Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- A volte, scrivendo le frasi con la parola data, faccio errori, per svista, sia di battitura che di dimenticanza.
- Il tuo è stato un errore consapevole e non una svista.
- Per una svista ho presentato l'istanza errata in ufficio.
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Citazioni da opere letterarie |
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Prima ancora che la selezione sia terminata, tutti già sanno che la sinistra è stata effettivamente la «schlechte Seite», il lato infausto. Ci sono naturalmente delle irregolarità: René per esempio, così giovane e robusto, è finito a sinistra: forse perché ha gli occhiali, forse perché cammina un po' curvo come i miopi, ma più probabilmente per una semplice svista: René è passato davanti alla commissione immediatamente prima di me, e potrebbe essere avvenuto uno scambio di schede. Ci ripenso, ne parlo con Alberto, e conveniamo che l'ipotesi è verosimile: non so cosa ne penserò domani e poi; oggi essa non desta in me alcuna emozione precisa.
Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek (2010): Mi ricorda che ci sarà sempre qualcosa che mi sfugge, qualcosa che tradisce una conoscenza di seconda mano, mi dice che l'errore non si insinuerà al centro, non riguarderà la storia del battaglione, né le ricerche sulla cultura indigena, ma qualche dettaglio quasi invisibile, la svista banale in cui incorri perché non sei cresciuta e non hai mai messo piede lì.
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Quando m'accorsi di esser colto troppo spesso dallo stesso dolore, evitai di stancarla col dirle sempre le stesse cose e, per avvertirla del mio bisogno di conforto, bastò mormorassi: «Povero Cosini!» Ella sapeva allora esattamente cosa mi turbava e accorreva a coprirmi del suo grande affetto. Così riuscii ad avere il suo conforto anche quand'ebbi tutt'altri dolori. Un giorno, ammalato dal dolore di averla tradita, mormorai per svista: «Povero Cosini!» Ne ebbi gran vantaggio perché anche allora il suo conforto mi fu prezioso. |
Uso in vari contesti |
- Nel 1827, su I teatri: giornale drammatico musicale e coreografico, è riportato: "Una svista ortografica di un corrispondente ha dato origine in altro Fascicolo ad un'assai peggiore svista, della quale si potrebbe ridere".
- L'11 ottobre 2013, la rivista Panorama, in un articolo sull'avvistamento di oggetti non identificati da parte dei piloti di aerei, scrive: "Tutto è avvenuto in pieno giorno, non sto parlando di lucine in lontananza: era lì ed era ben visibile, impossibile che tutte quelle persone insieme abbiano avuto una svista".
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per svista |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: smista, svesta, sviata, sviste. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: vista, svita. Altri scarti con resto non consecutivo: svia, sita, vita. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si può ottenere: vistai. |
Parole contenute in "svista" |
sta, vista. |
Incastri |
Inserendo al suo interno cera si ha SVISceraTA; con oggetti si ha SoggettiVISTA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "svista" si può ottenere dalle seguenti coppie: svia/asta, sviasse/assesta, sviassi/assista, sviasti/astista, svilì/lista, svio/osta, svita/tasta, svitassi/tassista, svito/tosta, sviscera/cerata. |
Usando "svista" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stata = svita; * stati = sviti; * stato = svito; * stasare = svisare; * statino = svitino; * stagnare = svignare; * tacerà = sviscera; * tacerò = sviscero; * tacerai = sviscerai. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "svista" si può ottenere dalle seguenti coppie: svignare/stagnare, svii/stai, svisare/stasare, svita/stata, sviti/stati, svitino/statino, svito/stato, sviscera/tacerà, sviscerai/tacerai, sviscero/tacerò. |
Usando "svista" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tasta = svita; * tosta = svito; * svisare = stasare; * assesta = sviasse; * cerata = sviscera. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "svista" (*) con un'altra parola si può ottenere: cori * = corsivista. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Abbaglio, Sbaglio, Errore, Sproposito, Svista - Abbaglio è il non apprendere la cosa se non confusamente, e però mal descriverla: Sbaglio il pigliare l'una cosa per l'altra; Errore è il deviare dal buon raziocinio, e il rappresentare la cosa quale essa non è. - Sproposito è quando si dice cosa aliena dal proposito del nostro discorso; Svista è il non conoscere l'errore manifesto, non per cagione d'ignoranza, ma per difetto di attenzione. - L'Abbaglio è cagionato da falsa apparenza; lo Sbaglio e la Svista da disattenzione; nell'Errore e nello Sproposito concorrono altresì il difetto della mente ed il poco sapere. [immagine] |
Errore, Sbaglio, Sproposito, Svista - Errore è l'operare, il parlare o lo scrivere contro le regole dell'arte; ed altresì l'intendere una dottrina, un luogo d'autore, e simili, in modo contrario al vero; e ciò avviene o per ignoranza o per leggerezza o per ispirito di setta. - Sproposito è errore più materiale; e generalmente procede da cortezza d'intelletto. - Lo Sbaglio è più leggiero: è il non intendere la cosa per il suo verso, il dirla in modo non conforme al vero e alla regola, e procede da disattenzione. - La Svista è il più lieve tra gli errori, ed è quando si devia dal vero, porchè il non porre ben mente a una cosa ce la fa apprendere diversa da ciò che è di fatto. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Inavvertenza, Disattenzione, Sbadataggine, Svista - L'inavvertenza è quel non porre mente a tutte le circostanze di una cosa, per cui qualcheduna di esse o si dimentica o non si adempie appuntino. La disattenzione è quel badare dell'animo ad altro oggetto che al presente, all'attuale, per cui questo non si capisce bene, o punto. La sbadataggine è una disattenzione continua, una debolezza o quasi atonia dello spirito, per la quale non può, direi, prestare attenzione a cosa importante. La svista è errore sfuggito all'occhio, o all'attenzione, che è l'occhio della mente. Le sviste sono sempre effetto dell'inavvertenza: il disattento è preocupato per lo più; l'inavvertente, distratto; lo sbadato, incapace e melenso. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Svista - S. f. Sbaglio. Cr. alla v. SCAPPUCCIO. (M.) [Tor.] Targ. Ar. Vald. 1. 292. Volendosi poi presentemente salvare le sviste fatte in tal occasione, bisogna ricorrere ad argomenti insussistenti e compassionevoli.
T. Svista è l'atto del non veder bene, e quindi del non giudicare o del non fare a dovere: può esser causa d'errore o di fallo; e prendesi anco per il fallo stesso. Ma è, per lo più, fallo o errore non grave, come quello che par provenire da debolezza dell'occhio; l'occhio, dico, o del corpo o della mente, Fare, commettere una svista. Il secondo più grave. |
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