Artiglio, Unghia, Unghione - Qui lasciamo parlare il Grassi. «Il vocabolario della Crusca definisce la voce Artiglio Unghia adunca e pugnente d'animali rapaci, così volatili come terrestri»; ed allega ad esempio due soli passi di Dante, in uno de' quali il poeta parla delle arpie, mostri pennuti e volanti della Favola, e nell'altro canta di Calcabrina e degli altri diavoli da lui foggiati a guisa d'animali alati. E qui sta la differenza non avvertita forse dalla Crusca, ma osservata da Dante, che Artiglio è proprio soltanto d'animali rapaci volatili, mentre per gli altri animali pure rapaci ma quadrupedi s'adoprano le voci Unghia ed Unghione. Quindi si dirà con bella proprietà gli Artigli dell'aquila, del falcone, dello sparviere, e l'Unghia del leone, l'Unghione della tigre, dell'orso; e non questo per quello. Infatti si distingue il leone dall'ugna; l'aquila dall'artiglio. La differenza vien confermata dal verbo Artigliare, cioè Prendere o ferir coll'artiglio, il quale non si adopera se non parlando di volatili rapaci, adoperandosi pei quadrupedi Abbrancare, Ghermire.
«Sento rammentarmi, in suon di rimprovero, il verso del Metastasio:
Leon che apre gli artigli;
ma i lettori, che hanno fior di giudizio, sanno che la filosofia della lingua non s'arresta alle poetiche licenze, e che, poggiando più alto, indaga l'origine delle parole, e ne fa severa ragione.» [immagine] |
Unghione - e UGNONE. S. m. Accr. d'UNGHIA, UGNA. Artiglio. Fav. Esop. S. 26. (C) E gabbavali con esso i volpicini, facendo loro far grandi strida per l'asprezza de' becchi e unghioni. Cr. 9. 78. 3. E li loro unghioni (de' cani) sien duri e piegati. Dant. Inf. 22. O Rubicante, fa' che tu gli metti Gli unghioni addosso, sì che tu lo scuoi. Ar. Fur. 7. 57. T'ho per caverne ed orridi burroni Fanciullo avvezzo a strangolar serpenti, Pantere e tigri disarmar d'unghioni. Boez. Varch. 4. rim. 3. Un altro, eguale a' più fieri leoni, Cresce con dente duro e torti ugnoni. Bern. Orl. Inn. 5. 78. Or con la coda il batte, or con l'ugnone. Buon. Fier. 2. 4. 26. Certe vecchie… Quelle (le gentildonne) acciuffaro, e come tra gli ugnoni Ne le rapiro invidïose e crude.
2. Fig. Amet. 61. (C) L'uno con tagliente unghione ha laniato il misero popolo; l'altro, con lusinghevole lingua leccando, l'ha munto di sangue.
3. [Val.] Per simil. Uncini, Ferri adunchi, atti ad afferrare. Bart. Simb. 239. Lanciavano un ponte ingangherato alla torre, il quale, cadendo, co' grandi unghioni di ferro ond'era armato, ghermiva la sommità dei merli.
4. L'unghia del cavallo. Non usit. Amet. 86. (C) Laddove il tuo cavallo con forte unghione fermato caverà la terra. |