Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): Era una mattinata splendida e non troppo calda, avendo il Re del Mare abbandonate le ardenti calme del tropico da qualche giorno. Una fresca brezzolina soffiava dal sud, increspando dolcemente fra le sartie metalliche dell'incrociatore. Numerosi volatili, per lo più dei petrelli, agilissimi uccelli marini, dal volo leggero, turbinavano sopra la nave, assieme a delle phoebetrie fuliginose, le più piccole delle diomedee, dalle penne nerissime, inseguendo i pesci volanti che le voraci dorate scacciavano dal loro elemento, costringendoli, per salvarsi, a spiccare delle lunghe volate sopra le onde.
La Stella dell'Araucania di Emilio Salgari (1906): Quei volatili erano per lo più prion-tantur, graziosi uccelli marini, non più grossi di una tortorella comune, colle penne grigio turchine sul dorso e biancastre sotto, e phaebetria fuliginose, le più piccole delle diomedee, molto snelle, colle penne nere, che hanno un volo rapidissimo e leggiero e tengono costantemente le ali aperte senza muoverle.
Al Polo Australe in velocipede di Emilio Salgari (1895): Su quel mare, un numero infinito di pinguini, di diomedee fuliginose, di Micropterus cinereus, di Megalestris antarctici nuotavano o svolazzavano, mentre sulle sponde dei banchi si vedevano centinaia di foche che si scaldavano ai tiepidi raggi del sole, ed in lontananza alcuni orsi simili a quello che aveva assalito Peruschi. Tutti quegli uccelli non parevano affatto spaventati dalla comparsa degli esploratori. I pinguini venivano a giuocherellare vicino ad essi, guardandoli con curiosità ed i volatili volteggiavano in grandi stormi sopra di loro salutandoli con gioconde grida e si posavano a pochi passi senza manifestare il menomo timore. Anche le foche li guardavano placidamente e rimanevano sdraiate ai loro posti. |