Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
libro (37%), scrittura (11%), contatore (4%), amena (4%), veloce (3%), romanzo (2%), relax (2%), biblioteca (2%), piacevole (2%), rilassante (2%). Vedi anche: Parole associate a lettura. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Foto taggate lettura | ||
Foto 216496001 | Giorno prima degli esami | In preghiera |
Tag correlati: leggere, libro, donna, panchina, giornale, ragazza, seduta, uomo, lettore, borsa, occhiali, mani, due, persona, parco, pagine, prato, anziano, bionda, seduto, tavolo, alberi, libri, sedia |
Informazioni di base |
La parola lettura è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Divisione in sillabe: let-tù-ra. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Anche senza queste due iniziali avrei riconosciuto Lodoletta come autore della necrologia. Ma debbo innanzi tutto confessare che la vista del mio nome stampato lì, sotto quella striscia nera, per quanto me l'aspettassi, non solo non mi rallegrò affatto, ma mi accelerò talmente i battiti del cuore, che, dopo alcune righe, dovetti interrompere la lettura. Il trionfo di Lulù di Matilde Serao (1919): — Lulù non vi attendeva.... Mi dispiace... — Oh! non importa! — interruppe Roberto. La interruzione era troppo rapida, e quindi poco lusinghiera per l'assente.. — E voi — riprese egli — non siete andata? — No.... sapete che non amo molto il ballo. — Preferite la lettura? — Si, molto. — Non temete che vi faccia male? — Ho buoni occhi — rispose Sofia, alzandoli in viso al suo interlocutore. Una Burla Riuscita di Italo Svevo (1926): Giulio si spaventò, perché subito s'accorse dell'errore commesso, e indovinò Mario intero. Era una spaventevole prospettiva per lui di veder prolungata la sua solitudine anche a quelle ore serali in cui abbisognava dell'affetto più che della lettura perché l'adducesse al sonno. Volle, senz'indugio, correggere il proprio errore: “Se tu lo vuoi, ritorniamo al tuo romanzo. Io sono pienamente d'accordo. Volevo solo risparmiarmi il vocabolario, di cui è tanto difficile di sopportare la lettura”. |
Uso in vari contesti |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lettura |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: lettera, letture, vettura. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: vetture. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: letta. |
Parole con "lettura" |
Finiscono con "lettura": rilettura, autolettura, labiolettura, magnetolettura. |
Parole contenute in "lettura" |
tura. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lettura" si può ottenere dalle seguenti coppie: leve/vettura, letta/aura. |
Usando "lettura" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cale * = cattura; pile * = pittura; vele * = vettura; trafile * = trafittura. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "lettura" si può ottenere dalle seguenti coppie: letta/turata, lette/turate, letti/turati, letto/turato. |
Usando "lettura" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pittura * = pile; trafittura * = trafile. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "lettura" (*) con un'altra parola si può ottenere: fiat * = filettatura. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869 |
Lettura - Arte di leggere ciò che è scritto. La lettura è la prima conoscenza che si comunica ai fanciulli, perchè essa è la condizione indispensabile di tutte quelle che non possono trasmettersi per mezzo della semplice parola. L'insegnamento della lettura non è cosa di lieve momento, ed ha mestieri d'un metodo speciale e ragionevole per vincerne la difficoltà.
Sul modo di leggere il Salvini scriveva così: Leggerete bene, se non compiterete, come fanno molti, senza le pause a' suoi luoghi, minime, mezzane e massime, corrispondenti alle virgole, mezzi punti e punti fermi, col variare alcun poco alle occasioni il tuono e la voce; e dare alcuna mostra d'intendere quello che si legge col commuoversi un poco nelle figure e negli affetti a volere che gli altri nell'ascoltare ne sien tocchi ancora, ora fermandosi, ora scorrendo con la voce. Chè tutte queste doti del buon leggitore e fanno bene intendere quello che si legge, e agli uditori danno diletto maraviglioso. Ci vuole buon occhio, perchè bisogna andare con esso innanzi per saper unire e staccar le parole secondo il bisogno, e in maniera che se ne vegga il giro dei periodi, de' membri, delle cadenze. Il leggere ha da essere una cosa di mezzo tra il recitare in palco ed il parlare ordinario. Bisogna dar grazia e forza senza affettazione, di mano in mano alla lettura, con articolar bene e scolpir le voci, con torre ogni equivoco, e fare alle volte certe pause e distinzioni giudiziose, ove non sono segnate nelle scritture virgole e punti, e metterli a suo luogo. I libri di lettura, nota il Parato, sono destinati ad esercizio di lettura corrente pe' fanciulli; ma scarso è il frutto che nelle scuole si raccoglie, se non si adoperano co' più delicati riguardi. Alcuni maestri, contenti di far leggere i ragazzi, non danno spiegazione alcuna delle cose lette; altri si arrestano forse troppo e aggravano la mente dei fanciulli con soverchie osservazioni, meno acconce alla loro capacità; o volendo discendere sino a' loro bambini, non sanno evitare le fanciullaggini e le lunghezze noiose. Or perchè i libri di lettura diano buoni frutti, conviene evitare i difetti non meno che gli eccessi suddetti. I maestri dovranno continuamente aver la mira a svegliare, svolgere e nutrire le intelligenze de' fanciulli con facili interrogazioni e considerazioni, a dirigere il loro spirito di osservazione, a far loro imparare e ritenere i nomi delle cose, avvezzandoli a parlare e aiutandoli a ben pensare, e sopratutto cercando d'introdurre nelle lezioncine verità utili alla morale. Noi pensiamo che fin dalle prime letture proposte agli allievi, dalla prima all'ultima classe, si debba offerire una serie ordinata di cognizioni, e che si possa, anche in tal modo, ottenere la varietà che diletta senza cadere nel disordine, che confonde. Ordinare e graduare coteste cognizioni nelle classi inferiori e nelle superiori, accomodandole mano a mano all'intelligenza de' discenti, è forse la cosa più difficile ed ardua che vi sia nell'istruzione elementare (1). (1) La Guida del maestro Elementare Italiano. Gior. Didattico diretto da G. Parato - Anno 1° Torino 1861. [immagine] |
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Parole di sette lettere: lettoni, lettore, lettori « lettura » letture, leucina, leucine |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): microfrattura, trattura, contrattura, prefettura, sottoprefettura, confettura, congettura « lettura (aruttel) » rilettura, labiolettura, magnetolettura, autolettura, architettura, bioarchitettura, archittettura |
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