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Informazioni utili online sulla parola italiana «mentecatto», il significato, curiosità, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Mentecatto

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola mentecatto è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Lettera maggiormente presente: ti (tre).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con mentecatto per una lista di esempi.
Citazioni da opere letterarie
Arabella di Emilio De Marchi (1888): — Noi, ripeto, non possiamo impugnare l'autenticità di quel documento chirografico e io sarei non una, ma due volte mentecatto, se volessi contrapporre a questo un altro testamento del 78, da me in parte ispirato e alle mie mani affidato dalla stessa defunta signora Carolina, due anni prima che si facessero sentire e operassero sopra di lei delle influenze, che mi limiterò a chiamare per ora poco leali e poco corrette. Di queste disposizioni del 78 farò dar lettura a voi tra poco, affinché possiate conoscere se le ispirazioni del vostro avvocato erano in quel tempo, come s'è voluto far credere da maligni interessati, subdole e rapaci.

L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): “Come puoi tu no, milenso?!” E non udendo risposta continuava a gridare “come puoi tu no, mentecatto?! Hai segnato, hai scritto, hai spinto? Esso sta scomparendo, via!”

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mentecatto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: mentecatta, mentecatte, mentecatti.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: menta, mento, mene, menato, mena, meno, meteco, meteo, mete, metato, meta, metto, meco, meato, matto, etto, netto, nato, tetto, tatto.
Parole contenute in "mentecatto"
atto, ente, teca, mente. Contenute all'inverso: ace, tac, tace.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Si dice mentendo, Mai mentalmente stanchi, Lo è la mentalità retrograda e conservatrice, Lo rinfresca una mentina, Pieno possesso delle facoltà mentali.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Demente, Ebete, Mentecatto - Demente è colui che, in tutto e per tutto, è fuori del senso, nè è più capace di raziocinio. - Ebete, colui il cui ingegno è in tutto e per tutto rintuzzato, e senza esser assolutamente demente, non è per altro atto a comprendere e a valutare nè il bello, nè il buono, nè il ragionevole. - Mentecatto, colui che ha più o meno intaccate le facoltà mentali, non con molta gravità, ma in modo tuttavia da non potere esercitare sanamente la sua facoltà conoscitiva e discretiva. [immagine]
Pazzo, Matto, Mentecatto, Matterello, Giuccherello, Buacciuolo, Buacciolino, Grullo, Grullerello - Il Pazzo e il Matto sono gli affetti da pazzia e da mattia. - Mentecatto è colui che comincia a perdere il senno, che non comprende le cose più semplici, nè sa fare ordinatamente il più semplice ragionamento. Gli altri diminutivi non significano propriamente stato di malattia, ma si dicono quasi iperbolicamente per mordere amorevolmente qualcuno del suo poco senno. - Matterello accenna a sconsideratezza e stranezza d'idee. - Giuccherello corrisponde a debolezza di mente. - Buacciuolo e Buacciolino è rimprovero a chi vede e comprende le cose a rovescio, o le fa contrariamente al fine proposto. - Grullo e Grullerello è chi non sa discernere tra cosa e cosa, tra il bello e il brutto, chi non ha idee chiare e ordinate. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Folle, Matto, Stolto, Pazzo, Demente, Frenetico, Forsennato, Maniaco, Lunatico, Insano, Delirante, Furioso, Mentecatto - Il folle è privo di criterio; lo stolto, di giudizio; il matto, di buon senso; il pazzo, della ragione. Matto, nella lingua del popolo, è sinonimo di pazzo: ei dice ugualmente ospedale de' matti, quanto ospedale de' pazzi: la follia e la matteria sono principii di pazzia, ma non bastano a dichiarare l'uomo pazzo affatto: a questo mondo, dicesi, sono più i matti che i savii; non però tutti i matti sono pazzi. Demente, privo di mente; forsennato, fuori di senno; mentecatto, preso, colpito nella mente; e qui mente vale per intelligenza, ed anzi, per le facoltà intellettuali tutte. Fra questi tre vocaboli parmi ravvisare questa differenza, che il mentecatto può essere più tranquillo, ma in lui il cervello è leso gravemente e senza rimedio: che il demente può dare in ismanie, ma che può tornare in sè a intervalli, a riprese, e fors'anche guarire, se venga rimossa la causa che gli diede l'urto, il crollo fatale; forsennato è eziandio chi va fuori de' gangheri non per pazzia, ma per impeto di passione, per insulto di bile o di sangue che momentaneamente lo fa somigliare a un pazzo: Insano, chi non è sano di mente, nè sta fermo per conseguenza, ma si abbandona a moti sregolati, sragionati. Delirante, per febbre o altra malattia che fortemente agisca sul cervello e sull'immaginazione: i moti sregolati di questa, i fantasmi d'ogni maniera che va evocando, producono anche l'irrequietezza del corpo, e una volubilità di parole che quei fantasmi, irose o benevole, accompagnano, Frenetico è chi giunge al massimo parossismo del delirio: furioso, chi a quello dell'ira: pazzi furiosi son quelli che farneticano tutto giorno, e minacciano, e danno busse quando arrivino, nè stanno tranquilli mai o quasi mai: questi quattro vocaboli son disposti nella loro naturale progressione d'intensità e di forza. Lunatico, chi cambia idea e sentimento come cambia d'aspetto la luna, o al cambiar della luna. Maniaco, chi ha inclinazione soverchia per una qualche cosa, per cui non vede altro che quella, o non ne vede altra che sì gli gradisca; avvi chi ha la manìa de' libri, chi quella della musica, chi quell'altra delle anticaglie e simili; maniaco, eziandio, chi ha un chiodo fitto in capo, talchè non vale ragione a distorgliernelo: di questo genere sono e chi ha la manìa d'essere gentiluomo, e chi l'altra d'essere poeta, e chi letterato, e chi dotto, e chi altre cose: ma sempre la manìa verte su cosa cui meno siamo da natura disposti e favoriti; ond'è che si può concludere, che la manìa, e quasi ogni altro genere di follia, nell'amor proprio e nell'orgoglio hanno la primiera e principale radice. Tutti, o quasi tutti questi termini hanno sensi traslati, e molto servono a quell'esagerazione nella quale pare oggidì si riponga ogni forza ed energia nell'esprimersi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Mentecatto - Agg. e S. m. Infermo o Privo di mente, Chi ha la mente a cui è tolta la facoltà di usare il proprio ufficio naturale, o per accidente, o per natura; Ebete. (Fanf.) Bocc. Nov. 8. g. 3. (C) Io credo, che gran noja sia ad una bella, e dilicata donna, come voi siete, aver per marito uno mentecatto. G. V. 11. 70. 1. Era quasi un mentecatto. Volg. S. Gio. Grisost. 117. Il medico, quantunque da frenetici e mentecatti riceva, e oda molte ingiurie, non se ne duole però, nè crucciasene. [Val.] Fag. Rim. 3. 217. Fan sacrificio i mentecatti capi alla Ignoranza. Passav. 167. (Mt.) Vanno cercando cotali confessori salvatichi, mentecatti e rozzi.

T. Parla come un mentecatto. – Pare un mentecatto.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: mentano, mentastri, mentastro, mente, mentecatta, mentecatte, mentecatti « mentecatto » mentendo, mentente, menti, mentì, mentiamo, mentiate, mentii
Parole di dieci lettere: mentecatta, mentecatte, mentecatti « mentecatto » mentiranno, mentirebbe, mentiremmo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): combatto, controbatto, sbatto, accattò, accatto, raccattò, raccatto « mentecatto (ottacetnem) » ricatto, ricattò, scatto, scattò, riscatto, riscattò, autoscatto
Indice parole che: iniziano con M, con ME, parole che iniziano con MEN, finiscono con O

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