Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
L'appuntamento di Ada Negri (1917): Ma l'ometto aveva il flato pesante, il discorso pesante, e — qualche volta, quando i ragazzi in iscuola gli avevan graffiato i nervi a sangue — la mano pesante. Gli mancavano quattro incisivi, gli si brizzolavano già i capelli duri e dritti come setole, e durava ore ed ore su fasci di compiti da correggere, dai quali si alzava inebetito, con macchie giallo-verdognole alle tempie ed agli zigomi. E non s'accorgeva che Gégé era carina, piccolina, con morbidi capelli biondi e il nasetto voltato in su. E niente figli.
L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): - Eh! mi fai il solletico col flato! - egli protestò, sfregandosi l'orecchia. - Russo... ah... e che c'è? si capisce, - seguitò poi, principiando appena a ridestarsi, - che, non dovrei russare? Ogni cristiano, quando dorme, russa. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per flato |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: alato, fiato, flati. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: alata, alate, alati. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: lato, fato, flat. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: filato, flauto, folato. |
Parole con "flato" |
Finiscono con "flato": afflato. |
Contengono "flato": deflatore, deflatori, deflatoria, deflatorie, deflatorii, deflatorio, insufflatore, insufflatori. |
Parole contenute in "flato" |
flat, lato. |
Incastri |
Inserendo al suo interno mina si ha FLAminaTO; con bella si ha FLAbellaTO. |
Lucchetti |
Usando "flato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: caf * = calato; * tombe = flambé; chef * = chelato; colf * = collato; * tomini = flamini. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "flato" si può ottenere dalle seguenti coppie: flanella/allento. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "flato" si può ottenere dalle seguenti coppie: flambé/tombe, flamini/tomini, flan/ton, flap/top. |
Usando "flato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tingo = flatting. |
Sciarade incatenate |
La parola "flato" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: flat+lato. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "flato" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ad = faldato; si * = sfilato; dei * = defilato; * ire = filatore; * oli = follatoi; rii * = rifilato; sol * = sfollato; * olio = follatoio; mali * = malfilato; trae * = trafelato; trio * = trifolato; * acidi = falcidiato. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Flato, Rutto, Flatulenza, Fortori, Tornar a gola - Flato è l'aria che dallo stomaco, su per l'esofago, esce dalla bocca; ed è segno, spesso, di mala digestione. - Rutto è flato sonoro; e generalmente è atto di gente mal creata, che alle volte lo fa in dispregio altrui. - Flatulenza è il fare dei flati per abito e per più lungo tempo; e nel plurale pigliasi per i flati stessi, ma solo come sintomo di indisposizione. - [Fortori di stomaco e anche assoluto Fortori si dice di que' fiati agri che vengono dallo stomaco alla bocca per cibo indigesto. Lo dicono più spesso le donne che gli uomini. - « L'aglio mi produce i fortori di stomaco. » - « Soffro spesso di fortori di stomaco. » - « Quella maledetta minestra di magro m'ha fatto avere i fortori per tutta la giornata - me li ha fatti venire. » - Più comune così assoluto che fortori di stomaco. - De' cibi si dice che tornano a gola quando, non essendo ben digeriti, ne sentiamo venir su dallo stomaco il sapore in bocca. - « I cetriuoli mi piacciono, ma mi tornano a gola. » - « Non mangio cipolle perché mi tornano a gola. G.F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Fiato, Flato, Alito, Spirito, Respiro, Respirazione, Soffio, Aura, Asolo - Fiato è quell'aria calda che esce dalla bocca e dalle narici degli animali, naturalmente respirando. Quando fa freddo di molto, il fiato si vede quasi fumo o vapore. Alito sembra un fiato più leggero; soffio invece, anche quando non v'è l'intenzione proprio di soffiare, è fiato più fortemente emesso: chi passeggia, dirò così, fiata; chi dorme tranquillo alita; chi lavora faticando, portando pesi gravi, soffia: spirito, è l'aria inspirata, volta per volta; respiro l'aria espirata: e siccome si respira a pressochè eguali intervalli, a certe riprese, respiro val pausa, tregua, sospensione: il respiro è un accidente della musica. Respirazione è l'atto e la facoltà del respirare. Aura, voce poetica per aria; leggiera aura di vento, dicesi quando l'aria è alquanto soavemente agitata. Flato è quell'aria che si sprigiona dai cibi, dalle bevande e che so io, e che scorrendo per gl'intestini o per le cavità dello stomaco, cagiona talvolta dolori di ventre finchè non riesca a sprigionarsi.
«La frase viva: dar asolo a un panno, a un vestito, è dargli aria perchè non intigni: e darsi asolo, per sollevarsi, ricrearsi un poco. Non c'è fiato, non c'è rimasto fiato, cioè nulla, è modo vivo anch'esso ». Meini. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Flato - S. m. Fiato, Vento, e propriamente quello che si genera negli intestini. Aureo lat. Red. Oss. an. 34. (C) Non è altra cosa, che un liquido grossetto…, in compagnia talvolta di qualche poco di flato. E Cons. 1. 25. Mescolandosi i sali della bile col liquor pancreatico, si fa una violenta fermentazione di chilo, dalla quale son cagionati i flati negl'ipocondri. E 70. Perchè questo siero stagnante fuor dei proprii vasi si fermenta…: si sollevano molti effuvii, i quali, non potendo aver l'esito libero, si cangiano in flati. E 141. Per la quantità, come essi dicono, e per la grossezza de' flati cagionati e prodotti dagli acidi soverchi. [Tor.] E Lett. 1. 190. Trovo che il flato vien generato dal caldo.
2. [M.F.] E quello che si genera nello stomaco, e si rimanda senza suono dalla bocca. Usasi per lo più in plurale. Red. nel Diz. di A. Pasta. (Mt.) Si fanno così del continuo tanti e tanti flati e per bocca e per secesso. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 80. Tante tribù, tante curie, e decurie infettano l'aria coi flati del loro stomaco. |
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