare, e sim. Bib. S. Paol. Cor. II. 11. Tre volte sono rotto in mare e rimaso in su l'acque (ter naufragium feci). Metam. XI. Togliete via le parole da consolare; egli è rotto in mare e morto (naufragus interiit).

10. In alto mare, o, men com., Per alto mare, vale Lontano dal lido. G. V. 2. 15. 2. (C) Essendo in alto mare, per tempesta, che venne loro addosso, quasi tutti annegarono. [Cont.] Dudleo, Arc. mare, IV. 16. Liberare così (con chiodi a punta sulla coperta) il vascello che non possa essere abbordato dall'inimico in porto, poichè in alto mare non vi è questo pericolo contro i vascelli quadri. V. ALTO, § 10.

[Cont.] In largo mare. Al largo. Lo stesso che In alto mare. Non com. Mann. Pist. Arch. St. It. App. 7. 149. Levâmi, e tirâmi in largo mare, per ubidire al comandamento (di Paolo nostro capitano).

[Cont.] Rena di mare. Quella che si trova sui lidi bagnati dal mare. Bart. C. Arch. Alb. 44. 20. Di tre sorti sono le rene, di cava, di flume, e di mare, la miglior di tutte queste è quella di cava, ed è questa di molte sorti: nera, bianca, rossa, incarbonchiata, e ghiaiosa. Pall. A. Arch. I. 4. Si ritrova sabbia, overo arena di tre sorti, cioè di cava, di flume e di mare.

11. [Cont.] Spuma di mare. Silicato idrato di magnesia, che dà una bella terra bianca, di cui si fanno specialmente le pipe. Lauro, Min. Alb. magno, II. 6. Il medesimo (Dioscoride) dice, che la pietra generata di spuma del mare, che medesimamente si chiama spuma di mare, ligata alla coscia di donne gravide le affretta al partorire; e che ligata al collo di fanciullo, che patisca di tosse, lo sana mirabilmente. Agr. Geol. Min. Metall. 246. Scrive Dioscoride, che questa ultima spezie (simile a una pomice) si ritrova copiosa in Besbico isola di Propontide, e che la chiamano in lor lingua spuma di mare. Del quale nome chiamiamo ora ogni spezie di alcioni, fuori che il ritondetto, che da la sua figura sogliono palla marina chiamarlo.

12. T. Gente di mare, Data alla navigazione. – Uomo di mare. = Cecch. Mogl. 1. 1. (M.) Uom di mare, un dì ricco, e l'altro povero.

13. T. Contr. a Terra, parlando di via o di viaggio. Vill. M. 2. 183. Con le galee sottili per mare, e i cavalieri per terra s'addirizzò alla Loìera.

T. Via di mare, di terra.

14. [Val.] Sposare il mare. Cerimonia che faceva il Doge di Venezia, ecc. Fag. Rim. 3. 61. Il Doge quindi dalla regia barca S'affaccia, e sposa coll'anello il mare.

15. Fig. Dant. Par. 3. (C) Ella è quel mare, al qual tutto si muove. But. ivi: Quel mare, cioè quella profondità, che non si può comprendere, come dice l'apostolo. [Val.] Fortig. Capit. 1. 8. La Corte è un ampio mare, ove si nuota Da tutti noi, e affoganvi parecchi.

T. Prov. Tosc. 60. Il cuore de' bricconi è un mare in burrasea.

[G.M.] Del mondo, Della vita presente. D. Conv. 4. 28. Ella (l'anima) ritorna a Dio, siccome a quello porto ond'ella si partio, quando venne a entrare nel mare di questa vita. S. Antonin. Op. ben viv. Nel mare di questo mondo, delle quattro anime a fatica ne campa una.

16. T. Iperb. Prov. Tosc. 56. Una gocciola di mèle concia un mar di fiele. (Dolcezza di bontà vera è compenso a molte amarezze.)

T. Un mare di sangue. Molto sangue sparso o da spargere.

17. T. Buttare, Buttarsi in mare, per enfasi di atto disperato, o per seppellire qualcosa, e non ne volere lasciare traccia.

18. T. Cercare per mare e per terra, pers. o cosa. Fam., anche iperb. Dappertutto.

19. T. Verde mare quasi una voce; Color verde che tira a quello del mare.

20. Mare, per Acqua del mare. Car. En. 5. 969. (M.) Si ch'ogni forza, ogni argomento umano E 'l mare stesso, che da tante parti Sopra gli si versava, erano invano. Ovid. Pist. 22. (Man.) Innanzi mi trae ghiotta la terra, o ardami il vermiglio fuoco della saetta folgore, che sanza me biancheggi il mare mosso dalli remi Pichii. [Garg.] Gucci, Viag. pag. 279. Entriamo co' nostri arnesi in mare (cioè, nell'acqua o nel canale).

21. Andar sopra mare vale Navigare. Fav. Esop. 5. 5. (M.) Mai niuno di mio parentado fu peccatore, nè andò sopra mare con mercatanzia.

22. Prometter mari e monti, fig. vale Far grandi promesse. Varch. Stor. 16. 633. (Man.) Lo fece tentare per mezzo di un suo fratello, promettendoli mari e monti, come si dice. [G.M.] G. Gozz. Lett. Mostrandogli bianco per nero, e promettendogli mari e monti, gli hanno beccato una buona parte de' suoi danari.

23. In modo avverb. dicesi A dispetto di mare e di vento, che vale Nonostante grandissimi impedimenti. Allegr. 260. (M.) Venendomene la fisima straordinaria è bisognato a dispetto di mare e di vento che io sborri…, il seguente capitolino.

24. [Camp.] Di là da mare, per Oltremare. S. Gir. Pist. 54. Ma come disse il poeta pagano: Chi va di là da mare muta il cielo, ma non muta l'animo.

25. Per simil. Mare si dice di Ogni grande abbondanza, come Mare di doglia, di lacrime, di gioja, di ricchezze, e sim. Serd. Stor. 5. 202. (C) Questi prieghi tirarono fuori dagli occhi degli altri un mare di lagrime. Bellinc. Son. 279. La sua casa è un mar, quando vi piove. Cron. Vell. 61. (Man.) Avea da poterlo fare essendo il detto Ciore grande e ricco uomo di possessioni e contanti, ed ebbe bella e grande famiglia, e fu orrevole uomo e la casa sua pareva uno mare. Cecch. Lez. M. Bartolin. 54. Un mar di cose fastidiose. [Camp.] D. 1. 8. Ed io, rivolto al mar di tutto il senno. – E intende Virgilio. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 2. 8. 3. Un mar di gioja. T. Nuotare in un mare di dolcezze.

[G.M.] Mare di fuoco, di fiamme; l'Inferno. Segner. Crist. Instr. 3. 14. 9. Questo solo (peccato) basta per farvi annegare in un mare di fuoco. E 2. 3. 14. Mare di fiamme.

26. T. Mare senza riva, senza fondo, ogni impresa grande, grare o per difficoltà o per pericolo. Argomento vasto da trattare. Agn. All. cap. 201. Mi parse D'essere entrato in un mar senza riva, Come il Bisogno innanzi mi comparse. (A dover dire tutto quel che c'è da dire intorno al bisogno.)

27. T. Mare grande, dicesi una grande città e fam. anche lat. Mare magnum; e in questo e nell'altro senso, segnatam di difficoltà.

Mare magno, e Mare magnum, anche di Quantità grande indeterminata di checchessia. Borg. Scriv. Contr. 15. (Man.) Non sa il poveretto che le lingue sono un mare magno. Alleg. in Lett. Uom. ill. a M. Anton. Bonciario, p. 24. (Gh.) Un bel mare magnum di parole scelte.

28. [Val.] Detto anco per Moltitudine. Fag. Rim. 2. 240. C'era di bestie e di persone un mare.

29. [Camp.] Mare dell'essere. L'esistenza stessa, La virtù che fa esistere gli enti. D. 3. 1. Onde si muoveno a diversi porti Per lo gran mar dell'essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti.

30. Aggiugnere, Portare acqua al mare, modo proverb. eguale all'altro Aggiugner legne alla selva, e sim. Tolom. Lett. 4. 4. (M.) Sarebbe un aggiugner legna alla selva, acqua al mare, stelle al cielo, e luce al sole. T. Gell. Lett. 1. 48. Il trattarne io nuovamente sarebbe… un portar rena al lido, o acqua al mare.

31. [G.M.] Fam. Di luogo qualunque che altri non sia solito frequentare. Guarda chi trovo in questi mari! – Che fa lei in questi mari? (Sempre plur. in questo senso.)

32. † Mare trovasi anche in genere fem. Pr. ai Fr. – Rim. Ant. Semprebene da Bologna, 1. 453. (M.) Più bella par la mare e più sollazza, Quand'è in bonazza, che quand'è turbata.

[T.] Nel pr., agg. Alto mare, non porta l'art. In alto mare, diciamo; ma nella ell. lo richiede, Nell'alto, Per l'alto. Per alto mare, non s'usa. Ma potrebbesi Dall'alto mare accostarsi alla terra. Alto, può essere anco tr.

T. Virg. Magnaque surgunt aequora, il mare grosso, potrebbesi anco dire Mar grande, Faceva un gran mare. Ma per lo più Mare grande, dice l'ampiezza, nel tr. altresì.

T. Petr. Oltre l'ondoso mare; epit. che ora parrebbe ozioso, come altri sim. ne' Lat. – Tempestoso, Burrascoso, Turbato, Irato. Crudele, e nel pr., e nel tr. D. 2. 1. Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietrò a sè mar sì crudele.

T. Come mettersi in viaggio con questo mare (Così minaccioso?) Mare in bonaccia, Tranquillo.

T. Il mare era bello, prometteva buon tempo e felice viaggio.

II. [T.] Aspetto del mare. Virg Salis placidi vultum. – Correnti del mare – Flusso e riflusso del mare. D. 1. 15. Quale i Fiamminghi… Temendo il fiotto che vêr lor s'avventa, Fanno lo schermo, perchè il mar si fuggia. – Il mare rompe agli scogli, alla riva.

T. Venti di mare.

T. Sen. Ep. Pietre che omo trova nel rivaggio e nel greto del mare e de' flumi. – Del mare più pr. Lido e Lidi; ma anche Riva e Rive; in senso più ristretto, Sponde. Seni di mare. – Braccio di mare.

III. Verbi. T. Terre che il mare bagna da più d'una parte. Cinte dal mare. Dittam. 1. 6. Col mar… che d'intorno 'l serra.

T. Comincia a alzarsi, a gonfiare. Fremito del mare. D. 1. 5. Luogo… Che mugghia come fa mar per tempesta Se da contrarii venti è combattuto. – La voce del mare.

IV. [Pol.] Fatti, En. rubr. 19. E con venti navi entrò in mare. Bocc. Nov. 1. g. 5. La quale, entrata in mare, verso Rodi drizzaron la proda E ivi: Con ogni cosa opportuna a battaglia navale si mise in mare. G. V. 7. 3. Prendendo alto mare, arrivò alla foce del Tebro. T. Affidarsi al mare, Affidare al mare le proprie speranze.

T. Borgh. Orig. Fir. La prima nave che mai solcasse mare. – Fenderlo co' remi colle prore; Prua che taglia bene il mare. Romperlo.

Neut. Rompere in mare. Naufragare. [Pol.] Pass. Prol. 6. Come a coloro che rompono in mare conviene che siano molto accorti. E 34. E se uno che avesse rotto in mare, e perduto suo arnese…

T. Non teme il mare. Esperto del (questo del saper navigare). Uso al…, Il mare non gli fa, gli fa male.

T. Mal di mare, quel turbamento di stomaco che fa l'agitarsi del legno sull'onde.

T. Correre il mare, come corsari. Pirati di mare, Ladroni di mare.

T. Dominare il mare, di città o potentato che ha forze marittime. Regina de' mari. Venezia un dì, poi Bretagna.

T. La libertà de' mari. – Il mare libero.

V. Nomi. T. Guid. Fior. d'It. prol. Dal lato di mezzogiorno ha il mare mediterraneo. – Nostro mare. – Il mare interno. – Mari del levante – Mare di Marmara. – Mare delle Indie. – Mare del Nord. – Mar polare. – Mar nero. – Mar giallo o di Corea. – Mar morto.

T. Mar Caspio, gran lago salso. Lago o mare di Tiberiade, dal Giordano e da altre acque. – Napoleone, per volere che il mare mediterraneo fosse un lago di Francia, era pronto a far laghi di sangue.

VI. Con partic., e accoppiamenti varii. Coll'A. T. Porta a mare, Castello a mare. – Oltre a mare, o piuttosto, Oltre mare.

Ma nel seg. l'art. T. La via al mare. Ar. Fur. 15. 46. Prendi quest'altra via, prendila, figlio, Che fin al mar ti fia tutta sicura.

T. Col Di. Borgo di mare, dove ce ne sia uno o più anco dalla parte di terra, e Borgo a mare. Tac. Dav. Ann. 2. 58. Cansò Vonone in Pompeiopoli, città di mare.

T. Le vie del mare, il mare stesso. Per via di mare, contr. all'andare per la terra continente.

T. Leghe o Miglia di mare, come contansi navigando.

T. Acqua di mare, salata. Bagni di mare, contr. D'acqua dolce.

T. Forze di mare, navali, e belliche più che commerciali. Gente di mare, data alla marineria. – Uomo di mare, marinaro, per lo più esperto. – Ufficiali di mare, della milizia navale.

T. Pesce di mare, Uccello, Pianta. – Ma se prepongasi l'art. al primo nome, conviene apporlo anco a mare. I pesci del mare.

T. Il Dio del mare, segnatam. Nettuno; Gli Dei, Le Ninfe nel mare.

Coll'In. T. Rete messa in mare. Senza l'art. e più ass.; coll'art. contrapponesi all'idea di terra o di cielo o altro. Ar. Fur. 20. 137. Egli ha falsa credenza Che sia Isabella in mar rotta e sommersa.

T. † In mezzo mar. D. 1. 14. Nel mezzo del mare. Lat. Medio ponto.

T. Col Per segnatam. del viaggiare. Dant. Rim. E messi in un vascel, ch'ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio. – Verrà per mare, non mai Per il.

VII. T. Plur. ha senso più indeterminato e più ampio. Di là dai mari. – Lo scettro de' mari.

VIII. T. Modi che tengono del proverbiale. Prov. Tosc. 339. Tutti i fiumi vanno al mare (riuscita ultima delle cose). – I fiumi ritornano al mare (secondo l'antica opinione, vera in un altro senso, gli effetti si recano alle cause loro, il bene e il male ritorna a chi l'ha meritato). D. 1. 2. Sulla fiumana onde il mar non ha vanto (la infernale, che non trova pace nel mare). E 3. 9. (Un Beato dice al P. che chi di loro negasse soddisfare al desiderio di lui) In libertà non fora Se non com'acqua che al mar non si cala.

T. Bart. Ricr. Sav. 1. 3. Fosserelle d'un palmo (le capacità umane), da quando in qua avete voi compreso tutto il mare oceano di quel che v'è lecito sapere dell'essere e dell'operar di Dio?

T. Una gocciola al mare, un minimo che, a grandezza o a numero incomparabilmente maggiore.

T. Mare senza fondo, segnatam. tr.

T. Il cielo, la terra, il mare, tutta la creazione. – Di moltitudine innumerabile: Come le stelle del cielo e le arene del mare. Canz. a Bianc. Cappello. Di cui Fra quanto bagna il mare e vede il sole Non s'adora più rara e degna prole.

T. Iperb. fam. Cercare per mare e per terra, dappertutto. [Pol.] Bocc. Nov. 2. g. 1. Senza che, e per mare e per terra ci è tutto pien di pericoli.

T. Gozz. G. Lett. Andare a dispetto di mare e di vento, incontro a molte difficoltà).

T. Prov. Tosc. 357. Pigliare ad ammattonare il mare (impresa inutile e impossibile).

T. Fortig. Ricciard. 1. 4. O come quel pittor ch'alto cipresso. Nel ben turchino mare coloria (da Orazio).

T. Instabile, Mobile come il mare. Poliz. It. E le biade ondeggiar come fa il mare.

T. È un porto di mare, dicesi una casa, un luogo, ove vanno e vengono molti, troppi.

T. Buttarsi in mare, per disperazione, e Buttar in mare, per non curanza, come si disse al § 17. Vang. Più utile è a lui se una pietra da macine gli si ponga intorno al collo, e sia gettato nel mare.

IX. T. Tr. corp. La terra un mar divenne, per diluvio, per inondazione. Mare di sabbia.

T. Mare aereo.
T. Un mare di luce.
Tr. mor. T. Mare in tempesta, luogo, pers., cose in gran turbamento.
T. Nel mare della scienza.
T. Un mar di dubbi, Di difficoltà.
T. Nel mar dell'oblio.
T. Un mare di guai. Metast. Un mar di mille pene. – Mare amoroso. Tit. d'un ant. componimento.
T. Mare d'improperii. – Un mar di parole, di spropositi.
T. Nel mare della vita. Petr. Son. 137. part. I. Passa la nave mia… Per aspro mare… Infra Scilla e Cariddi.

[Pol.] Pass. prol 2. In questa navicella passò il mare di questo mondo la gloriosa V. M. E 6. Caduti nel mezzo del profondo pelago del dubitoso e tempestoso mare del mondo. Petr. Canz. 8. 6. part. II. Vergine chiara e stabile in eterno, Di questo tempestoso mare stella. T. Mare dell'eternità. Segner. Crist. Instr. 1. 22. 27.
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Colpo di mare - Coup de mer. Accade quando il mare è assai grosso, e viene un'onda a battere con violenza contro il corpo della nave sollevandosi sopra il capo di banda.

Vi sono dei colpi di mare che portano via una parte dello sperone o tagliamare, quando prendono la nave per davanti. Altri prendono la nave per poppa, danneggiano o portano via qualche volta le bottiglie o gallerie di poppa. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: marconisti, marconiterapia, marconiterapie, marcusiana, marcusiane, marcusiani, marcusiano « mare » marea, maree, mareggiata, mareggiate, maremma, maremmana, maremmane
Parole di quattro lettere: mapo, marà, mara « mare » mari, marò, maso
Vocabolario inverso (per trovare le rime): incapsulare, tissulare, postulare, ovulare, biovulare, uniovulare, monovulare « mare (eram) » amare, ricamare, dulcamare, damare, sdamare, dolceamare, affamare
Indice parole che: iniziano con M, con MA, parole che iniziano con MAR, finiscono con E

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