Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Le due ragazze Gaston, coi cappelloni alla marinala buttati indietro sulle treccione bionde, tutte rosee, tutte ridenti, portavano le loro amiche al buffet: poi avevano finito per istallarvisi, con le due Sannicandro, vestite ambedue di rosa, che mangiavano con la golosità delle adolescenti, prima del salmone alla maionese, poi un gelato di crema, poi una fetta di pasticcio di caccia, poi della gelatina dolce;
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Dalla cucina si spande forte l'odore dei fritti misti di calamari e gamberi, risotti alla pescatora, spaghetti alle vongole veraci/normali, allo scoglio, linguine alle mazzancolle, sauté di cozze, zuppe di pesce, polpo alla luciana, antipasto misto mare, bruschetta di telline, sogliola ai ferri, alla mugnaia, spigola in umido con maionese, palombo in trance al sugo di pomodoro, sarago, orata, filetto di pesce spada ai ferri, coda di rospo in umido, aragosta persino: così recita la lista, stampata e incorniciata all'ingresso.
Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): Lo convinsi che i piatti che conoscevo e le ricette, e le innovazioni erano tali che avremmo potuto cambiare il mondo intero: dovevamo però creare una Gilda. All'inizio pensò che fossi pazzo, ma cambiò idea quando gli servii una cena completa a base di sei diversi tipi di primi di pasta, otto secondi a base di stufati, frittate semplici e ripiene, contorni di verdure saltate, patate fritte, bollite in maionese e aglio, vini trattati, filtrati e dolcificati con miele ed un paio di torte alla crema con frutta; e dulcis in fundo una bottiglia di distillato di vino, un po' rozzo per un palato terrestre ma eccezionale per quello di uno di Gurbahtaelluh. |