Fattezze, Lineamenti, Fisiognomonia, Fisonomia, Cera, Aria - I lineamenti sono proprio la linea superiore e marcante di ogni parte del volto; le fattezze comprendono invece la parte, o, a meglio dire, le parti tutte intiere: i lineamenti meglio si vedono di profilo, per così spiegarmi; le fattezze, meglio di fronte; un uomo che ha bei lineamenti, ha un bel contorno di fronte, di naso, di bocca, di mento ecc.: un uomo di belle fattezze ha proprio un bel naso, de' begli e grandi occhioni, una bocca ben atteggiata ecc. La fisonomia è il prodotto della relazione che hanno tra loro le fattezze del volto; questo prodotto ha sempre un carattere dominante: fate una figura umana colla matita, e avrete una fisonomia, un carattere; slungategli il naso, deprimete alquanto la fronte, ingrossate, appuntate il mento, o simili cambiamenti, e avrete all'istante per ognuno di essi una diversa fisonomia, esprimente un diverso carattere, perchè si forma subito tra le fattezze di quella figura una relazione tutt'altra della prima. L'aria viene espressa e dal volto e da tutta la persona: vedendo una persona anche per di dietro, al portamento, all'andatura, al muoversi si dice tosto: ha l'aria giovane, vecchia, svelta, goffa ecc. Guardandola in volto, un sorriso, un aggrottare di ciglio, un girar d'occhi, un abbassar le palpebre ti fa dire d'un tale: egli ha l'aria d'un furbo, d'un uomo accorto, d'un avventato, d'un uomo prudente, d'un baggiano ecc. La fisonomia sta, ha un carattere predominante; l'aria cangia, non dirò ad ogni momento in tutti, ma in molti assai sovente: oggi ho l'aria allegra, domani l'ho malinconica, non cangio per altro fisonomia, sono sempre io. Cera è quell'espressione del volto che si fa in noi abituale per la ripetizione degli stessi atti esterni, pel risentimento interno delle stesse passioni, degli stessi affetti, delle quali cose tutte è come l'abituale riflesso: la cera d'un oste non è certo quella d'un medico; la cera d'un bottegaio, quella d'un matematico; la cera d'un galantuomo, quella d'un birbone. La cera può esprimere eziandio una fisica indisposizione o dolore, e perciò una certa abituale tristezza che non è punto del carattere, come troppo avventatamente potrebbesi giudicare. Vi sono delle fisonomie aspre e ruvide che sono d'uomini di un dolce e cordiale trattare: l'aria può ingannare, se chi vuol giudicarne non ha studiato l'uomo a sufficienza; una cera da galantuomo è difficile che nasconda un animo assolutamente pervertito; far bella o brutta cera, vale accogliere bene o male chi o chechessia. La fisiognomonia è l'arte di giudicare dell'uomo dalla fisonomia, dalle fattezze, dai lineamenti del volto. [immagine] |