Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
La biondina di Marco Praga (1893): Aveva trascinata l'altra poltroncina di contro a quella sulla quale stava il banchiere, e vi si era seduto, volgendo le spalle alla porticina dello studio. Il francese pareva essersi accorto dell'imbarazzo in cui si trovava quel rude lavoratore del nord, e seguitava colla sua facondia parigina, come volesse dargli tempo di entrare in dimestichezza; quasi credesse necessario di metterlo a suo agio.
Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Nella città rossa altri non v'era che, come il conte Agesilao, conoscesse punto per punto, fin nei più minuziosi particolari, le cronache ed i documenti inediti dai quali la storia della detta vermiglia città emergeva chiara; altri non v'era che potesse con più dotta facondia enumerare e fatti e uomini e cose lustro e decoro di tutta la terra di Romagna, sicchè a lui spettava per diritto acquisito dal lungo studio e da l'inesausto amore, il vanto di far rivivere per pochi giorni nella memoria dei già lontani nepoti l'illustre scienziato Gerolamo Parvenza.
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): Parlò con l'onda di grossa facondia che la Provvidenza versa nelle teste più vuote di ciascun partito politico estremo per cavarne salutare frutto di spropositi. Disse che nel Consiglio Comunale si poteva rappresentare una commedia ma che in una riunione privata ciò gli pareva fuor di luogo. Soggiunse, chiedendone scusa all'egregio dottor Záupa, che neppure la scena della commedia gli pareva scelta bene. Dimostrò che respingere con un voto di massima tutte le istanze per aumento di stipendi era impolitico e che sarebbe minor errore, in fin de' conti, aumentar lo stipendio anche al segretario capo. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per facondia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: facondie. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: fani, fondi, fonda, fonia, foni, foia, acni, aonia, aoni, conia, coni, coda, onda, odia. |
Parole contenute in "facondia" |
con, dia, condi. Contenute all'inverso: caf, oca. |
Lucchetti |
Usando "facondia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * condiate = fate. |
Intarsi e sciarade alterne |
"facondia" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: fani/coda. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Eloquenza, Facondia, Facilità di parola - La Eloquenza è il parlare ornato, corretto, nobile, sentenzioso, attraente e semplice nel tempo stesso. - La Facondia è puramente la facilità di parlare, anche all'improvviso, sopra diversi oggetti. Nel Parlamento molti hanno facondia; pochi o punti, eloquenza. - [La facilità di parola può stare disgiunta dalla eloquenza e dalla facondia stessa, non consistendo che in una certa felice disposizione della mente e degli organi vocali a trovare e proferire senza sforzo le parole e le frasi. Il facondo ha sempre facilità di parola; ma può l'eloquente non averla, che quando parli nel calore della passione e dell'affetto. Ci sono dei professori che nella conversazione tra amici non han facilità di parola, ma in cattedra son facondi e talora anche eloquenti. - Eloquente anche negli scritti; facondo solo nel parlare. Il Niccolini non aveva facilità di parola; ma era facondissimo se inasprito o comecchessia eccitato; eloquentissimo in certe parlate delle sue tragedie. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Facondia, Eloquenza; Facondo, Eloquente - Facondia è abbondanza di parole, e anche di certe più ovvie ragioni, che chi ha facilità di parlare si trova quasi naturalmente alla mano; l'eloquenza vera nasce dall'intimo e risoluto convincimento di essere nel vero e dal lato della ragione: un moto di vera eloquenza nasce dal cuore, e tocca ben presso al sublime; l'eloquenza che s'apprende alle scuole, su morti e sterili precetti, è un fuoco fatuo che nè risplende molto, nè scalda punto. L'eloquente dice o viene a significar molto in poche parole; il facondo dice poco in molte ciarle, bene architettate o no; l'eloquente tocca, commuove, trasporta; il facondo a stento sembra appena appena persuadere. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Facondia - e † FACÙNDIA. [T.] S. f. Facilità di parlare con abbondanza piacente. Aureo lat., da For; onde pare tautologia nel Lib. Am. (C) Facondia di parlare; T. ma anche Gell. ha Facondia di parole. – Non ha tutti gli usi d'Eloquenza (V.) e dice meno. Il Facondo corrisponde al lat. Disertus, all'it. Buono o Bel parlatore. = Tac. Dav. Ann. 3. 64. (C) Potente per grande facondia e nobiltà. [Camp.] Fior. S. Fr. La grazia… nè la facondia del predicare. = Borgh. Orig. Fir. 298. (C) Fu allora dal nostro Santo Ambrosio valorosamente, e con non minore facundia che pietà, difesa la ragione. E Arm. Fam. 9. Non ostante che fusse difeso dalla facundia di Cicerone. Fir. As. 103. Chi (avrebbe) tanta facondia, il quale potesse con sofficienti parole esprimere il magnifico apparato di quella festa? [Camp.] Guid. G. A. 13. T. Girol. Uomo di facondia. – Io non sono di tanta facondia che… Sall. Esercitare. Pl. Arguta. Gell. Fiorente. Sall. Potente.
2. In mal senso; nel quale meglio potrebbesi Facondiosità. T. Gell. Gridatore, e di facondia rabbiosa e litigiosa. Sall. Canina. In senso d'iron. o di cel. cadrebbe il pl. ch'è in Gell. Per es. Certe facondie uggiose.
3. Di poeta, non com. e non suona gran lode. Nondimeno T. Hor. Chi sceglierà soggetto al quale egli sia potente, nè facondia nè ordine lucido gli mancheranno. E nel dramma: Facundia praesens. Ma troppo sfoggiano facondia i drammi moderni; e anch'esso l'Alfieri, nell'affettata concisione, la sfoggia. V. anche FACONDO. |
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.