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Informazioni utili online sulla parola italiana «maniera», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Maniera

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
modo (48%), forte (6%), buona (6%), bella (6%), educata (3%), brutta (2%), modi (2%), garbata (2%), gentile (2%), metodo (2%). Vedi anche: Parole associate a maniera.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola maniera è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ma-niè-ra. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con maniera e canzoni con maniera per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ci deve essere una maniera per incastrare quel gaglioffo!
  • Ognuno agisce secondo i suoi principi, alla propria maniera.
  • Non mi pare questa la maniera di parlare di tua suocera.
Citazioni da opere letterarie
Come finì la Modestia di Adolfo Albertazzi (1914): Aggiungi che oggi la chimica insegna come l'inchiostro e la carta dei libri moderni, a differenza dei cinquecentisti e delle pergamene, sono facile preda di microbi, e fra tre o quattro secoli non saranno intelligibili che i libri in carta a mano: proprio quelli degli scrittori ricchi, dilettanti. Dunque il tempo commetterà enormi ingiustizie senza saperlo, alla maniera dei giurati; e così ai romanzieri e ai poeti val meglio provvedere alla loro fama presente, finché sono in vita.

Gomorra di Roberto Saviano (2006): L'alluvione portò altri danari, e con i nuovi capitali aumentò il potere delle due famiglie. Ci fu l'elezione di Antonio Siniscalchi, riconfermato quattro anni dopo in maniera plebiscitaria. Dopo la prima vittoria elettorale di Siniscalchi, dalla sede dei seggi si snodò un corteo a piedi, al quale parteciparono sindaco, consiglieri e i loro più aperti sostenitori.

Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Ma più che dagli uomini e dalle bestie ero attratto e incuriosito in maniera infantile dall'infinita teoria di scatole e pacchi e oggetti che la Terra Nova vomitava sul pack. Quasi mi commuovevo di fronte alle scritte pubblicitarie dei vari prodotti, ai nomi delle fabbriche, alcuni arcinoti che ricordavo giganteggiare sui cartelloni a Piccadilly Circus o a Oxford Street o nelle grigie pubblicità dei quotidiani o nelle fantasmagoriche vetrine dei negozi di alimentari poco prima di Natale davanti alle quali da ragazzo mi fermavo ingolosito e stupefatto.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per maniera
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: laniera, manderà, mangerà, maniere, manieri, maniero, miniera, paniera.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: laniere, lanieri, laniero, paniere, panieri.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: mania, maie, maia, mara, mira, mera, aera, nera.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: smanierà.
Parole con "maniera"
Iniziano con "maniera": manierata, manierate, manierati, manierato, manieratamente.
Finiscono con "maniera": smanierà.
Contengono "maniera": smanierai, smanierata, smanierate, smanierati, smanierato, smanieranno.
»» Vedi parole che contengono maniera per la lista completa
Parole contenute in "maniera"
ani, era, mani, manie. Contenute all'inverso: are, rei.
Incastri
Si può ottenere da mera e ani (ManiERA).
Inserito nella parola si dà SmanieraI; in sta dà SmanieraTA; in sto dà SmanieraTO.
Inserendo al suo interno fatturi si ha MANIfatturiERA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "maniera" si può ottenere dalle seguenti coppie: maestra/estranierà, mala/laniera, mali/liniera, mami/miniera, mastra/straniera, mante/teiera, mania/aera, maniconi/conierà.
Usando "maniera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: coma * = conierà; lama * = laniera; lima * = liniera; * ieratica = mantica; * ieratici = mantici; mima * = miniera; corrimani * = corriera; * ieratiche = mantiche; frontman * = frontiera; timoma * = timoniera.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "maniera" si può ottenere dalle seguenti coppie: mail/liniera, mando/odierà, manteca/acetiera, manzo/ozierà, manide/edera.
Usando "maniera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areca = manica; * arena = manina; * arene = manine; * areche = maniche.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "maniera" si può ottenere dalle seguenti coppie: rimani/erari, piromanie/rapirò, smanie/ras.
Usando "maniera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rimani = erari; * piromanie = rapirò; erari * = rimani; rapirò * = piromanie.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "maniera" si può ottenere dalle seguenti coppie: mantica/ieratica, mantiche/ieratiche, mantici/ieratici.
Usando "maniera" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: conierà * = coma; liniera * = lima; * liniera = mali; * miniera = mami; miniera * = mima; * teiera = mante; timoniera * = timoma; frontiera * = frontman; * atea = manierate.
Sciarade e composizione
"maniera" è formata da: mani+era.
Sciarade incatenate
La parola "maniera" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: manie+era.
Intarsi e sciarade alterne
"maniera" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: mai/nera.
Intrecciando le lettere di "maniera" (*) con un'altra parola si può ottenere: * poli = manipolerai.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Garbo, Bella maniera, Di garbo, A garbo - Garbo è l'abito di parlare e di operare acconciamente, secondo ciò che prescrivono le regole di civiltà e in modo che abbia dell'attrattivo. - Bella maniera è il procedere in ogni cosa nobilmente e gentilmente, ma non senza grazia. - Di garbo suol dirsi di persona o cosa compiuta e ben ordinata, e parlandosi di persona, vale Proba e onesta. - «E' una persona di garbo.» - Il modo A garbo non solo accenna cosa fatta secondo la regola dell'arte, ma anche rispondente al fine cui è ordinata. - «Mi faccia un lavoro a garbo.» [immagine]
Fatta, Foggia, Maniera, Maniere - Fatta accenna la forma materiale, e il modo come è fatta la cosa, con relazione diretta alle sue dimensioni. - « Un cocomero di questa fatta; » e si accompagna col gesto. - Foggia ha relazione colla forma; ma in particolar modo si riferisce agli abiti. - Forma è affine a Foggia; ma si applica a qualunque cosa. - Maniera è tutta insieme la sostanza e la forma; ma con relazione alle singole parti; onde si dice Maniera e Maniere per il modo di procedere. - « Uomo di buona maniera. - Ha certe maniere che sembra pazzo. » [immagine]
Modo, Maniera, Guisa - Modo, dice il Tommaseo, ha senso più generale, e usi più varii, e si usa anche ne' significati più nobili e più gravi. - Maniera ha senso più determinato; e spesso si usa a dimostrare ricercatezza e affettazione; onde gli artisti hanno fatto il loro Manierato. - Guisa, usata così sola, ha dell'affettato, e solo si userebbe nello stile grave: ne' significati si avvicina alla voce Modo. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Qualunque modo (in), Comunque, In qualunque maniera, Comechessia, Comechè - Comunque, è più spedito, e perciò d'uso più frequente nel parlare che non in qualunque modo; e lo è anco di più che in qualunque maniera; fra questi due ultimi modi avverbiali però passa la differenza che è fra modo e maniera; il modo di essere o di fare è dell'insieme; la maniera è delle parziali operazioni, dei particolari; si fa con maniera una cosa la quale riesce poi in un modo o in un altro. Comechè e comechessia possono avere, se vuolsi, forza di avverbi, ma sono (specialmente il primo) più frequentemente adoperati a guisa di congiunzioni, così volendo la natura di quasi tutte le parole che finiscono in che. Comechè io faccia; comechessia io adoperi questa cosa, mai riuscirò a farne ciò che voglio. [immagine]
Fatta, Foggia, Forma, Sorta, Sorte, Specie, Guisa, Maniera - Fatta (come proveniente da fatto, cosa successa o compiuta, o da fatto, participio passato), sembra indicare costituzione, piega, abitudine presa definitivamente. Foggia invece, piega, abitudine, o altro modo di essere, mutabile: gli uomini di questa fatta, dicesi, non cambiano mai: le foggie de' vestiti vedonsi mutare giornalmente. Forma è proprio il modo di essere esterno, ciò che costituisce l'individualità materiale degli oggetti: se non fosse della forma, le cose non sarebbero che astrazioni; se la forma fosse una sola per tutti gli esseri, non vi sarebbero divisioni, categorie, individualità, varietà, bellezza nel mondo: le idee piglian forma per mezzo delle parole; gli atti, dal modo con cui vengono prodotti: l'uomo è così abituato alla forma, che quasi finisce per vedere tutto in essa, nè va più in là nelle cose oltre questa materiale apparenza. Guisa è modo di fare, di agire, di essere: trattare in guisa da farsi nemici molti, amici veruno, è da pazzo: cosa fatta di, in, a, ed anche per guisa che piace, o che non piace. Da maniera vien manierato, cioè fatto con arte soverchia, troppo studiatamente: le belle maniere veramente naturali son così poche, così difficili a trovarsi, che pare essere tra le due parole antitesi quasi assoluta. Maniere civili, sta, perché la civilizzazione è un lavoro continuo sulla natura per dirigerla, piegarla a un certo modo che dicesi buono. Maniera, da sé, ha piuttosto mal senso che buono: che maniera! uomini, gente d'ogni maniera; questa non è la maniera; mostrar la maniera di trattare, di procedere, son tutte frasi che suonano rimprovero, ira, ironia: le belle, buone, gentili, civili maniere sono così denominate dagli aggettivi. Maniera, nelle belle arti, vale stile affettato che tocca per poco il cattivo gusto. La specie fa parte del genere: distinguesi dalle altre per caratteri proprii, inalienabili. Sorta, ben dice Tommaseo, « è una specie particolare d'oggetti; è una specie, per dir così, nella specie; diciamo: questa sorta di vino, e non diremmo così bene: questa specie, perché il vino entra nella specie de' prodotti vegetali, e ve n'è di più sorti ». Il vino è una specie di liquore; il pane è una specie d'alimento; anzi nel loro genere, le specie principali. Sorte, dicesi, e sorta; ma sorte vale anche a significare fortuna o caso: al plurale, dicendo sorti, e non sorte, si scanserebbe l'equivoco. [immagine]
Modo, Mezzo, Maniera, Via - Il modo di fare una cosa, e tanto meno il modo di essere della medesima non sono certo la stessa cosa che il mezzo per cui si giunga a farla: il modo poi in cui la cosa riesce fatta è pure ben differente dalla maniera di operare nel farla: maniera, belle maniere hanno poi un altro senso dichiarato a suo luogo. Il modo è l'insieme dell'operazione; la maniera è riposta nelle particolarità; il mezzo nei sussidii, nella forza, senza de' quali non si sarebbe potuto operare. Fare a suo modo in una maniera o in un'altra, e cercarne ogni mezzo, è proprio degli ostinati superbi. La via è uno de' mezzi per cui si riesce alla cosa, all'intento propostoci. [immagine]
Maniera, Aria, Tratto - L'aria d'una persona risulta dall'insieme suo, e particolarmente dalla fisonomia: il tale ha l'aria d'un gran signore, l'altro un'aria da barone; questi ha un'aria d'incontro, quegli un'aria antipatica. Maniera ha quasi sempre buon senso, in quanto parlasi di civiltà, di gentilezza: ha maniera chi fa pulitamente le cose; ha maniere gentili, geniali, persuasive chi sa farsi benvolere: eppure tante volte le maniere non sono che un'esteriore vernice che cuopre le interne magagne, il vuoto, la sterilità del cuore. Il tratto è più risoluto, è un fare più naturale; la maniera direi ch'è tratto educato, incivilito, ridotto alle regole della convenienza; un bel tratto si può avere però, e maniere cordiali; così non tutto rozzo il primo, e non tutte apparenti le seconde, il che fa vedere come la differenza tra loro è sottile, o quanto la bontà vera s'avvicini alla delicatezza più squisita, o infine quanto i modi dall'educazione corretti possano simulare l'intrinseca mancante bontà. Maniera, anche in pittura, dice un fare, uno stile, un genere un po' caricato, e un pochino esagerato. Maniera ha manierato, ma anche manieroso: tratto ha soltanto trattabile. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Maniera - S. f. Qualità di procedere operando, Modo, Guisa, Forma. [G.M.] Lat. b. Maneries e Maneria, Maniera di trattare. S. Bernard. Epist. 39. e de Cantu. t. I. Maneries locutionis. Così il Magri, Notiz. Vocab. Eccl. = Bocc. Nov. 18. 44. (C) Volendo Perotto e Giacchetto investire il Conte, per niuna maniera il soffersi. Dant. Par. 13. E amendue girarsi per maniera, Che l'uno andasse al primo, e l'altro al poi. Petr. Son. 76. part. I. Sennuccio, io vo' che sappi in qual maniera Trattato sono. Gr. S. Gir. 3. In una maniera puote uomo ben provare carità, se parimente ama uomo colui, che è suo nemico. Cr. 5. 10. 15. (Man.) La corteccia (del fico) è secca in maniera d'un cuojo, per la qual cosa è durissima a smaltire.

[Cont.] Qualità d'una cosa. Gris. Cav. 61. In tal difetto pur li giova mettergli una scaccia con un bottone ingastato, facile a voltarsi in ciascuna banda, e quanto più sono grossi, tanto più scuopre, e sarà forte, ma io lodarei sempre che fossero di mezza maniera.

2. Qualita o Modo di procedere conversando, traltando; Atto, Tratto, Procedere, Costume, Creanza, Vezzo. Bocc. Nov. 13. 12. (C) Quanto alcun altro potesse essere costumato, e piacevole, e di bella maniera. E nov. 23. 1. Uomini di nuove maniere e costumi. E ivi, 31. 4. E considerate le maniere, e costumi di molti, tra gli altri un giovane… le placque. Tes. Br. 5. 13. Qui lascia il conto il parlare degli uccelli di caccia, e vuol seguire la natura, e la maniera degli altri animali, cioè d'altri uccelli, che non son da caccia. Alam. Gir. 14. 22. Al suo apparir l'ha conosciuto Alle fattezze, alla maniera grave. Tass. Ger. 2. 92. Accommiatò lor poscia in dolci e grate Maniere, e gli onorò di doni eletti.

Ass. T. Buono far le cose con maniera; non ha maniera. [G.M.] Un po' di maniera! – Che maniera è questa? – Che maniera è la vostra?

[G.M.] Ell. Ha certe maniere!

3. T. Segnatam. nel ling. fam., s'unisce. – Modi e maniere, come in Hor. More modoque. – Avendo modo e maniera. – C'è modo e maniera di far le cose, dicesi a chi eccede, o a chi non vuole o non sa.

4. T. Quel che più elettamente A ogni modo, più fam. In tutte le maniere, dev'esser così; in tutte le maniere sarà (checchè altri dica o faccia, per quanto ne costi a me).

5. T. Come nel lat. Quodammodo tempera l'ardimento di quel che si dice, e accenna che l'espressione è da prendere a un dipresso e in modo indeterminato, sogliam dire: In certa maniera, In una certa maniera, In tal qual maniera.

6. Modo enf. T. Prepotente in quella maniera!

7. T. Sull'anal. di Hujusmodi. E fate molt'altre cose simili di questa maniera (di questa specie, sul fare di questa.)

8. T. Ell. Domandando con maraviglia vera o affettata, non tanto del come quanto del perchè d'una cosa o d'un atto: In che maniera? Sottint. siete voi qui? è seguito cotesto, osate voi farlo?

9. Usanza, Costume, Consuetudine. Bocc. Nov. 17. 16. (C) Essa alla maniera alessandrina ballò.

10. Spezie, Sorte. Bocc. Introd. 13. (C) Portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezierie. E 20. Una maniera di beccamorti…, che chiamar si faceano becchini…, sottentravano alla bara. E 27. Veggionvisi verdeggiare i colli, e d'alberi ben mille maniere. Nov. ant. 20. 1. E chi avea alcuna speziale bontà, a lui venieno: trovatori, sonatori, e belli parlatori, uomini d'arte, giostratori, schermitori, d'ogni maniera genti. Franc. Sacch. Op. div. 111. Furono alcuna maniera di filosofi, che dicevano, che in questa vita la natura produceva a necessità ogni cosa. [Camp.] Guid. G. 15. 121. A tutti i giorni addivenne che tra diverse maniere di genti ha diverse maniere di animi.

11. [Camp.] Essere di tal maniera, per Avere ugual sorte. Bib. Salm. I. Ciò che faràe (il giusto) saràe in prosperitade. Li malvagi non saranno di tale maniera, ma saranno siccome la polvere che il vento lieva di terra. (Non sic impii, non sic.)

12. Aff. a Guisa, Figura. Ovid. Simint. 2. 157. (Man.) Giove venne in questo luogo in maniera d'uomo. [Camp.] Metam. III. Molti uomini in maniera delli Iddii sono entrati nelle caste camere (nomine Divorum).

13. Maniera di dire, lo stesso che Locuzione, Frase. Salvin. Pros. Tosc. 2. 165. (M.) Siccome dal pattume d'Ennio sapeva il giudicioso Virgilio ripescar perle, così tra quelle rozze pronunzie…, e in quelle maniere di dire orridette talora anzi che no.

14. (B.A.) Modo, Guisa, Forma d'operare di pittori, scultori, architetti, ecc.; ed intendesi Quel modo che regolatamente tiene in particolare un artefice o una scuola d'artefici nell'operar loro. Car. Lett. 2. 148. (M.) La figura è bellissima nel genere suo, cioè tra le cose moderne, ma moderna è ella veramente del tempo, ed anco della maniera (secondo mi si dice) del Mantegna. T. Vasar. Vit. Pitt. 2. 265. Costui imitò sempre la maniera del Bellini, la quale era crudetta, tagliente e secca tanto che non potè mai addolcirla nè far morbida. E 1. 190. (Man.) Taddeo adunque mantenne continuamente la maniera di Giotto. E 2. 343. Fu costui imitatore della maniera di Donato. Allegr. 7. Gl'intendenti dell'arte alla maniera conoscono di chi l'opere sono. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 237. Opere di quelli che hanno tenuta diversa maniera e stile, formando le figure tutte allumate ad un medesimo modo, sì che quasi niun rilievo vi si comprende ma pajano piane e senza forza alcuna. = Baldin. Dec. (Mt.) Maniera migliorata, quanto alla morbidezza e pastosità. Lor. Panc. in Magal. Lett. t. 2. p 24. (Firenze, 1769.) Ma basta che somigli un poco (il ritratto), perchè non pretendo che sia fatto di buona maniera.

Maniera vale anche Affettazione, Ricercatezza. Baldin. Lez. Accad. 14. (Man.) In ogn'altro scopresi talora alquanto di quel difetto, che dicesi maniera.

[Cont.] Di maniera. In modo ammanierato, ricercato. Vas. Scul. VIII. Ancora che gli scultori in questa parte non possino così bene contraffare la natura, facendo essi le ciocche de' capelli sode e ricciute, più di maniera che di imitazione naturale.

T. Maniera. In fatto d'arte, non Del fare proprio all'artista, ma dell'arte di ben lavorare in gen. Vas. Vit. 7. 3. Aggiungendo alle cose de' primi regola, ordine, misura, disegno e maniera.

[Cont.] Vas. Arch. I. E si conoscono esser greche, oltra il marmo, alla maniera delle teste, ed alla acconciatura del capo, ed ai nasi delle figure. Vas. Pitt. Scul. Arch. III. 228. In Ancona all'altar maggiore di San Domenico fece nella tavola Cristo in croce, ed a' piedi la Nostra Donna, San Giovanni e San Domenico bellissimi, e di quell'ultima maniera fatta di macchie, come si disse pure ora. E Pr. III. Nel disegno non v'erano gli estremi del fine suo, perchè se bene facevano un braccio tondo, ed una gamba diritta, non era ricerca con muscoli con quella facilità graziosa e dolce, che apparisce fra 'l vedi e non vedi; come fanno la carne e le cose vive: ma elle (pitture antiche) erano crude e scorticate, che faceva difficoltà a gli occhi e durezza nella maniera.

In questo signif. Maniera prendesi anche talvolta per Franchezza, Sicurezza di fare. Borgh. Rip. 159. (C) La testa come che universalmente sia tenuta, e sia bella, par che quelli dell'arte la vorrebbono di più maniera.

[Cont.] Maniera bella, buona, grande, leccata, secca, crudetta, tagliente. Vas. Pr. Pitt. Scul. Arch. III. La maniera venne poi la più bella dall'avere messo in uso il frequente ritrarre le cose più belle; e da quel più bello, o mani, o teste, o corpi, o gambe, aggiugnerle insieme; e fare una figura di tutte quelle bellezze che più si poteva; e metterla in uso in ogni opera per tutte le figure; che per questo si dice esser bella maniera. E Pitt. XV. Chi studia le pitture e sculture buone, fatte con simil modo, vedendo ed intendendo il vivo, è necessario che abbi fatto buona maniera nell'arte. E V. Pitt. Scul. Arch. III. 279. Un quadretto pieno di figure picciole, a uso di minio, che ha fatto per Don Francesco Prencipe di Firenze, che è lodatissimo, ed altri quadri e ritratti ha condotto con grande studio e diligenza, per farsi pratico ed acquistare gran maniera. E III. 226. Fece il Francia nel suo (quadro), quando Davide vede Bersabea lavarsi in un bagno, dove lavorò alcune femine con troppo leccata e saporita maniera. E II. 286. Fu Alesso diligentissimo nelle cose sue; e di tutte le minuzie, che la madre natura sa fare, si sforzò d'essere imitatore. Ebbe la maniera alquanto secca e crudetta, massimamente ne' panni. E Pr. Pitt. Scul. Arch. III, Furono cagione (le statue antiche) di levar via una certa maniera secca, cruda e tagliente, che per lo soverchio studio avevano lasciata in questa arte Pietro della Francesca, Lazaro Vasari…

15. (Med.) Maniera di vitto o di vivere. Dieta, Regola, Ragione, Norma e modo di vivere. Red. nel Diz. di A. Pasta. (Mt.) Maniera strettissima di vitto,… Maniera di vitto refrigerante ed umettante… Discreta e ben regolata maniera di vivere e corrispondente al bisogno… Tener nel vitto una maniera di vivere umettante e refrigerante e non essicante. E appresso: Si usi un'aggiustata maniera di vivere, tanto nel mangiare, quanto nel bere…

[T.] Maniera da Mano, Modo di condurre operazione qualsiasi; è idea meno gen. e più determinata di Modo; e le mancano parecchi sensi di quest'altro vocab. che o suona pregio, o nè lode nè biasimo; ma nella Maniera può essere difetto o eccesso. T. Maniera di ragionare. Anche nel senso corp. Di stare, Di muoversi, Di scansare, Di condurre un lavoro maccanico. Sagg. Nat. esp. 7. Il quarto termometro col cannello a chiocciola… si fabbrica nell'istessa maniera.

T. Pitti Vinc. Eseq. 8. Altri simili (panni neri) con diverse involture… in tal maniera s'ingruppavano insieme.

II. D'arti belle. T. Varch. Lez. 215. Diverse maniere e modi di lavorare e colorire in fresco, a olio, a tempera, a colla e guazzo. Vas. Op. Vit. 1. 167. Son più che certo e chiarissimo per la maniera del dipignere ch'ella è di mano di Pietro. E 2. 501. Diligente coloritore ed assai imitatore della maniera di P. Perugino. Borgh. Rip. 285. Comecchè nel colorire (l'Antenione) avesse maniera più cruda (di Nicia). Vas. Op. Vit. 2. 461. Andrea del Verrocchio… ebbe la maniera alquanto dura e crudetta. E 4. 456. Che la maniera non sia cruda, ma sia negli ignudi tinta talmente di nero che abbiano rilievo.

III. Anco di stile. Ass. T. Scrittore di maniera, manierato: è biasimo. Ma poi in gen. Ogni scrittore ha e deve avere la sua maniera, purchè non la ostenti.

T. Maniera gustosa di narrare. – Bella maniera d'esporre le dottrine della scienza.

T. Maniera di dire, concerne anche le locuzioni composte di più d'un vocabolo. Modi di dire, pare più pr.; ma quando diciamo Per modo di dire, cioè approssimativamente o per farsi intendere a qualche modo, qui non cade Maniera. E qui come altrove può suonare difetto più che Modo non soglia. Certi scrittori hanno certe maniere lor predilette, e le ripetono a sazietà, e se ne fanno belli anche fuor di proposito. Non sempre le maniere toscane fanno il dire toscano. – Maniere barbare mescolate a modi natii.

IV. Senso mor. e soc. T. Maniera di procedere, D'operare nel mondo. Rim. Ant. di Bracciarone 1. 417. Ma quei che… vuolno (vogliono) muoia umiltà vera, La lor mainera contrar'è di bene.

T. Segnatam. plur., concerne gli atti esteriori nel consorzio soc. Tass. Pr. 5. 288. Il nobile, praticando per lo più co' servi e coi villani, si avvezza d'una maniera di vivere imperiosa, e diviene insolente. Cron. Vell. 19. Grande della persona… e di bella maniera, savio e costumato. – Ha dolci maniere. – Uomo di semplici maniere. – Belle maniere. – Usa maniere inurbane.

V. T. Modi avverb. In questa maniera, col moltiplicare i suoni, può meglio fermare il pensiero del sempl. Così, e In altra maniera, più che Altrimenti. In singolar maniera, più che Singolarmente, fa pensare al modo appunto con cui l'opera è fatta, o alle qualità proprie per cui l'ente appartiene a tale o tal ordine d'enti.

T. A ogni modo, è forma più spedita e più eletta; e meglio adoprasi in senso di Nondimeno, Checchè sia di ciò. In ogni maniera, è più fam., e più propriam. concerne il da farsi. Io direi A ogni modo è da volere; In ogni maniera è da conseguire. – In tutte le maniere, è ancora più fam., e vale talvolta A ogni costo. In tutte le maniere ei vo' riuscire.

T. In nessuna maniera, modo enf. di negare, fin la possibilità o l'astratta verità della cosa, anche dove l'idea dell'operare non entri; come diciamo Menomamente, e i Lat. Nullo modo. A noi, in questo senso, è più evidente Maniera che Modo.

T. In che maniera, più comunem. diciamo che In qual maniera, interrogando, ma per meglio specificare la qualità del modo da tenersi o tenuto: Ora esporremo in quale maniera…

T. Coll'A, non sogliamo congiungerlo col Che nè col Quale; ma diciamo Fare a quella maniera, Dire a questa maniera. E per ell. Egli è a quella maniera (è uomo fatto così). E più ell. ancora: Un uomo a quella maniera, per lo più non in senso di lode.

T. A, talvolta denota Secondo; e anche diciamo: Secondo sua maniera, accennando al modo abit. di fare o di dire.

T. Col Di, riguarda sempre gli usi di cui nel seg. § – Col Per, quasi inusit. oggidì. Mil. M. Pol. 19. E tutti gl'idolatori del mondo vanno per questa maniera.

T. Più com. la partic. Con che concerne la continuità del moto nel fare e nel dire. Bisogna dirglielo con buona maniera. – Con bella maniera, persuaderglielo. – Con quella maniera lusinghevole s'è insinuato nel cuore di lei.

VI. T. Taluni usano Di maniera che, quasi tutt'una voce, come altri Di modo che, nel senso che pure dicesi molto italianam. Sicchè, aff. a Dunque, concludendo il proprio ragionamento o l'altrui. Di maniera che voi venite a dire;… Di maniera che, secondo voi, per essere libero di me, io dovrei essere lo schiavo non d'un re ma di tutti. Modo pesante e inutile.

VII. T. Siccome Mano vale anco Quantità di persone, così Maniera a più ragione denota Sorte, Condizione d'oggetto; giacchè il modo d'essere e d'operare li fa distinguere, e ne discerne le specie e i generi. Nel b. lat. Maneries ciborum. Franc. Sacch. rim. Uccei d'ogni maniera. Pallav. Bene, 3. 18. Due maniere di fini ci lusingano la volontà. Alcuni son tali che per se soli arebbon efficacia di muoverla. – Cose d'ogni maniera. – Di diverse maniere. – Stranezze di questa maniera.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: manicotti, manicotto, manicuccia, manicure, manide, manidi, manie « maniera » manierata, manieratamente, manierate, manierati, manierato, maniere, manieri
Parole di sette lettere: maniaci, maniaco, maniche « maniera » maniere, manieri, maniero
Vocabolario inverso (per trovare le rime): lumiera, salumiera, pattumiera, doganiera, fagianiera, laniera, dilanierà « maniera (areinam) » smanierà, bananiera, paniera, straniera, stranierà, estranierà, metaniera
Indice parole che: iniziano con M, con MA, parole che iniziano con MAN, finiscono con A

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