Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Casoso, Timido, Pauroso, Peritoso - Casoso è colui che di ogni piccola cosa si fa caso, e se ne attrista, ovvero a qualunque piccolo malore si abbatte e s'impensierisce. - Timido è colui che per natura teme di ogni cosa, nè si attenta a nulla, e in tutto scorge pericolo o vergogna. - Il Pauroso può venir tale per educazione, per abito, per esaltata fantasia: il pauroso può non esser timido. Giovanni delle Bande Nere, prode e audace capitano, aveva paura a star solo la notte. Il timore è nel cuore; la paura nell'immaginazione. - Peritoso è colui che nella comune usanza non si attenta, e si trova impacciato o a parlare o a fare atti di civiltà, lasciandosi sopraffare dalla vergogna e dal troppo rispetto. [immagine] |
Timorato, Timoroso, Timido - Timorato è per i cristiani Colui che ha il santo timor di Dio. - Timoroso, Colui che per natura aborre ogni azione tanto o quanto rischiosa, e per tutto vede il pericolo. - Timido è Colui che nella consuetudine tra gli uomini teme sempre di scomparire, e si trova impacciato a fare qualunque cosa che abbisogni di prontezza e vivacità. Al Timoroso si contrappone l'Audace e il Temerario, al Timido lo Sfacciato e lo Svergognato. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Timore, Paura, Spavento, Terrore, Orrore, Apprensione, Tema, Temenza, Timidità, Timidezza, Trepidazione, Timido, Timoroso, Timorato; Temere, Timidarsi, Peritarsi - Il timore è sentimento non odioso; è anzi una specie d'amore alquanto ritroso e pavido: chi teme ama; è proverbio antico. La paura invece è tremebonda e diffidente, moti ripulsivi affatto; lo spavento è paura eccessiva; l'orrore è avversione e ripugnanza estrema: chi ha orrore del vizio, certo ha in sè una pressochè sufficiente garanzia di non lasciarvisi andare. La tema è principio di timore; la temenza è disposizione a temere, a diffidare di sè quanto e più che d'altri. La timidità è quel certo timore pudico che ci fa star addietro, non osare: il timido si astiene dalle cose che fanno chiasso, rifugge dal mettersi in pretensione, e ciò non per vero timore, ma per modestia, per umiltà; il timoroso invece teme proprio di più; in lui agisce l'apprensione di far danno ad altri o a se stesso. Timorato non si usa che in timorato di Dio, ed ha buon senso: timido invece vuol dire talora pusillanime, e timoroso, diffidente di troppo. La timidezza è proprio l'abito del temere; ma veramente tra timidità e timidezza non ci vedo gran differenza, se non che l'ultimo è meno usato. Trepidazione è timore e tremore, è affanno, è paura effettiva per cui si paventa male imminente e non facile a schivarsi. Trepidare è un temere tremando o vacillando: si teme e per sè e per altri; si teme il male, e in certi casi anco l'eccesso del bene; si è trepidanti per sè soli, o al più pe' carissimi; perché in questa sensazione più che il sentimento agisce un malessere fisico o l'apprensione di esso: perciò intrepido chi non teme, chi non trema del pericolo. Peritarsi (dal gredo peri molto, e treo io tremo, così in dizion. di Napoli) sarebbe un temer molto e a segno di tremare; ma è pià un vergognarsi, avere quel certo timore di non far bene che ha chi diffida di sè, per non saper bene, o per non avere pratica o quell'assicuranza che viene anco da coraggio naturale; è un dubitare dell'esito delle cose per causa nostra. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Timido - Agg. Che teme agevolmente e per poco Timidus, aureo. Bocc. Nov. 9. g. 9. (C) Ci ha fatte ne' corpi dilicate e morbide, negli animi timide e paurose. Petr. cap. 3. Timida, ardita vita degli amanti. T. Ovid. Pist. 133. La timida mano alzò il coltello. [Pol.]Tass. Ger. lib. 4. 88. E così i pigri e timidi desiri sprona. [Cont.] G. Suor. M. C. Lett. 63. La madre badessa… giudica esser conveniente l'indugiar a domandarla (la grazia da monsignor arcivescovo) dopo pasqua. Intanto V. S. sarà da noi, e potrà in voce trattarne con lei, che veramente è persona molto prudente e discreta, ma assai timida.
[Pol.] D. 3. 17. E s'io al vero son timido amico, Temo di perder vita tra coloro, Che questo tempo chiameranno antico. Chiabr. Serm. 2. E rallegrarten puoi, Poichè d'essa (della virtù) non sei timido amico. T. Vang. Perchè siete timidi?
T. A modo di sost. Prov. Tosc. 239. Fortuna i forti ajuta, e i timidi rifiuta.
2. [Cont.] Di bestia. Gris. Cav. 90. Si potrebbe dire che il castigo di bastone fa il cavallo timido, e gli toglie l'ardire. [Pol.]Fortig. Ricciard. 18. 79. Pe' campi aperti a timida lepretta, Ed ora a damma iva Despina appresso.
3. Tral. T. Timido fiore in chiusa valle olezza. – La timida mammoletta.
4. Per Oppresso da timore. Bocc. Nov. 7. g. 2. (C) Trovò la gentil giovane… sotto il becco della proda della nave tutta timida star nascosa. E nov. 8. g. 5. Tutto timido divenuto, e quasi non avendo pelo addosso che arricciato non fosse. E nov. 2. g. 9. La giovane vergognosa e timida, siccome colpevole, non sapeva che si rispondere. Amet. 50. Io non usata di così fatte boci, timida, dubitando di peggio, cominciai a tremare come il mobile giunco mosso dalle soavi aure. Dant. Inf. 17. Allor fu' io più timido allo scoscio, Perocch' i' vidi fuochi, e sentii pianti. Ovid. Pist. 9. La qual cosa poichè pervenne a' miei timidi orecchi, il mio petto è stato sanza anima.
5. † Per Formidabile, Che impone timore. Amet. 71. (C) Tutto il cerchio ripieno di popolo possente e timido a tutto il mondo.[Val.] Sacchett. Battagl. 1. 6. E questo ben parea timido e scuro.
6. [Camp.] Farsi timido, per Arrossire, abbassando gli occhi per pudore. D. 3. 27. E come donna onesta che permane Di sè sicura, e per l'altrui fallanza, Pure ascoltando, timida si fane (si fa). |