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Informazioni di base |
La parola dozzina è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz. Divisione in sillabe: doz-zì-na. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con dozzina per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Al crepuscolo, ad onta del confondente vento nei rami, sentivano un fruscio particolare e urlando a svegliar Pierre corsero con armi al cancello dell'aja, preceduti dalla cagna balzante, ma era soltanto un'avanguardia di Nord che si accertava della strada libera dopo di essa apparve il resto del suo gruppo: due autocarri, una trentina di guardie e mezza dozzina di donne esauste e lagnose, fecero un innominabile scempio nella fattoria abbandonata, volgare, intollerabile. L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Procedendo oltre trovò anche un recinto fatto d'assi con una dozzina d'animali ruspanti, che ascrisse alla specie gallinacea, anche se a casa propria non ne aveva visto di quel piumaggio. Anch'essi sembravano affamati, ma le galline avevano deposto (e celebravano l'evento come le loro sodali di tutto il mondo) sei uova. I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “Non volete altro? Non passerà un'ora che il padre Cristoforo saprà il vostro desiderio.” “Mi fido.” “Non dubitate.” E così detto, se n'andò, un po' più curvo e più contento, di quel che fosse venuto. Al vedere che una povera ragazza mandava a chiamare, con tanta confidenza, il padre Cristoforo, e che il cercatore accettava la commissione, senza maraviglia e senza difficoltà, nessun si pensi che quel Cristoforo fosse un frate di dozzina, una cosa da strapazzo. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per dozzina |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: dozzine. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cozzino, mozzino, pozzini, pozzino. Con il cambio di doppia si ha: donnina. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: dona, dina, ozia. |
Parole con "dozzina" |
Iniziano con "dozzina": dozzinale, dozzinali, dozzinante, dozzinanti, dozzinalità, dozzinalmente. |
Parole contenute in "dozzina" |
Contenute all'inverso: ani. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "dozzina" si può ottenere dalle seguenti coppie: dota/tazzina. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "dozzina" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * annali = dozzinali. |
Lucchetti Alterni |
Usando "dozzina" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tazzina = dota; * alea = dozzinale. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Dozzina, Retta - La Dozzina, nella frase Stare a dozzina, è quando altri sta in una casa di persone estranee a mangiare e a dormire, pagando per ciò un tanto il mese; e si dice così, perchè in tali case spesso si raccolgono a convivere a tali condizioni più persone. - « Tiene a dozzina alcuni scolari; e così va avanti assai bene. » - La Retta è invece quel tanto che si paga o l'anno o il mese, per esser mantenuti di tutto punto o in una casa particolare o in un convitto. - « La retta di quel convitto è di mille lire l'anno. » [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Serqua, Dozzina - «Serqua d'uova, di noci, di limoni, di pantondi e simili»: così Meini. Serqua, semplicemente, vale una dozzina d'uova. Questo secondo vocabolo, nelle frasi: erano una dozzina, saranno due dozzine, e simili, è di significato approssimativo, cioè non importa che siano l'una o le due dozzine precise, ma un più un meno non guasta. Essere a dozzina, tener dozzina è ciò che in Piemonte, essere in pensione, tener pensione, e così pagar la dozzina, dozzinante e simili. Dozzinali diconsi le cose comuni e che non hanno un certo pregio speciale; e forse da dozzinale è venuto essere o tener dozzina, cioè dal genere del trattamento andante, comune affatto e per nulla ricercato e squisito. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Dozzina - S. f. Cose della stessa natura in numero di dodici: ma non si direbbe già di tutte le cose, perchè in Tosc., d'uova, carciofi, limoni, dicesi Serqua. Dodecas, adis, in Ambr. – Vit. Plut. (C) Molte dozzine di donne l'ubbidirono, per distrugger Dionisio. E altrove: Fu fatta un'oste di molte dozzine di migliaja. Buon. Fier. 3. 4. 11. E di quelle novelle, ond'egli ha in tasca Ogni ora una dozzina in pasto altrui.
[Cont.] Stat. Gab. Siena. Guanti di lana di bevaro o colorati della dozzina delle paja soldi tre. 2. Andare in dozzina. Fig. vale Esser confuso, Mescolato con altre persone. Car. Lett. 3. 137. (Gh.) L'eccellenza del suo artificio non richiede che vada (un certo mariuolo) in dozzina co li altri. 3. [Cont.] Mettere in dozzina. Unire per dozzine più capi di mercanzia. Cit. Tipocosm. 436. Fare stringhe, e puntellarle, e ferrarle, e metterle in dozzina. Mettersi, o Mettere, o Esser messo, o Stare in dozzina, vale Mettersi, o Mettere, o Esser messo, o Stare insieme, e per lo più dove non si conviene. Bern. Rim. 66. (C) Nè metterovvi con uno in dozzina, Perchè d'un nome siate ambo chiamati. E Orl. 37. 49. Stavanvi agiatamente sei persone; Ma non volea colui stare in dozzina: Volea star solo, e pel letto nôtare. Sen. Ben. Varch. 2. 26. Sono stato messo in dozzina colla moltitudine. Alleg. 1. Ed io, che non son da mettermi in dozzina, come le stringhe di Napoli, con tutto ciò… Varch. Senec. Benif. l. 1. c. 14. p. 18. (Gh.) E si può ben donare in modo che ciascuno, ancor ch'abbia avuto quel medesimo che molti, non giudichi però d'essere stato messo in dozzina con li altri. 4. T. Il patto di alloggiare, dando mangiare o no, per un dato tempo e per prezzo a chi non è di famiglia. Dare a, Stare a, Essere a dozzina (in casa altrui mobiliata, e pagare un tanto al mese). [Tor.] Targ. Tozz. G. Not. Aggrandim. 1. 186. In Pisa il P. Castelli, che stava a dozzina nel Convento di S. Girolamo de' Gesuati…, fu maestro di Matematiche del P. Bonaventura Cavalerio, o Cavalieri milanese Gesuato. E 1. 213. Nei tempi delle vacanze di Pisa (il Borelli) stava a dozzina come si suol dire, con esso Leonardo. [M.F.] Filipp. Vill. Vit. Torrigiano, 51. Segretamente condussero uno astuto scolare, il quale artificiosamente in dozzina con Dino, dandogli un poco maggior pecunia, mandarono. T. Prov. Tosc. 61. Chi è a dozzina, non comanda. (Si può pagare, e pur dipendere.) – Dozzina di scolari, di forestieri. – Il Dare, lo Stare, l'Essere, il Mettersi, il Tornare a dozzina, il Tenere dozzina, numero determ. per l'indeterm., vien forse da questo che ce ne vuole un certo numero perchè il conto torni O perchè il numero dodici, oltre l'essere compito, segnatam. ne' conviti, è tenuto di buon augurio: o dai dodici commensali alla cena del Signore 5. T. Il prezzo che se ne paga. La dozzina è cara. 6. T. Il lucro che se ne ha. Con la dozzina si campa malé. 7. T. Dare a dozzina, assol., sottint. Stanze, e a chi si dánno. 8. Da dozzina, Di dozzina si usano per aggiunto a cosa di poco pregio; quasi a dire che è del numero delle cose che vendonsi a dozzina, le quali son per lo più delle più vili. Cas. Rim. burl. 19. (C) È ben ver ch'una donna sì divina Non istà bene in bocca ad un par mio, Che sono un poetuzzo di dozzina. Tac. Dav. Ann. 1. 9. Un certo Viboleno, soldato di dozzina, dinanzi al tribunale di Bleso… fece gente correre. Fortig. Ricciard. 2. 37. (M.) Io non pensai che dentro a regie tende Voi foste nata, e che foste regina; Ma vi credetti donna da dozzina. [Cont.] Doc. Arte San. M. III. 127. Il commissario ha scritto che si mandi zapponi… da quattrocento, e se più sarà possibile, e boni, che non sieno di dozzina come li passati. [Cont.] Vas. V. Pitt. Scul. Arch. III. 6. Girolamo… fu a principio da Tomaso suo padre, il quale era pittore di scuderia, adoperato in bottega a dipignere forzieri, scabelli, cornicioni, ed altri si fatti lavori di dozzina. 9. [Val.] Uomo da dozzina; Ordinario, Volgare, Da nulla. Fortig. Ricciard. 1. 64. Vuol parere un uomo da dozzina. 10. [Val.] A dozzine. Modo avv. che significa In gran numero. Buonarr. Ajon. 2. 81. Farévi e questi ed altri bell'ingegni In prospettiva venire a dozzine. |
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