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Informazioni utili online sulla parola italiana «correggere», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Correggere

Verbo

Correggere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è corretto. Il gerundio è correggendo. Il participio presente è correggente. Vedi: coniugazione del verbo correggere.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di correggere (aggiustare, sistemare, riparare, perfezionare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola correggere è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: gg, rr. Lettere più presenti: erre (tre), e (tre). Divisione in sillabe: cor-règ-ge-re. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con correggere per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • E' meglio correggere l'atto appena ci si rende conto di aver fatto un errore.
  • Avrei tanto da correggere nel mio carattere difficile.
  • Il mio medico mi ha detto che devo correggere la posizione di seduta.
Citazioni da opere letterarie
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “Pur troppo!” disse Federigo, “tale è la misera e terribile nostra condizione. Dobbiamo esigere rigorosamente dagli altri quello che Dio sa se noi saremmo pronti a dare: dobbiamo giudicare, correggere, riprendere; e Dio sa quel che faremmo noi nel caso stesso, quel che abbiam fatto in casi somiglianti! Ma guai s'io dovessi prender la mia debolezza per misura del dovere altrui, per norma del mio insegnamento! Eppure è certo che, insieme con le dottrine, io devo dare agli altri l'esempio, non rendermi simile al dottor della legge, che carica gli altri di pesi che non posson portare, e che lui non toccherebbe con un dito.

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): — Certo, — replicò quegli, — dal momento che lei, signor Pascal, non volle correggere a tempo, prima cioè del termine prescritto dalla legge per contrarre un secondo matrimonio, lo sbaglio di sua moglie, sbaglio che poté anche — non nego — essere in mala fede. Lei lo accettò, quel falso riconoscimento, e se ne avvalse... Oh, badi: io la lodo di questo: per me ha fatto benissimo. Mi fa specie, anzi, che lei ritorni a ingarbugliarsi nell'intrico di queste nostre stupide leggi sociali. Io, ne' panni suoi, non mi sarei fatto più vivo.

Senilità di Italo Svevo (1898): La Zarri negò che Angiolina fosse fuggita. Era andata a stare in casa di parenti che abitavano a Vienna. Emilio non protestò, ma poco dopo, cedendo al suo imperioso desiderio, riprese il tono d'accusatore che si era tentato di togliergli. Disse ch'egli aveva previsto tutto. Aveva tentato di correggere Angiolina e di segnarle la via retta. Non vi era riuscito e ne rimaneva scorato; ma era ben peggio per Angiolina, ch'egli non avrebbe lasciata mai, se ella l'avesse trattato altrimenti.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per correggere
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: correggerà, correggerò, correggete, sorreggere.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: sorreggerà, sorreggerò, torreggerà, torreggerò.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: corree, correre, core, cere, orge, egee.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: correggerei, correggerle.
Parole con "correggere"
Iniziano con "correggere": correggerebbe, correggerebbero, correggerei, correggeremmo, correggeremo, correggereste, correggeresti, correggerete.
Finiscono con "correggere": ricorreggere.
Parole contenute in "correggere"
ere, corre, regge, reggere, corregge. Contenute all'inverso: erro.
Incastri
Si può ottenere da corre e regge (CORreggeRE).
Inserendo al suo interno est si ha CORREGGERestE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "correggere" si può ottenere dalle seguenti coppie: corico/ricorreggere, coso/sorreggere, correre/reggere.
Usando "correggere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * reggeremo = cormo; * reggerete = corte; * rete = correggete; * rendo = correggendo; * evi = correggervi; * resse = correggesse; * ressi = correggessi; * reste = correggeste; * resti = correggesti; * egli = correggergli; * ressero = correggessero.
Lucchetti Riflessi
Usando "correggere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = correggete; * errai = correggerai.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "correggere" si può ottenere dalle seguenti coppie: cori/reggerei, cormo/reggeremo, corte/reggerete.
Usando "correggere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aie = correggerai; * mie = correggermi; * tiè = correggerti; * vie = correggervi; * remore = correggeremo; * glie = correggergli; corico * = ricorreggere.
Sciarade incatenate
La parola "correggere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: corre+reggere, corregge+ere, corregge+reggere.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Emendare, Correggere - Emendare nelle cose di morale è Far conoscere altrui le proprie imperfezioni e far sì che le lasci; e, più che altro, si usa nel riflessivo per Abbandonar l'errore e tornare al cuore. - «Si era dato alla dissipazione; ma ora si è emendato.» - Quando si corregge, non solo si fanno conoscere altrui i proprii errori, ma si biasimano, e anche si gastigano, affinchè colui che gli ha gli abbandoni. [immagine]
Emendare, Correggere - Emendare, se parlasi di opera d'ingegno, è Toglier via le mende, i difetti, i lievi errori.

Correggere riguarda non solo errori più gravi, ma tutta insieme l'opera; e significa ridurre alle regole dell'arte ciò che se ne discosta. [immagine]
Correggere, Emendare - Correggere è il ridurre diritto ciò che era torto, è il ridurre alle regole dell'arte ciò che se ne scosta più o meno. - Emendare è ridurre a forma più propria, più elegante, ed a maggiore esattezza. Si corregge ciò che è vizioso; si emenda ciò che è difettoso. [immagine]
Biasimare, Censurare, Correggere - Biasimare è Trovare qualche cosa di tristo in un'azione o nella vita di alcuno, significandolo con parole. - Censurare è quel medesimo, ma si allarga più specialmente alle opere di arte e lettere, ed è fatto pubblicamente. - Correggere è Rimproverare altrui qualche fallo, ammonendolo di non più commetterlo. Vedi Emendare. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Correggere, Riprendere, Ripigliare, Emendare, Rimendare, Riformare - Si correggono gli errori, si riprendono i vizii, si emendano i difetti, si riformano gli abusi. Correggere è proprio tor via l'errore, o la qualità dannosa; il maestro corregge gli errori fatti dallo scolaro; se l'acqua è di cattiva qualità, stagnante, impregnata di sali, e poco buona da bere in una parola, metteteci un po' d'aceto che le servirà di correttivo: ond'è che si corregge in fatti e in parole. Emendare è più di correggere, poichè oltre il toglier via l'errore del momento, tende a far conoscere il difetto che ne è la causa, e a raddrizzarlo. A correggere e ad emendare vale il riprendere con carità e con fermezza ad un tempo, altrimenti il difetto cangiasi in vizio, l'errore in abuso, e devesi allora ricorrere a radicali riforme. Ripigliare, in questo senso è riprendere il discorso e la parola, e si può fare con forza, e attaccare o battere l'avversario con più calzanti ragioni o parole più vibrate; e ciò meglio, se l'altro è dalla parte del torto. Riformare è tagliare nel vivo, abbattere le parti guaste, e talvolta innestare sul vecchio tronco nuovi principii. Per una saggia riforma, le correzioni afflittive furono espulse dall'insegnamento. Correggere se stesso ed emendarsi è la più efficace delle riprensioni che fare possiamo ai fratelli nostri. Correggere per governare, o per ciò che i Latini dicono moderare era andato in disuso, ma ora ripiglia luogo nelle parole vive come tante altre di buona lega, dacchè l'amore per la lingua si generalizza, e lo studio di essa la richiama alle pure sue fonti, come già dissi. Rimendare ha tutt'altro senso di tutti i qui citati, perchè vale, secondo la Crusca, riunire in maniera le rotture de' panni, ch'è non si scorga quel mancamento: eppure si vede che, sebbene in cosa materiale, pure la correzione o riparazione di difetto e di mancamento vi sta rinchiusa; tanto è vero che il marchio primitivo delle parole non può alterarsi per metafore o trapassi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Correggere - [T.] V. a. Dirizzare quel ch'era torto, secondo il senso di Rego, da cui l'it. Retto e Diritto. Aureo lat. T. Iscr. lat. Correggere la strada. = Galil. Op. lett. 6. 387. (Man.) Il corso d'un fiume. T. Plin. Torcere o correggere il corso de' fiumi. Liv. Il corso, in gen. Plin. L'andatura d'un animale che zoppica.

2. Non di moto, ma di superficie. T. Augusto in Macr. Correggere il corpo che ha un gobbo. Prov. Tosc. 120. Il drappo corregge il dosso, e la carne concia l'osso.

3. In gen. T. Plin. Correggere il difetto del corpo. Benciv. Volg. Mes. 43. Correggesi il difetto suo congiungendo con esso qualche cosa acuitiva, che il vigorisca. [F.T-s.] Cocch. Cons. II. 20. Diminuire e correggere gli effetti del male. T. L'acrimonia della bile. – Il temperamento.

4. D'altri corpi. [Cont.] Biring. Pirot. VI. 12. Se la terra per caso fosse di mala natura, e non aveste dell'altra da poterla correggere,… fate le terre tenere e scaldate forte la forma. Lana, Prodr. inv. 65. Se pur vi è qualche improporzione, si può facilmente correggere, con divider la parte superiore del tubo in gradi proporzionalmente sempre minori. [F.T-s.] Cocch. Cons. II. 13. Con alcune diligenze si potranno correggere alcuni incomodi dell'aria. [Tor.] Targ. Ar. Vald. 2. 376. = Cr. 1. 4. 15. (C) Correggere i vini (purgarli da cattiva qualità che abbiano contratta, come saper di muffa, aver preso il fuoco (Gh.)). T. È in Plin. = Soder. Tratt. Vit. 202. (Gh.) Questi (vini), rincappellandoli, si correggeranno di modo che si potranno assai gustevolmente bere. Ricett. Fior. 3. 78.(C) Le medicine purganti s'infondono in diversi sughi ed acque e con diverse altre medicine, le quali correggono la mala qualità loro. Lib. cur. malatt. Lo agarico si corregga col cennamo.

5. Senso intell. T. Correggere l'opinione. – Il giudizio, il detto.

6. Segnatam. Correggere scritto o libro, e degli sbagli materiali della mano, e quanto alla lingua, allo stile, alle idee, all'ordine, alle dottrine. Maestruzz. 2. 27.(C) Correggere i libri. T. Oraz. Se a Quintilio recitavi cosa del tuo, egli diceva: Correggi, via, questo e questo. Cic. Chiese ch'io correggessi il suo discorso prima ch'e' lo dia fuori. [Camp.] Bib. Jerem. Prol. Il quale alfabeto noi rendemmo a misura di versi. Però l'ordine delle divisioni, il quale è al tutto confuso appo i Greci e appo li Latini, noi lo abbiamo corretto alla fede di prima (ad pristinam fidem correximus: autorità fidata). = Bemb. Lett. 2. 3. 57. (Man.) Il Boccaccio stampato in Firenze del 1527 io non ho; chè ne corressi uno di quelli stampati in Vinegia.

Purgare dagli errori le bozze della stampa. T. Il correttore o l'autore corregge gli errori della composizione: il compositore poi corregge le stampe. Dánnosi alla fine del libro, o in foglio da sè, le correzioni degli errori sfuggiti nella stampa; e questa serie, con locuz. lat., fatta S. m. dicesi Errata-corrige.

7. T. Correggonsi altre opere d'arti belle, disegno, musica. E l'autore da sè, e altri. [Cont.] Vas. V. Io fui… quegli che misi sempre in disegno i capricci del Papa, che poi si diedero a rivedere e correggere a Michelagnolo.

T. Corregge il dicitore la pronunzia, e nel senso e nel sentimento e ne' suoni. – L'attore, il gesto, quanto a convenienza e a dignità e ad eleganza.

T. Correggesi anche opera manuale.

8. Senso mor. T. Cic. Correggere col pentimento l'errore. Sall. Le colpe. [F.T-s.] Gio. Fabr. Com. Ter. 289. 1. Correggo il peccato che è nato da noi. (Quod peccatum a nobis ortum est corrigo.) = Fior. Virt. 63. (Man.) L'uomo savio corregge lo suo vizio per l'altrui. Vit. S. Gir. 27. (C) De' tuoi peccati e difetti correggerestiti (ti correggeresti).

T. Correggere la vita. Girol. I costumi. Modo bibl. Correggere la propria via, che rammenta col trasl. il senso pr.

Ass. G. V. 2. 24. (C) Correggersi e lasciare i vizi. Maestruzz. 1. 57. Nolla (non la) può lasciare (la moglie), s'ella si vuol correggere. T. Cic. Che cosa alcuna ti muti? Che tu mai ti corregga? = Mess. Cin. in Raccol. Rim. ant. Tos. 2. 223. (Gh.) Prova quello Martir ch'è dato a chi non si corregge. T. Prov. Tosc. 224. Guai a colui che morte lo corregge.

9. Segnatam. in senso civ. e polit. G. V. 7. 17. 2. (C) Corressono li statuti e ordinamenti. Maestruzz. 2. 37. (Man.) Che nelle lettere papali niuno, nè in piccola cosa, nè in grande, vi ponga la mano: eziandio una lettera nè un punto non si dee correggere, salvo che coloro a cui egli è commesso. T. Cic. Il vizio della legge. Dant. Canz. Le tue mal giuste leggi… correggi.

T. Svet. La disciplina. Cic. I costumi della città. – Gli abusi; Le umane ingiustizie.

10. Taluni dei modi not. si stendono agli usi intell. e mor. e civ.; il che appare meglio dagli es. seg. [Cors.] Car. Rett. Arist. 2. 5. Di tutte le cose terribili quelle sono più da temere dove gli errori che si fanno non si possono correggere. T. F. Fil. da Sien. 2. Per lo sopradetto assempro (esempio) si ammendino e si correggano. – Si può e nel senso intell. e nel mor. correggere senza emendare, senza cioè tôrre via tutte le mende; ma, d'altra parte, si può tôr via alcune mende, o anche tutte, senza interamente correggere, cioè ridurre a dirittura perfetta. Emendare concerne le parti; Correggere, l'intero.

T. Diciamo e Correggere alcuno del suo difetto o vizio; e Correggere il proprio e l'altrui vizio o difetto. E questo, Correggersi del difetto o vizio. E ass. Correggersi.

11. Segnatam. nel senso mor. E aff. a quello, Correggere vale Ammonire in modo più o men severo; giacchè l'ammonizione è un modo di addirizzare quel ch'è torto in altrui. T. Posson correggere e superiori e uguali, e anco inferiori: e lasciarsi dagli uguali e dagli inferiori correggere è virtù insieme e prudenza.

T. Correggesi e con parole e con atti e col silenzio. In un inno la Chiesa, accennando al fallo di Pietro: Riguarda a noi che siam per cadere, e col riguardare, correggici. [Tav.] Ar. Orl. 37. 40. Il rio signor vaneggia In furor tanto, e non è chi 'l correggia. (Forma inusit., per Corregga.) = Libr. Ruth. p. 14. (Gh.) (Ruth) ne colga senza vergogna, e non sia niuno che quando ne coglie la corregga e dica niuna cosa.

Col Che. Fav. Esop. S. 134. (C) I santi predicatori che sempre ci ammaestrano e correggono, che facciamo pace con Dio de' nostri peccati.

Col Di. T. Fior. S. Fr. 101. Quando era corretto della sua disubbidienza.

12. Quindi anco Punire: dice quel gastigo che non atterra ma sostiene, non reprime ma indirizza. T. E uomini, e popoli son corretti e da Dio e da altri uomini.[Camp.] Bin. Bon. II. 5. Corregge, ammaestrando, l'ignorante, E a qual (chi) per vizio pecca, dando pena. = Bocc. Nov. 89. 5. (C) Valer. Mass. La vergine di Vesta fosse corretta sotto le battiture. T. La madre corregge il figliuolo, il maestro lo scolaro, con qualche astinenza.

13. In senso più ampio. Mor. S. Greg. 8. 25 (C) Che la S. Chiesa sia corretta d'alcuna avversità.

14. † Per il semplice Reggere (giacchè la partic. Con anco ai Lat. era semplicem. intensiva). Nel senso corp. Alam. Avarch. 22. 88. (Gh.) Le smarrite gregge Senza 'l cane o 'l pastor che le corregge. † Poliz. Stanz. 1. 118. Duo formosi delfini un carro tirano: Sovr'esso Galatea che 'l fren corregge.

In senso mor. e civ. e polit. Cron. Morel. 24. 1. (C) Sospinto piuttosto, da chi l'avea a correggere, allo spendere che al guadagnare. S. Ag. Serm. p. 71. (Gh.) Sanza questa (ubbidienza), la repubblica non puote stare; nulla famiglia senza questa si può correggere. Amet. 91. (C) Sotto legge plebea correggendo la mobile pompa de' grandi, e le vicine città, gloriosa si vive. Bocc. Filoc. 1. 67. (Gh.) Mostrarono la loro virtù, per la quale il mondo lungamente si contentò d'essere corretto da cotali reggitori. Petr. Canz. 11. 1. (C) Dant. Inf. 5. Tenne (Semiramide) la terra che 'l Soldan corregge. – L'orig. it. di questo modo è che gl'imperatori rom. mandavano correttori nelle provincie, dapprima a correggere i disordini de' governatori ordinarii, poi a reggere soli: e il costoro potere s'allargò tanto da quasi agguagliare l'imperiale, e Italia tutta aveva un sol correttore. Anco ne' Salmi: Correxit orbem terrae. Quindi taluni degli es. qui cit. partecipano dei sensi sopra not.

† Ass. ancora più inusit. Chiabr. Rim. 2. 300. (C) Il Pastor che in Vatican corregge.

† Correggere sè, Governare se stesso, diff. dal senso not. di Correggersi. [Camp.] Bin. Bon. XVIII. 5. Perchè d'arbitrio libero è dotato E di ragion, con la qual si corregge E suo migliore elegge, onde pianeto a forza nol costringe. E II. 5. Mille uomin' corregge uno; Ma chi corregge sè più d'altri vale.
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Parole in ordine alfabetico: correggendo, correggente, correggenti, correggerà, correggerai, correggeranno, correggerci « correggere » correggerebbe, correggerebbero, correggerei, correggeremmo, correggeremo, correggereste, correggeresti
Parole di dieci lettere: corrediate, correggano, correggerà « correggere » correggerò, correggete, correggeva
Lista Verbi: coronare, corredare « correggere » correlare, correre
Vocabolario inverso (per trovare le rime): eleggere, rieleggere, rileggere, medioleggere, motoleggere, superleggere, reggere « correggere (ereggerroc) » ricorreggere, sorreggere, passeggere, proteggere, sproteggere, trafiggere, prefiggere
Indice parole che: iniziano con C, con CO, parole che iniziano con COR, finiscono con E

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