Guelfo - [T.] Agg. e Sost. Nome troppo storico di parti civ. e rel. in It. V. GHIBELLINO, segnatam. gli es. di G. V. 5. 38. 4. Adim. L. Pros. sacr. 10. e il Prov. Tosc. 154. – M. V. 4. 78. (C) La Italia tutta è divisa mistamente in due parti; l'una che seguita ne' fatti del mondo la santa Chiesa secondo il principato che ha da Dio e dal santo imperio…, e questi sono dinominati Guelfi, cioè guardatori di fè. L'orig. è il nome germ. che suona anche Lupo, onde le tante allusioni di Dante. T. Comp. Din. Cron. 79. I Ghibellini diceano: E' non vuol vedere se non Guelfi; e i Guelfi diceano; E' non accoglie se non Ghibellini. = D. 3. 6. (C) E non l'abbatta (il segno dell'Aquila) esto Carlo Novello Co' Guelfi suoi. T. Domin. Tratt. Gov. fam. 178. Usisi a dire non esser guelfo nè ghibellino, ma justo fiorentino.
Din. Comp. 2. 36. (C) I Guelfi Neri. De' Guelfi Neri, vedi G. V. 8. 69. in GHIBELLINO.
2. Dell'agg. si son visti es. – Qui più espressam. Bocc. Nov. 15. 11. (C) E quivi, come colui che è molto guelfo, cominciò ad avere alcun trattato col nostro re Carlo. V. anche GUELFISSIMO.
T. Principio guelfo. – Concetto guelfo.
T. Guelfismo è voce come Ghibellinesimo, usit. a denotare e il partito e l'idea, non solo in ant. ma anco in quel che i mod. tengono, o altri lodando o biasimando intende che tengano, di quelle opinioni o affezioni o passioni. De' mod. segnatam. Guelfeggiare e Guelfeggiante, Chi tende più o meno alle opinioni de' Guelfi, anco senza ira di parte. E potrebbesi Guelfamente intendere la storia, cioè Interpretare i fatti piegandoli tutti a quella parte: così Ghibellinamente, o, con più nota di biasimo, Ghibellinescamente. Questo direbbesi anche Alla ghibellina, Alla guelfa.
Dall' Agg. fatto s. f. il modo avv. Pataff. 1. (C) Alla buona guelfa, Da buon guelfo. T. Notabile che non si dicesse Alla buona ghibellina; e neanco Alla ghibellina. Cotesta ripugnanza della lingua è ella un istinto o un destino?
3. Moneta, cominciatasi a battere in Firenze nel 1317. G. V. 9. 81. 1. (C) E poi, non piacendo al popolo, fecero la buona moneta del guelfo, da trenta danari l'uno. E 12. 52. 1. Ordinossi e fecesi nuova moneta d'argento di soldi quattro di piccioli l'uno…, e fu molto bella moneta, colla impronta del giglio e di san Giovanni, e chiamârsi i nuovi Guelfi. E cap. 96. 2. Fecesi una moneta grossa, alla quale diedono corso per soldi cinque l'uno, chiamandoli Guelfi di lega.
4. Vive il nome nel regno annoverese, chiamato Guelfo; e Famiglia guelfa chiamava dianzi il re d'Annover la propria, salariata con molti milioni dal conte di Bismarck, il quale guelfeggia con Roma per rispetto ai milioni di cattolici viventi in Prussia, e la sa più lunga dei Ghibellini d'Italia. |