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Informazioni utili online sulla parola italiana «guscio», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Guscio

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Foto taggate guscio

funghi

Effusioni tra le foglie di lattuga

Al mattino è oro.
Tag correlati: chiocciola, corna, lumaca, spirale, antenne, chiocciole, due, lumache, conchiglia, foglie

Informazioni di base

La parola guscio è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: gù-scio. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con guscio per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il pulcino fatica moltissimo per uscire dal guscio.
  • Troppo duro il guscio della noce, non riesco a romperlo.
  • Fa specie pensare come Cristoforo Colombo possa avere attraversato l'Oceano su di un guscio di noce come la Santa Maria.
Citazioni da opere letterarie
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): E in meno d'un'ora, i piedi erano bell'e fatti: due piedini svelti, asciutti e nervosi, come se fossero modellati da un artista di genio. Allora Geppetto disse al burattino: — Chiudi gli occhi e dormi! — E Pinocchio chiuse gli occhi e fece finta di dormire. E nel tempo che si fingeva addormentato, Geppetto con un po' di colla sciolta in un guscio d'uovo gli appiccicò i due piedi al loro posto, e glieli appiccicò così bene, che non si vedeva nemmeno il segno dell'attaccatura.

Rimedio: la geografia di Luigi Pirandello (1920): Del resto, vi dico che siete incoerenti. Volete avere, di questo nostro pianeta, l'opinione ch'esso meriti un certo rispetto, e che non sia poi tanto piccolo in rapporto alle passioni che ci agitano, e che offra molte belle vedute e varietà di vita e di climi e di costumi; e poi vi chiudete in un guscio e non pensate neppure a tanta vita che vi sfugge, mentre ve ne state tutti sprofondati in un pensiero che v'affligge o in una miseria che v'opprime.

L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Poi vi erano stati venti contrari, diceva il capitano, e la nave era andata contro ogni buona ragione verso nord. Roberto di venti contrari non ne aveva sentito, anzi, quando era stata decisa quella deviazione la nave correva a vele gonfie, e per deviare si era dovuto dare alla banda. Probabilmente il dottor Byrd e i suoi avevano bisogno di procedere lungo lo stesso meridiano per fare i loro esperimenti Fatto sta che erano giunti alle isole Galópegos, dove si erano divertiti a rovesciare sul dorso enormi tartarughe, e a cuocerle nel loro stesso guscio. Il maltese aveva consultato a lungo certe sue carte e aveva deciso che quella non era Escondida.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per guscio
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: uscio, gusci.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sguscio.
Parole con "guscio"
Finiscono con "guscio": sguscio, sgusciò.
Parole contenute in "guscio"
ciò, sci, scio, usci, gusci, uscio. Contenute all'inverso: ics.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "guscio" si può ottenere dalle seguenti coppie: gufa/fascio.
Usando "guscio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * scioglie = guglie.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "guscio" si può ottenere dalle seguenti coppie: guglie/scioglie.
Usando "guscio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * fascio = gufa.
Sciarade incatenate
La parola "guscio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: gusci+ciò, gusci+scio, gusci+uscio.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "guscio" (*) con un'altra parola si può ottenere: san * = sgusciano; sarno * = sgusciarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Guscio, Crosta, Corteccia - Il Guscio è quello di certi frutti, come noci, nocciuole, pinocchii, ecc.; e impropriamente l'involucro dove stanno chiusi gli animali detti crostacei e testacei. - Crosta è la superficie indurita di alcuna cosa. - Corteccia è quella del pane. L'uso spesso confonde tali voci, ma la proprietà è questa. I sensi metaforici non accade qui registrarli. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Buccia, Guscio, Baccello, Corteccia, Scorza, Mallo - Buccia è quella pellicola che ricuopre le frutta, come le poma, le pere; quella dell'uva: buccia è pure quella sottile pellicina che riveste il pieno della noce, mandorla e simili, quando se ne è rotto e messo via il guscio. Guscio è quello delle noci, nocciuole, pinocchi, pistacchi, ecc.; dicesi anche di quello delle uova, delle testuggini e delle lumache: guscio per traslato dicesi del corpo delle navi spoglie d'alberi e di ogni altro attrezzo: il nocciolo delle pesche, albicocche ecc., rotto che sia, chiamasi guscio. Mallo è quell'involucro verde che ricopre il guscio delle noci, mandorle e simili. Corteccia e scorza sono quelle degli alberi; la prima è sottile come ne' ciliegi ecc.; la seconda è più grossa e scabra come nelle quercie ecc. Baccello è il guscio delle civaie, fave, fagiuoli e piselli; detto assolutamente, intendesi quello delle fave. [immagine]
Guscio, Federa - Il guscio d'una materassa, d'un guanciale e simili è quella specie di sacco che contiene la lana in esso cucita e trapunta: per disfare un materasso per esempio si scuce il guscio e si vuota la lana: la federa è quell'altro sacchetto di tela bianca atto a contenere per l'appunto il guanciale e che si cambia per pulizia: la stoffa del guscio sarà più forte e grossolana, quella della federa più fine. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Guscio - S. m. (Pl. Gusci, e † Guscia f.) Scorza, o Corteccia; ed è proprio di noci, di nocciuole, di mandorle, di pinocchi, d'uova e d'alcuni semi e civaje. T. Anco del grano. Ingl. Husc, belg. Huschi, germ. Hulse, fr. Gousse. Aff. anco all'aureo Gurgustium; ma più al sempl. Angustus: e rammenta anco Uscire, preposta la G, come in Gire per Ire. Non da Excussus nè da Cochlitium, nè da (Coccio) Cuscutium. = Bocc. Nov. 60. 18. (C) Schiacciava noci, e vendea gusci a ritaglio. Lab. 195. Infino a' fornaciai a cuocer guscia d'uova… n'erano impacciati. Cr. 3. 8. 9. E questa decozione si fa in due modi: ovvero con guscio, o sanza guscio; e quelle che cotte sono col guscio, sono di dura digestione. E 5. 23. 7. In una siliqua, ovvero guscio, produce (il dattero) i suo' frutti e ramicelli, ne' quali i suoi frutti sono. I quali gusci non s'aprono dalla parte di sopra, come diviene nella tunica, ovveso guscio, della rosa, o del giglio, e d'altri molti fiori, ma s'aprono di sotto dalla parte del ramo. Ricett. Fior. (Mt.) Una piccola nocciuola senza guscio. Marchett. Lucr. 1. 5. Dall'uovo esclusi deponeano il guscio. Tariff. Tosc. Gusci di pine da ardere.

[Palm.] Guscio, Membrana coriacea che involge il seme, talora semplice, e talora accompagnata per di dentro da altro invoglio, col quale fa un corpo solo, come nei limoni, fagiuoli, e sim. – Dicesi Guscio anche quella Buccia che involge il granello del grano, e che, quando n'è staccata colla trebbiatura, piglia comunemente il nome di Pula, Loppa, Lolla.

[G.M.] Gusci delle noci, delle mandorle, de' baccelli, de' piselli, de' lupini.

[Cont.] Delle castagne e dell'uva. Stat. Gab. Pagan. La soma de le castagne col guscio iiij denari… La soma de le castagne monde viij denari.Roseo, Agr. Her. 58. v. Dice Crescenzio, che in alcuni paesi si accostuma di pestar l'uve, e con i suoi gusci la mettono a bollire ne le sue tine, ma egli lo riprende molto, e con ragione.

T. Buccia ch'è sotto il guscio de' marroni.

2. Fig. [Rig.] Gli altri hanno mangiato i baccelli, e io spazzo i gusci; Altri ha raccolto il guadagno, lasciando a noi il pensiero del resto. – Chi ha mangiato i baccelli, spazzi i gusci; Chi ha fatto il vantaggio di una faccenda, pensi anco a sostenerne le noje.

3. Guscio anche si dice Quello in cui si rinchiudono le testuggini e le conchiglie, e sim. Red. Oss. an. 45. (C) Fattò di varii suoli o falde, come sono fatti i gusci dell'ostriche o di altre conchiglie marine. E appresso: Mi lascerò solamente persuadere che nella medicina questa pietra produca gli stessi effetti delle perle… e de' gusci delle conchiglie marine.

Salvin. Pros. tosc. 1. 212. (Gh.) Prima d'uscire (le cicale) del guscio, sono, dice Aristotele, al sovrano grado, saporite. [G.M.] Guscio delle chicciole.

4. Per metaf. si dicono anche le Carrozze, le Navi, o sim., spogliate di loro arredi. Tac. Dav. Ann. 2. 36. (C) Fecesi getto di cavalli, giumenti, salme e arme, per alleggerire i gusci che andavano alla banda. [Camp.] Diz. marit. mil. Guscio è il nudo corpo del vascello. [Cont.] Pant. Arm. nav. 171. Corpo, o guscio, o scafo, o arsile (come è chiamato in Venezia) della galea con le sue opere morte.

5. Per una Sorta di piccolo barchetto. Targ. Tozz. G. Viag. 1. 302. (Gh.) Per far la caccia della tela s'uniscono molti cacciatori, stando dentro a piccoli barchetti chiamati gusci o sciattafamiglie, simili ai canot degl'Indiani, capaci di due soli uomini, cioè d'un rematore, e d'un cacciatore.

6. Guscio della bilancia; si dice a Quella parte di essa, ove si pongono le cose da pesare. (C) [Cont.] Bandi Fior. XLVIII. 93. Per le bilancie col guscio di qualsivoglia peso, e le stadere ordinarie, a oncini, che pesano meno di libbre cento, per la segnatura soldi dua e danari quattro.

7. Si dice de' Sacchi, e delle Involture di lana, cotone, e altro. Gal. Sagg. 369. (C) Altrimenti bisognerà che voi crediate che d'una balla di lana il guscio o invoglio sia maggior della lana che vi è dentro.

8. (Tom.) Invoglio di panno a spina, e di due o più colori, che ricopre e dá forma alle materasse, a' guanciali, e sim. Cocch. Disc. (Mt.) Così ancora tutti i panni lani lavabili, ed i gusci delle materasse e de' guanciali. Cr. alla voc. FEDERA.

9. (Tom.) Trasl. Angusta dimora o Condizione ristretta. Apul. Ergo brevitatem gurgustioli nostri ne spernas. – Sono arditi nel loro guscio; ma fuori di casa loro non si fanno vivi. – Star nel suo guscio, Tenervisi; Non uscire de' limiti posti all'uomo dalla sua propria condizione. – Uscir del suo guscio, dalle solite abitudini della vita raccolta.

10. Fig. Cattivo, Tristo, ecc., infin nel guscio, cioè Infin dalla nascita, e nel ventre della madre. (C)

11. Avere il guscio in capo, o sim., vale Sapergli la bocca di latte, Esser tenero bambino, Non aver rasciutti gli occhi. T. Il trasl. viene dagli uccelletti che sguscian dall'uovo. Gli starnottini col guscio in capo comiuciano a volicchiare. = Tac. Dav. Ann. 4. 84. (C) E compiantosi dell'età d'Augusta decrepita, e della sua mancante, con due nipotini col guscio in capo.

12. † Nascer d'un guscio, parlando di più cose, è lo stesso che Nascer d'un uovo. Buon. Fier. 2. 2. 4. (Mt.) Colla geometria i marinari, Dirò, nacquer d'un guscio.

13. † Trar l'anima del guscio, detto per ischerzo, vale Mettere a morte, Uccidere. Alleg. 20. (M.) Or mi traggon i guai, Che per lui porto, l'anima del guscio. T. Ambr. Carcereo corporis gurgustium.

14. (Archi.) Le mura esteriori di una casa, di un palazzo o simile edifizio, considerati separatamente da tutti i membri interiori con tutto ciò che lo rende compito. Vasar. (Mt.) Condusse il guscio di fuori del palazzo Strozzi.

15. (Archi.) [Cont.] Modanatura, designata nel seg. es. Bart. C. Arch. Alb. 162. 37. Quando questa lettera C si mette a rovescio sotto la lettera L a questo modo ella fa il canaletto overo guscio. E 172. 23. La cimasa di questo architrave dal lato di sopra aveva della metà del suo spazio un canaletto, overo guscio, con una intaccatura; e dell'altra, uno bastoncino.

16. (Mascal.) [Camp.] La parte morta dell'unghia de' giumenti. Din. Din. Mascal. II. 56. Il male, qual credono che sia di sovra, è tra il guscio ed il vivo; però bisogna levare tanto del guscio che trovi il fondo della malattia…
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