Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): E, inseguita da questi fantasmi, andò di via in via senza veder nessuno, finché, sentendosi venir meno, si rifugiò nella chiesa di Sant'Alessandro, cercò un angolo oscuro presso una cappella, vi s'inginocchiò, quasi cadde sul marmo freddo dei gradini, e raggomitolandosi in sé stessa, nascose la sua vergogna e il suo cocente dolore.
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1958): Come un uomo che svegliatesi la notte vede uno spettro seduto ai piedi del letto sui propri calzini, si salva dal terrore sforzandosi di credere ad una burla degli amici buontemponi, così Chevalley si rifugiò nella credenza di esser preso in giro: “Molto divertente, principe, davvero spassoso! Lei dovrebbe scrivere dei romanzi, racconta così bene queste trottole!” Ma la voce gli tremava; Tancredi ne ebbe compassione e benché prima di rincasare passassero davanti a tre o quattro luoghi per lo meno altrettanto evocatori, si astenne dal fare il cronista e parlò di Bellini e di Verdi, le sempiterne pomate curative delle piaghe nazionali.
La fuga in Egitto di Grazia Deledda (1926): — Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, dicendo: destati, e prendi il fanciullino e sua madre, e fuggi di Egitto; e sta quivi finché io non tel dica: perciocché Erode cercherà il fanciullino per farlo morire. Egli dunque, destatosi, prese il fanciullino e sua madre, di notte, e si rifugiò in Egitto. |
- Il 25 aprile 2014, il quotidiano La Repubblica, in un articolo sulla "Fiera del Crocifisso Ritrovato", organizzata dalla Bottega San Lazzaro, scrive: "Afflitto dal senso di colpa, Barliario si rifugiò nella basilica di San Benedetto dove il crocifisso, dinanzi a sincero pentimento, reclinò la testa in segno di perdono".
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