Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Provò emozione. Le avveniva agl'incontri con gloria e antichità: viveva i fatti, vedeva i personaggi. Anche adesso, mentre andavano per le vie percorse dagli eserciti di Roma e d'Alba, l'antichissima madre. Tra quelle schiere marciavano i sei gloriosi, decisivi fratelli, fantasticò, mentre la diligenza traversava il fornice centrale della porta. Sobbalzò quando, all'uscita dal paese, titìo indicò una costruzione bianca sommersa da tralci.
Il segreto dell'uomo solitario di Grazia Deledda (1921): Cristiano si ritirò nel suo recinto e si mise a inaffiare melanconicamente con la poca acqua salmastra del suo pozzo l'aiuola di basilico davanti alla sua porta. Per convincer sé stesso che non aveva paura dei suoi vicini, aveva lasciato il cancello socchiuso: ma d'improvviso sobbalzò spaventato; un grosso cane-lupo, senza museruola, con un collare di metallo sul quale stava inciso un nome, era entrato di corsa, fiutando, ansando, e andava qua e là come cercasse una preda nascosta. Aveva la testa piccola e lunga, gli occhi castanei lucenti, e una grande coda dal pelo grigio nero e giallo: tutte le sue mosse erano agili e feroci.
La vecchia casa di Neera (1900): Un gruppo di affanno le strinse la gola. Tutte le scene della giornata le sfilarono davanti: le parole, i silenzi, gli sguardi, i sorrisi. Egli aveva ventun'anni e lei diciasette... «Come riposava ora tranquilla! Non sarebbe nulla certamente, tuttavia... » Una rapida visione di giovani vite troncate sul fiore le attraversò la memoria... Sobbalzò, i suoi polsi batterono un istante con violenza: il cuore le si volle schiantare contro le braccia conserte. «Nulla! sarà nulla!» disse a voce alta quasi per combattere un incubo — e chiuse le persiane con precauzione per non svegliare la dormente. |