Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Per carnevale ho intenzione di truccarmi una palpebra con ombretto bianco e una con ombretto azzurro.
- Un'operazione al collo mi ha provocato un abbassamento della palpebra.
- Per questa insopportabile calura mi cala la palpebra, neanche fossi un messicano.
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Citazioni da opere letterarie |
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): «Un minuto, mister» s'accucciò Giacinto abbassando la lunga figura sui talloni e strizzò una palpebra: «Ho tanti mister, io. Anche tu hai tanti direttori, Arp? La vita. Ma che posto da re, questo. Nella mia stanza debbono aver dormito diecine di principesse. Velluti, poltroncine, scene di caccia, una sciccheria. Anche se devo tenere i piedi oltre la sponda del letto. Normale: il mondo è pieno di letti per nani. Dico: ci porterà bene un simile sacrilegio? Magari c'è qualche fantasma di arciduchessa offesa dietro una tenda.»
Il tesoro di Grazia Deledda (1928): Cosimo si avvicinò al piano, vi si appoggiò e prese in mano uno spartito fingendo di esaminarlo, mentre con una mano si stringeva il pizzo; ma ad ogni batter di palpebra guardava rapidamente Elena. Ella se ne accorse, ne fu contenta, e si sedette rigida e composta, con una spalla volta al caminetto.
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Sentirlo parlare, vedergli socchiudere gli occhi cilestri smaltati nella beatitudine d'un perenne sorriso per tutto ciò che gli usciva dalle labbra coralline; vedergli poi riaprire quegli occhi e la palpebra del destro restargli un po' tirata e appiccicata, quasi non riuscisse a distaccarsi così presto dal prelibato sapore di un'intima soddisfazione che nessuno avrebbe mai supposto in lui; non poteva non fare una stranissima impressione, tanto pareva finto, ripeto: fantoccio da sarto e testa da vetrina di barbiere. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per palpebra |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: palpebre. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: palperà. Altri scarti con resto non consecutivo: palpa, pale, pala, papera, paper, papa, para, pera, alea, alba, apra, aera. |
Parole con "palpebra" |
Iniziano con "palpebra": palpebrale, palpebrali. |
Parole contenute in "palpebra" |
bra, alpe. |
Lucchetti Alterni |
Usando "palpebra" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * alea = palpebrale. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ciglio, Sopracciglio, Palpebra - Con istrano errore i Vocabolarii, e anche la Crusca novella, confondono Ciglio con Sopracciglio. Si tenga fermo per tanto che le Palpebre sono quei lembi di pelle che riuniti cuoprono l'occhio: Ciglia sono i peli che spuntano sull'orlo delle palpebre; e Sopracciglia sono que' due archi pelosi che sono alla base della fronte sopra ciascun occhio. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Lappola, Palpebra, Nepitelli; Lappoleggiare, Lappolare; Ciglio, Sopracciglio - Ciglio o ciglia, i peli che ornano le palpebre alle loro estremità: sopraccigli, gli archi fatti di peli che sovrastano agli occhi: se sopraccigli sono questi archi, cigli hanno da essere quelle due parti dell'osso frontale disposte ad arco, nei quali gli occhi sono incassati. Aggrottar le ciglia, è raggrinzare quella pelle che copre queste ossa, e che è ornata dai sopraccigli.
«La palpebra è la pelle che copre l'occhio: i peli in cima alle palpebre, nel dialetto lucchese, si chiaman lappole (a Firenze nepitelli): e quindi si fa lappoleggiare, ch'esprime acconciamente il moto delle palpebre in su e in giù per far escire dall'occhio qualche corpicciuolo che vi sia penetrato e dia noia. Finchè non mi si dia un altro termine che dica lo stesso, io mi terrò lappoleggiare, non come una lappola della lingua, ma come un fiore». Tommaseo.
«Nel Pisano, col senso medesimo dicesi anco lappolare». Lambruschini.
Lappola, traslatamente, vale inezia, cosa da nulla. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Palpebra - S. f. (Anat.) Prolungamento della pelle della faccia, che sta tesa dinanzi a ciascuno degli occhi, ed ha origine nell'orlo esterno della cavità orbitale. È propriamente un cerchio continuo, ma si vuole riguardarla come composta di due parti; onde si dice Le palpebre, e si distinguono in superiore ed inferiore. Servono a coprire l'occhio, ravvicinandosi l'una all'altra. Negli uccelli havvi una terza palpebra verticale sola accennata nell'uomo dalla membrana nictitante. Le commessure delle palpebre diconsi Angoli dell'occhio, distinti in Maggiore od Interno, e Minore od Esterno. Ambe sono convesse anteriormente ed hanno molte rughe trasversali, circolari e concentriche. Sugli orli delle palpebre è una serie di peli detti Ciglia e Nepitello. (Mt.) Il plur. aur. lat. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 36. Palpebra superiore è quella picciola parte che circonda l'occhio di sopra; Occhio è quello che è contenuto dalla palpebra superiore e inferiore. = Fr. Jac. Tod. 1. 3. 6. (C) Palpebre rovesciate Pajono insanguinate. Cr. 4. 19. 1. Apposta agli occhi, delle palpebre i grossi umori assottiglia, e dissecca. Dant. Par. 30. E sì come di lei bevve la gronda Delle palpebre mie, così mi parve Di sua lunghezza divenuta tonda. Red. Cons. 1. 6. Nell'estremo lembo della palpebra dell'occhio sinistro apparvero tre minutissimi tubercoletti
[Cont.] Delle bestie. Garz. M. Cav. I 1. Le palpebre grandi, lunghe, e fisse di pelo. |
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