Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola gerundio è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con gerundio per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
|
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per gerundio |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: genio, geni, erudì, rudi. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: gerundivo. |
Parole contenute in "gerundio" |
dio. |
Lucchetti |
Usando "gerundio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ove = gerundive. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: A Gerusalemme, Gesù ne cacciò i mercanti, Il colore della Rapsodia di Gershwin, Personaggio di Gershwin, La collina fuori Gerusalemme su cui venne crocefisso Gesù, La Gertrude ritratta da Picasso. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869 |
Gerundio - Si chiama Gerundio quella forma de' verbi, ch'esprimendo a modo d'aggettivo, l'idea data dal verbo, senza alcuna modificazione, può appoggiarsi ad altro verbo, qualunque ne sia il modo, il tempo, il numero e la persona, restando sempre invariabile. La desinenza del gerundio è, pei verbi della prima coniugazione, in ando come parlando, pregando; e per quelli della seconda e terza in endo, come leggendo, temendo.
Il Gerundio, come il Participio, serve alla varietà e alla brevità del discorso, col restringere in una due proposizioni. Esemp. Il vecchio veduta la donna, e pensando all'estinta sua figlia, pianse amaramente. I gerundii pertanto fanno l'ufficio di varie significazioni, secondo che sono adoperati. Esempii: Carlo vedendo la mala parata, la diede a gambe - Il gerundio vedendo equivale a queste parole: il quale vedeva, o come vide la mala parata. - Il fanciullo parlava piangendo. Il gerundio piangendo può sciogliersi: intanto che piangeva, ovvero nel momento in cui piangeva. E così - Salendo le scale cadde: si spiega (mentre saliva le scale). E faticando divenne ricco, può corrispondere a quest'altra forma di dire: col faticare, o per mezzo del faticare divenne ricco. Sulle regole più speciali intorno al vario uso del gerundio, vedi la Grammatica. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Gerundio - [T.] S. m. T. della Gramm. lat., passato per estens, alla nostra. I Lat. lo definiscono Modo di verbo che sotto forma attiva ha senso passivo, che talvolta tien vece di un infinitivo. Buommatt. Tratt. 14. cap. 1. (Man.) Gerundio è una significazione del verbo che non riceve accidenti di nome. – Direi piuttosto: È un modo participiale, che concerne non il presente o il passato o il futuro, ma il principio o il fine o il mezzo dell'azione: in quanto concerne il principio, può tener del presente e del passato; in quanto la fine o il fine, cioè il termine dell'azione o il suo scopo, può riguardare il futuro. Differisce dal Supino, in quanto è declinabile, e ha usi più varii, giacchè il Supino concerne segnatam. il termine dell'azione. T. Diom. lo chiama Modo participiale. E forse viene dal Gerere vices d'altri modi parecchi. Lo stesso Diom., Usurpativa species est hujusmodi, cum dicimus legendo proficit, idest dum legit. – Forse la desin. endo non è che la partic. In, che gli ant. Lat. dicevano endo, indo, indu; onde Endoperator, per Imperator, e nell'ant. it., nonchè nel provenz. e nel fr., lo scambio dell'en per in. E il senso gen. che ha la partic. In, denotante quiete e moto, s'applica bene alla generalità del gerundio. E la declinabilità della desin. rammenta la proprietà di quelle lingue che fanno declinabili tutte le voci, anco le particelle; e anco gl'It. da particelle derivano nomi e verbi. Segnatam. nella forma Legendo, mihi contigit valetudo, nella desin. rimasta agl'It. sentesi il valore dell'In, onde gl'It. lo ripetono, come si fa d'altre partic. ch'entrano in composizione d'un vocabolo, e gli si premettono tuttavia. D. 2. 5. Va. ed, in andando, ascolta. – Ma il più com. è senza l'In preposto. D. 1. 10. Si mosse, e poi, così andando, Mi disse… – Quando i Lat. dicono Legendi caussa veni, o Ad legendum, o Legendorum, traducesi coll'infinit., Per leggere, Delle cose da leggere. E il virg. Inter agendum, Tra il condurre, Tra il fare. E anche qui trovo confermato il principio rosminiano della relazione che è tra l'Aver a fare o Essere, e il Dovere e il Potere; tra Possibilità e Necessità e Libertà. Quindi la forma del gerundio diventa aggettiva in Orrendo, Tremendo, e sim., che vale È da aversi in orrore, È atto a destare orrore; onde la desin. endo scambiasi coll'altra ibile, non però si che questa non sia meglio serbata a mera possibilità, endo a necessità o convenienza intell. o mor.
2. Queste avvertenze correggono quanto può aver di sbagliato il seg. del Varch. Ercol. 169. (C) I Greci e gli Ebrei non hanno gerundii, e i Toscani n'hanno solamente uno, cioè quello che fornisce nella sillaba do, del quale si servono molto più, e più leggiadramente, che non fanno i Latini del loro; perchè non solo l'usano in voce attiva e passiva e colla preposizione in, e senza, come i Latini; ma ancora in questa guisa: egli mandò dicendo; colui lo mandò pregando. T. Anche Servio notava che il Gerundio ha forma ora att. ora pass. La prima in Virg. Cantando tu illum?… (vicisti). La seconda, delle Bucol. anch'essa: Cantando rumpitur anguis. – Anco nell'att. talvolta sta per il pass.; ma a modo d'ell. può intendersi per un sempl. attivo. D. 2. 13. Lo monte che, salendo, altrui dismala (fa sempre men reo e quindi buono) Quanto più si sale. Petr. Son. Frutto che le piaghe altrui, Gustando (essendo gustato, a gustarlo), affligge più che non conforta. 3. In luogo del part. pres. T. D. 2. 25. E vidi spirti per la fiamma andando (andanti). Non è da credere modo fr., chè anco i Lat. usavano il gerundio in luoghi dove potevasi il part. 4. T. Dante non teme d'accoppiar due gerundii non congiunti da partic., ma stanti ciascuno da sè, quando questo, nonchè nuocere all'evidenza, le giovi. D. 2. 13. A me pareva, andando, fare oltraggio, Vedendo altrui, non essendo veduto. E 3. 24. Così benedicendomi, cantando, Tre volte cinse me. E 32. Nè forse (acciocchè non) tu t'arretri Movendo l'ale tue, credendo oltrarti (presumendo avanzare nel vero e nel bene, tu non retroceda), Orando, grazia convien che s'impetri. 5. † Dar ne' gerundii. Volg. Impazzare. (C) T. Forse equivoco del Dare in gire le. [Val.] Fag. Rim. 6. 217. Tu non m'hai a far dar ne' gerundii. = Cecch. Stiav. 1. 4. (C) Fa' più tosto de' passivi, Che de' gerundii sai. (Forse in senso di cel. sim.) |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: gerosolimitane, gerosolimitani, gerosolimitano, gerovitalizzata, gerovitalizzate, gerovitalizzati, gerovitalizzato « gerundio » gerundiva, gerundive, gerundivi, gerundivo, gerusalemme, gerusia, gerusie |
Parole di otto lettere: germinai, germogli, gerocomi « gerundio » gessammo, gessando, gessante |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): stipendiò, stipendio, compendiò, compendio, dispendio, indio, amerindio « gerundio (oidnureg) » odio, odiò, cladodio, iodio, radioiodio, allodio, fillodio |
Indice parole che: iniziano con G, con GE, parole che iniziano con GER, finiscono con O |
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo | Informativa Privacy - Avvertenze |