Il Fiore delle Perle di Emilio Salgari (1901): — Ah!... Furfante d'un malese!... — gridò il vecchio Tseng, con ira. — Egli spera di impadronirsi della mia giunca!... Vedrà che bel giuoco preparerò io ai suoi pirati!... Scorticheremo i piedi a tutti e così bene, da farli urlare come dannati!... Va' a indossare delle vesti asciutte, Hong, e quando tornerai sul ponte, vedrai che tutto sarà pronto per ricevere quegli squali d'acqua dolce. —
Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): — Nulla, mi devi! La vita, mi devi, cuore di tigre! Sono forse più viva, io? Sono una morta che cammina ancora. Tu mi hai succhiato il sangue: tu saltavi il muro, per venirmi a cercare, e dopo mi hai lasciato così, come un oggetto rotto. Va', che gli uomini siete tutti feroci, più vili del cane, più vili della bestia più vile. Razza di Caino, ammazzate tutti il fratello vostro per andargli avanti...
Va' dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro (1994): E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta. |