L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): Allora, d'un tratto la matrigna dette una grande scrollata ai capelli, e avanzò il mento, in aria d'insubordinazione e di sfida: - Quello là, - proruppe, invasa da uno strano spirito battagliero, - quello Stregone s'era scordato della madre sua! a parlare così delle femmine! eh! ma se non era una femmina, a lui, chi lo faceva? - Qui essa prese a dondolarsi, in una attitudine di tale vanto, e orgoglio, da apparire quasi sfrontata: - Che lo sanno pure gli ignoranti, e pure le crape, - seguitò a dire, - lo sanno, quant'è bella la madre! E di lei nessuno mai se ne scorda, che è il primo amore di tutti! Che perfino...
Il mistero del poeta di Antonio Fogazzaro (1888): Topler seniore andava facendo da un pezzo segni d'impazienza e proruppe a esclamar che suo fratello non capiva niente, che portare il patriottismo nell'arte non era degno di un tedesco nè, con mio rispetto, d'un poeta. — Tutta la poesia — disse egli — ch'è buona solo per voi italiani o solo per noi tedeschi, eccola! — e buttò a calci una bottiglia vuota giù per la china del bosco. Il professore cercò di giustificarsi, ma non aveva affatto inteso la questione. Suo fratello crollava a furia il capo e le spalle e si volse a me senza dargli più retta. — Geklingel — diss'egli — und nichts weiter2.
Arabella di Emilio De Marchi (1888): — Sapete almeno quel che vi costa l'acquavite che bevete in un giorno e che vi rende stordito come un'oca? — proruppe la Colomba alzandosi, colle fiamme ai pomelli del viso, fiutando nell'aria il puzzo di cui era impregnato lo stanzino. — Io sono venuta per il bene di Ferruccio e non per sapere gli affari degli altri, e molto meno i vostri. Voi fate il sarto e io compero la roba al Monte: state allegro e diverrete grasso, Berretta. — E se ne andò dopo aver infilato l'un dopo l'altro i due fagotti nello stretto passaggio dell'invetriata. |