(indicativo presente; imperativo presente).
Non ci spaventa la mole di lavoro accumulata, ci rimbocchiamo le maniche e l'affrontiamo. |
Mio nipote Dino mi spaventa gridando e avvicinandomi un dinosauro. |
Nei film horror c'è sempre una parte dove il protagonista lancia un urlo atterrito che spaventa tutto il pubblico. |
La tua acutezza mi spaventa ogni giorno di più, sto scherzando naturalmente! |
Ogni volta che impersonate una strega, mio nipote si spaventa. |
La tresca formata da quattro balordi del paese spaventa le persone sole in casa. |
La bambina è troppo sensibile e, non appena si spaventa, si rifugia fra le mie braccia. |
La sua freddezza in tale situazione mi spaventa, ma lo ammiro. |
E' normale avere un sussulto quando ci si spaventa. |
Il tuo atteggiamento anarcoide mi spaventa non poco. |
Spesso l'aspetto tecnicistico di un problema spaventa gli incompetenti. |
A volte la fissità e vacuità del tuo sguardo mi spaventa. |
La povertà pauperistica di molte popolazioni africane mi spaventa. |
L'atteggiamento troppo prescrittivo del dirigente spaventa tutti gli impiegati. |
Quell'uomo ha un vocione che spaventa, mentre il suo sguardo è molto dolce. |