Nostalgie di Grazia Deledda (1914): Veniva il bel tempo: il cielo di Roma era alto e puro, nell'aria passavano fragranze primaverili: i rumori della città arrivavano all'appartamentino come il fragore d'una cascata lontana, che dava dolcezze sonnolente. Nel giardinetto di sotto, rigato di sole e d'ombra, una piccola fontana gettava un uncino d'acqua in una minuscola vasca virgolata di pesciolini rossi; fiorivano le roselline d'ogni mese; due gattini bianchi si rincorrevano tra i viali da burla; pareva che il giardinetto fosse stato fatto apposta per le due graziose bestioline.
Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): La carta da parato, a roselline, è un po' sbiadita, come le tende di velo, pure a roselline della finestra e della porta a vetri, da cui si scorge il pianerottolo della breve scala di legno, a collo, e la ringhierina verde e il pergolato del giardinetto incantato di luce e di silenzio. La luce filtra verde e fervida a traverso le stecche della piccola persiana della finestra, e non si soffonde nella stanza, che rimane in una fresca, deliziosa penombra, imbalsamata dalle fragranze del giardino.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Vi son de' momenti in cui l'animo, particolarmente de' giovani, è disposto in maniera che ogni poco d'istanza basta a ottenerne ogni cosa che abbia un'apparenza di bene e di sacrifizio: come un fiore appena sbocciato, s'abbandona mollemente sul suo fragile stelo, pronto a concedere le sue fragranze alla prim'aria che gli aliti punto d'intorno. Questi momenti, che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido rispetto, son quelli appunto che l'astuzia interessata spia attentamente, e coglie di volo, per legare una volontà che non si guarda. |