Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- L'ubbia di mia moglie mi dà altamente fastidio e mi innervosisce.
- Ogni sua ubbia mi convinceva sempre più che era una donna ignorante.
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Citazioni da opere letterarie |
Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): Fece una scrollata di spalle. E per mostrare alla marchesa che egli non era uomo da lasciarsi dominare da un'ubbia, il giorno dopo, sul punto di partire per Margitello, le diceva: — Dovreste ordinare una piccola livrea per quel ragazzo; calzoni e giacchettina di panno scuro, filettati di giallo, colore dei Roccaverdina, con berretto gallonato.
Profumo di Luigi Capuana (1892): «La solita ubbia? Sei di ghiaccio, peggio di prima! Un bacio, una carezza, bisogna strapparteli peggio di prima! Hai tuttavia... paura di lei?» |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ubbia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: abbia, ubbie. Con il cambio di doppia si ha: uggia. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: dubbia, subbia. |
Parole con "ubbia" |
Finiscono con "ubbia": dubbia, subbia, indubbia. |
Contengono "ubbia": subbiare, dubbiamente, indubbiamente. |
Incastri |
Inserendo al suo interno dir si ha UBBIdirA (ubbidirà). |
Lucchetti |
Usando "ubbia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * adì = ubbidì; * adii = ubbidii; * adire = ubbidire; * adira = ubbidirà; * adirò = ubbidirò; * adite = ubbidite; * adito = ubbidito; * adiva = ubbidiva; * adivi = ubbidivi; * adivo = ubbidivo; * adendo = ubbidendo; * adente = ubbidente; * adiamo = ubbidiamo; * adiate = ubbidiate; * adimmo = ubbidimmo; * adirai = ubbidirai; * adirei = ubbidirei; * adisca = ubbidisca; * adisce = ubbidisce; * adisci = ubbidisci; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "ubbia" (*) con un'altra parola si può ottenere: * dite = ubbidiate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ubbia, Pregiudizio, Fisima, Uria - L'Ubbia è vana opinione, o pensiero superstizioso di chi crede cose portentose o di mal augurio, onde spesso piglia quasi significato di Avversione. - Pregiudizio è Giudizio fatto senza pensare alle cose che dovrebbero determinare il giudizio, e il fondare sopra esso un'opinione. - Fisima è opinione capricciosa, nata spesso da pregiudizii e da superstizioni. - [Uria, probabilmente corruzione di Augurio, è voce del volgo fiorentino e dei campagnuoli toscani a indicare sinistro presagio, brutto pronostico e simili. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Ubbia, Paura, Pregiudizio, Superstizione - Ubbìa è una certa vana credenza, speranza, o temenza proveniente da cosa logicamente impossibile: è ubbìa tanto il credere che un sogno possa avere relazione cogli avvenimenti successivi della nostra vita, quanto lo sperare un terno al lotto pei numeri dal sogno medesimo ricavati, o il temere disgrazia o disavventura per aver sognato, veduto, inteso pronostici, secondo una certa maniera di vedere, nefasti. L'ubbìa viene da pregiudicato errore; è paura vana in quanto ci affligge realmente per cose o pericoli immaginarii; è superstizione perchè rimasuglio superstite appunto di credenze riprovate e riprovevoli come ogni altra superstizione è, e che alla luce della verità religiosa e scientifica dovrebbero scomparire. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Ubbia - S. f. Opinione o Pensiero superstizioso, malauguroso. Vogliono che sia dal celt. gall. Uabnonn, o Obhan, Spavento Oppure da Ubag, Cerimonia superstiziosa, Incantagione. In ebr. Hober, Augure, Maliardo.
T. Ubbía è pregiudizio superstizioso, pregiudizio con paura; non è semplice superstizione, non sola paura: è paura di cose da non credere, paura fondata sul falso. Nè sole cose che sentono del prodigioso comprende l'ubbía; ma le più semplici cose della vita. A chi crede star male, e non ha male alcuno, rispondesi: Le sono ubbíe.
Franc. Sacch. Nov. 48. (C) Per dilungarsi dal morto, e fuggir l'ubbía che sempre si recava de' morti. Matt. Franz. Rim. burl. 3. 103. Elle son tutte ubbíe, menzogne e fole. Tac. Dav. Ann. 13. 181. Per ubbía che quel sito sia il più presso al cielo. Red. Vip. 1. 61. Per levare una certa ubbía a quelle volgari donnicciuole, che doveano lavarlo dopo morto. Borgh. Tosc. 354. Molto andavan dietro a que' tempi a' cota' prodigii, e, come noi diciamo, ubbíe.
[G.M.] Ha mille ubbíe. Non bisogna mettersi ubbíe per la testa. Levatevi di capo coteste ubbíe. |
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