Esultanza, Esultazione, Tripudio - Il primo, secondo il Tommaseo, non è indispensabile alla lingua, avendoci Esultazione. Per altro, vivendo anch'esso, si può serbare a indicar il sentimento dell'animo; Esultazione, al manifestarsi del sentimento con atti esterni di giubilo. L'Esultazione è quasi sempre molto vivace e talora anche con un che di rumoroso; l'Esultanza, se non è quieta, ha almeno un che di solenne nel suo brillare di gioja intensa che può essere tutta nel cuore senza che si riveli ad occhio non fino. L'Esultazione non si nasconde, essendo come un sussulto, un saltare di giubilo vivissimo. - Qui calza bene il seguente esempio di Francesco da Buti: «Allegrezza trae primo movimento nell'anima, e chiamasi giubilo; e poi esce nel volto e dilatasi nella faccia, e chiamasi letizia; e poi si sparge per tutto 'l corpo, e muovelo, e chiamasi esultazione.» - Il Tripudio è esultazione materiale rumorosa che si manifesta anche con saltare e ballare, e agli antichi valeva appunto Ballo tondo. Al Tripudio va congiunta spesso l'idea di festeggiamenti, conviti e simili. G.F. [immagine] |
Gioia, Allegrezza, Allegria, Godimento, Piacere, Letizia, Contento, Giocondità, Ilarità, Gaudio, Giubilo, Esultazione, Esultanza, Tripudio - La gioia è dell'animo, perciò intima e tranquilla; l'allegrezza, del cuore, perciò più espansiva; l'allegria, del carattere, perciò rumorosa: fare un'allegria, vale una festa, un pranzo, una cena, un ballo o che so io, per fare un po' di baccano e stare allegri in molti. Il godimento è quel piacere che produce il possesso della cosa; se a buon diritto, è più completo, più tranquillo, più puro. Piacere è generico: i piaceri dell'anima sono ben diversi da quelli dei sensi; i primi o sono comprensioni o sentimenti; i secondi mere sensazioni, transitorie e fugaci. Gaudio esprime l'atto, o meglio l'effetto del piacere: l'anima prova un gaudio ineffabile quanto più gli è dato avvicinarsi al centro d'ogni verità, di ogni giustizia. La letizia si vede in volto, il contento si sente nel cuore; ma quella è un effetto di questo, e il vero contento proviene dalla pienezza del godimento, dalla tranquillità del possesso: ma chi è il contento in questo mondo? chi ha provato un vero, un intero contento quaggiù? i mali sono troppo misti ai beni, l'ingiusto al giusto per poterli perfettamente gli uni dagli altri sceverare. L'ilarità, come già dissi all'art. Gaio, indica una contentezza o una bontà d'animo abituale che si manifesta sul volto. La giocondità, quella gioia moderata che risente in sè chi nè troppo si lascia trasportare dai fausti avvenimenti, nè troppo abbattere dagl'infausti; chi è abbastanza filosofo da prendere tutto per il meglio e vedere che i beni e i piaceri di quaggiù non sono eterni, e che le afflizioni hanno per buona sorte da avere un fine: nella giocondità v'è sempre un qualche granello d'ironia se non contro alle persone almeno rispetto alle cose. Il giubilo è quel movimento muscolare, se vuolsi, prodotto da eccesso di gioia; il tripudio è giubilo prolungato accompagnato da atti più visibili, da moti, da riso, da grida che sfuggono quasi involontarii: il tripudio è comunicativo; il tripudio di un solo parrebbe follia. Esultazione, esultanza pare vogliano significare trasalto dell'animo e perciò anco del corpo a cagione di viva gioia: però esultazione direi dimostrazione di gioia pubblica, e per cagione di pubblico bene: esultanza lo stesso sentimento, ma più individuale e riferibile a moto anche esso individuale: l'esultanza che in ogni animo cattolico produsse l'esaltamento di Pio IX alla cattedra di S. Pietro si manifestò in tutto il mondo, ma più ne' Stati Pontificii, con segni non dubbii di pubblica esultazione. [immagine] |
Esultanza - S. f. Gioja, Viva allegrezza. (Fanf.) Exsultantia è in Gell. (Tom.) L'uso moderno ammette questa voce, non necessaria, a dir vero, quando Esultazione è ancor vivo; tanto più che non son troppe, al vedere, le cagioni dell'esultare nel mondo. Pure, se l'uso li mantenesse ambedue nella lingua, potrebbe serbarsi Esultazione a indicare l'atto esteriore; Esultanza, il sentimento dell'animo. |