Gli adolescenti di Ada Negri (1917): Dietro le profumate nuvole dei fiori, dietro il turbamento ineffabile del giovanissimo amore, Antonella intravide due devastati volti, riudì due voci fischianti a fionda: Petruccio ritrovò l'eco del pianto di sua madre — una pallida signora milanese venuta da un anno a Zurigo col pretesto apparente di avviare il figlio agli studi d'ingegneria, col vero scopo di ottenere la cittadinanza svizzera per divorziar dal marito; che, sul limitare della cinquantina, aveva perduto la testa per un'attrice di cinematografo.
Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Fu un colloquio breve, di due minuti che parvero una eternità a Ersilia, la quale andava stringendo e quasi graffiando il braccio del buon banchiere di Zurigo. Questi interrogò cogli occhi il commendator Zuccani, che, non sapendo che pesci pigliare e non volendo impacciarsi di cose che uscivano dal suo dicastero, prese a pulire le lenti degli occhiali.
Confessioni - Gelosia di Ada Negri (1917): La donna che mi parlava così, sull'alta terrazza d'un albergo del Dolder, in faccia alla verde conca di Zurigo attraversata dai brividi d'oro della Limmat e del Silhs, mi piaceva per la tendenza del suo spirito al paradosso, e per la voce ironica, tagliente, con la quale demoliva, in quattro e quattr'otto, ogni questione di sentimento. Mi piaceva, m'inquietava e m'incuriosiva. Una cinica, o una disillusa?... Non riuscivo bene a comprenderlo. |