Cosima di Grazia Deledda (1936): Una di queste gite fu meravigliosa, anche perché fatta in buona compagnia. Oltre al fratello di Antonino, c'erano altri amici di Andrea, quasi tutti studenti mancati, che ai tormentosi fasti del vocabolario preferivano quelli della fisarmonica e la Odissea se la creavano da sé prendendosi a pugni per qualche bella giovane paesana e poi riconciliandosi in banchetti ove le ossa degli agnelli arrostiti alla viva fiamma si ammucchiavano ai loro piedi come sotto le mense degli eroi e conti di Re Carlo.
Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): “Il padre è importante, dice Birgitta, per fare ordine, per dare sicurezza. Ma io vivo nel caos, non riesco a fare ordine nemmeno nella mia vita. L'altro giorno mi ha inviato un biglietto, lei che non si interessa di letteratura, mi ha scritto: Se quello che i mortali desiderano potesse avverarsi, per prima cosa vorrei il ritorno del padre. È una frase di Telemaco, dall'Odissea.”
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Con tutta la fantascienza che si è letto da giovane, Brandani è diventato un immaginatore di futuri, un ipotizzatore dei mondi possibili che si dipartono dal presente. Tutto il futuro che ha potuto vivere l'ha deluso: non si è verificato niente che giustificasse l'ottimismo in cui si sentiva immerso negli anni Cinquanta, ma nemmeno il pessimismo degli apocalittici estremi. il 1984 è stato un anno brutto/bello come gli altri. Nel 1997 New York era una città tranquilla, molto lontana da quella ipotizzata da John Carpenter. Nel 2001 nessuno ha iniziato un'odissea nello spazio verso Giove alla ricerca di un monolite e però in due ore qualcuno è riuscito a buttare giù l'intero World Trade Center con quasi tutte le persone che conteneva. |